La Bce è pronta ad introdurre una serie di innovazioni. Alcune entro il 2017, le altre entreranno in vigore sino al 2019.
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Yellen-Draghi: prosegue lo scontro sulle valute
Gli americani non gradiscono un dollaro troppo forte in confronto all’euro. Un sondaggio condotto dalla società americana Butters su 23 conference call effettuate da manager di società Usa quotate, evidenzia che il 70% di loro dà la colpa degli utili deludenti alla rivalutazione del dollaro rispetto alle altre valute mondiali.
Draghi chiede ai leader Ue riforme per sostenere gli stimoli monetari
Il presidente della Banca centrale europea è pronto a comunicare ai leader europei che prenderanno parte al meeting di Bruxelles della settimana prossima che è fondamentale che alcuni Stati preparino le riforme, per non andare incontro all’inefficiacia di un ambizioso programma monetario ai fini di stimolare l’economia della zona euro.
Investire in autunno considerando la geopolitica internazionale
Il mercato d’autunno segnerà un punti di svolta perché dopo molti mesi d’entusiasmo nei listini, si avverte oggi un’importante inversione di tendenza. Il fatto che molti risparmiatori puntino su Etf e certificati fa intendere il cambiamento in corso.
La Bce potrebbe acquistare asset e continua a monitorare l’inflazione
Il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi ha detto che si potrebbe iniziare con l’acquisto di asset su larga scala se le prospettive dell’inflazione peggioreranno. Ci si prepara a una delle politiche più radicali nella storia della Bce. Draghi ha affermato che l’obiettivo non è difendere la posizione corrente, ma piuttosto aumentare significativamente il grado di accomodamento monetario. E poi ha confermato che il Consiglio direttivo è impegnato per l’utilizzo di strumenti sia non convenzionali sia convenzionali per affrontare con efficacia i rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione. I commenti di Draghi sono i più espliciti finora su quello che è il programma di quantitative easing.
Sull’inflazione i dati della prossima settimana potrebbero dare ulteriori indizi sul fatto che i guadagni dei prezzi al consumo stanno accelerando come la ripresa dell’economia o se l’area dell’euro è in bilico e vicina alla deflazione.
Draghi è stato molto preciso nello spiegare quando e come la Bce sceglierà di agire anche se è improbabile che acquisterà asset su larga scala, a meno che non si ritenga che irischi deflazionistici sono reali. L’euro è sceso dopo i commenti di Draghi ed è stato cambiato a 1,3811 dollari.
► Bce, Draghi, non esclude un allentamento monetario
L’inflazione nel blocco di 18 nazioni ha rallentato allo 0,5 per cento il mese scorso , il ritmo più debole in più di quattro anni e ben al di sotto dell’obiettivo della Bce di poco inferiore al 2 per cento. Draghi ha detto il 3 aprile che la Bce è disposta a usare misure non convenzionali tra cui l’acquisto di asset se necessario, ma ha anche affermato che la cifra dipende da fattori temporanei quali i minore prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari e la tempistica della Pasqua. I dati di questo mese sono attesi il 30 aprile.
La Bce pensa all’acquisto di titoli di Stato
Il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi potrebbe mettere in atto una politica diversa da quella della Federal reserve (Fed) per dare sostegno all’economia.
I funzionari della Bce cercano di debellare il rischio di deflazione, e Draghi ieri ha dato un segnale diretto affermando di essere pronto ad abbracciare una politica basata sugli acquisti di titoli di Stato su larga scala.
► Bce, difficile la situazione a causa della discesa dell’inflazione
Draghi sta usando questo strumento per convincere gli investitori che l’Europa è determinata a impedire che si arrivi a una spirale deflazionistica come quella in atto in Giappone. Allo stesso tempo, ci sono ostacoli politici ed economici all’acquisto di bond e un programma volto a stimolare i prestiti bancari potrebbe rivelarsi più efficace. Date le preoccupazioni politiche e giuridiche intorno agli acquisti di titoli di Stato, ci potrebbe essere più consenso relativamente all’acquisto di attività del settore privato.
Mario Draghi ieri ha affermato che il Consiglio direttivo della Bce è stato unanime nel suo impegno ad esplorare nuove strade politiche, compresi gli acquisti di asset. La Bce ha mantenuto il riferimento del tasso di interesse a un record minimo dello 0,25 per cento.
La reazione degli investitori alla proposta di Draghi di comprare titoli di Stato non è stata eccezionale. L’Euro Stox 600 Index è salito solo dello 0,2 per cento e l’euro è sceso dello 0,3 per cento.
Il presidente Draghi sta cercando di guidare un’economia le cui dinamiche sono diverse da quelle degli Stati Uniti, dove è più facile per la Federal reserve per guidare l’economia attraverso gli acquisti di asset.
L’Europa cresce in produzione industriale, ma ci sono ancora rischi per occupazione e inflazione
La crescita nel settore manifatturiero e dei servizi della zona euro a marzo è al livello più veloce dal 2011. Il miglioramento della Francia fornisce ulteriori prove che la ripresa della regione è sulla buona strada.
Il presidente della banca centrale europea (Bce) Mario Draghi ha previsto la ripresa graduale dopo la crisi del debito sovrano. Le preoccupazioni che si possa ricadere nella crisi economica sono legate allo scenario attuale che vede l’aumento del 6,2% dell’euro nei confronti del dollaro nel corso dell’anno passato e i segnali di rallentamento della crescita in Cina. L’euro, che si è apprezzato del 6,1% contro il dollaro negli ultimi 12 mesi, è stato scambiato a 1,3779 dollari.
► L’attività manifatturiera in Francia cresce a sorpresa in riferimento alle previsioni
La ripresa in Europa è in corso è a marzo completa il miglior trimestre della zona euro a partire dal secondo trimestre del 2011.
Anche se la Bce prevede che l’economia della zona euro tornerà a una crescita per l’intero esercizio quest’anno, si sta espandendo meno rapidamente rispetto alle altre grandi economie e la disoccupazione rimane elevata. I funzionari stanno anche misurando il rischio che l’inflazione bassa potrebbe trasformarsi in deflazione.
L’inflazione della zona euro ha inaspettatamente rallentato nel mese di febbraio, il che significa tasso di inflazione è stato inferiore all’1% per cinque mesi. La Bce mira a mantenere l’inflazione vicina al 2%.
La relazione Pmi evidenzia anche i rischi di una caduta dei prezzi nella regione dell’euro, una minaccia che ha spinto Draghi a mantenere i tassi di interesse al minimo storico per un periodo di tempo prolungato.
Migliora il clima economico in Europa
La recessione in Europa non è giunta al termine ma ci sono molti segni rassicuranti che dimostrano un recupero dell’economia del Vecchio Continente. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in un’intervista al quotidiano tedesco Der Spiegel, specificando che “la situazione attuale è migliore di quella che prevedevamo un anno fa”.