Il DURC è il documento che certifica la regolarità contributiva e attesta che un soggetto, un lavoratore autonomo o un’impresa, sono in regola con il pagamento e gli adempimenti fiscali, assicurativi e assistenziali nei riguardi di INPS, casse edili e INAIL. Adesso ottenerlo è più semplice che in passato.
Durc
Attenzione alle false certificazioni DURC
L’INAIL spiega in poche parole cos’è il DURC, un documento che può essere richiesto dalle aziende all’INPS o ad altri soggetti, un documento che l’INPS non invia tramite una mail di posta ordinaria e soprattutto in formato .ZIP. Una precisazione necessaria alla luce delle email truffa che stanno girando in questi giorni.
DURC necessario per accesso allo sgravio contributivo sulle assunzioni
Le imprese che nel 2015 assumono personale a tempo indeterminato, possono avere diritto allo sgravio contributivo triennale ma devono avere il DURC e rispettare dei requisiti stabiliti dalla legge. Ci sono infatti diversi motivi che possono determinare l’esclusione dei un’impresa dallo sgravio. Vediamo cosa deve presentare l’azienda.
DURC interno ed esterno devono essere riallineati
I Consulenti del lavoro hanno fatto notare che esistono molte disparità nei DURC: quello interno e quello esterno per il fatto che sono gestiti diversamente rischiano di creare uno squilibrio tra i lavoratori. In più non è chiaro se i termini di pagamento e le procedure valide per il DURC interno siano valide anche per quello esterno. Entriamo nel merito della questione.
Come funziona la nuova procedura dell’Inps per il controllo della regolarità contributiva
L’Inps sta cercando di semplificare il più possibile le procedure per i cittadini e per le imprese. Il prossimo passo è quello della nuova procedura on line che permetterà alle imprese e ai consulenti del lavoro di sapere con pochi clic la situazione contributiva dell’azienda, ossia la regolarità o meno di ognuna delle posizioni aperte dall’azienda presso l’ente previdenziale per le quali è richiesto un versamento contributivo.
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Questa nuova procedura può essere definita come una ‘bozza’ del DURC (Documento unico di regolarità contributiva) ed ha proprio lo scopo di velocizzare i tempi di richiesta ed elaborazione di questo documento.
La procedura, che identifica il richiedente tramite Codice Fiscale, controllerà gli archivi di Uniemens, della gestione separata e i database delle gestione degli artigiani e dei commercianti, per poi procedere alla verifica di ogni posizione. Nel caso il sistema riscontri delle irregolarità verrà rilasciato un documento con il dettaglio dei debiti contributivi ancora a carico del datore di lavoro.
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La procedura on line di controllo della regolarità contributiva è il primo passo verso la realizzazione di un Durc on line, per il quale, però, ci sarà ancora da attendere. Per questo ricordiamo che, per il momento, il documento rilasciato in caso di riscontro di irregolarità non sostituisce il Durc, che sarà ancora inviato in formato cartaceo tramite raccomandata all’azienda che ne fa richiesta.
Decreto del fare: le novità per il Durc
Il Durc – documento unico di regolarità contributiva – è la documentazione che le imprese devono presentare all’Inps, all’Inil e alla Cassa Edile per attestare l’adempimento degli obblighi legislativi e contrattuali.
Necessario per tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici, per i lavori privati soggetti al rilascio della concessione edilizia o alla DIA, per le attestazioni SOA, è stato sottoposto a delle importanti modifiche nella bozza del decreto del fare, che sarà oggi all’attenzione del Consiglio dei Ministri.
Se la bozza non verrà modificata, le novità previste sono l’allungamento dei tempi di validità del documento e la responsabilità sociale dell’appaltatore.
Validità del Durc estesa a 180 giorni
La validità del Durc per i lavori privati in edilizia viene raddoppiata, passando dagli attuali 3 mesi ai 6 mesi (180 giorni).
Con questa nuova versione del Durc, inoltre, le imprese, diversamente da quanto accadeva in precedenza, potranno compensare i debiti contribuitivi con i crediti vantati con la Pa.
Responsabilità solidale e Durc
L’appaltatore non sarà più sottoposto alla responsabilità solidale fiscale per il versamento all’Erario delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nel contratto di subappalto.