Novità per le auto aziendali ecologiche. Son0 numerosissime le misure attualmente in discussione presso il tavolo delle trattative della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Misure che sono funzionali all’agevolazione delle le flotte aziendali green.
Ecologia
Alcuni prestiti da scegliere per l’installazione di impianti fotovoltaici
Anche nel corso del 2014 le banche e gli istituti di credito italiani continueranno a sostenere le decisioni del governo in fatto di edilizia sostenibile e riqualificazione energetica concedendo prestiti e finanziamenti a tasso agevolato a coloro che effettueranno lavori di ristrutturazione che prevedono un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Presto una tariffa sociale per l’acqua potabile con il Decreto ambiente
E’ stato approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri il disegno di legge che andrà a riscrivere buona parte delle norme ora in vigore in materia di ecologia, di ambiente e di sostenibilità. A cominciare dal modo in cui verrà d’ora in avanti calcolato il costo dell’acqua, secondo una tariffa sociale.
Guida agli ecobonus sui grandi elettrodomestici e i condizionatori
La legge di conversione del decreto ecobonus (Dl 63/2013) estende gli incentivi anche ai grandi elettrodomestici, ai condizionatori e alle pompe di calore, a partire dal 4 agosto 2013, giorno di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 90/2013.
► Come ottenere il Bonus mobili
Possibilità di pagamento agevolato
Con questa legge chi decide di sostituire i vecchi impianti con delle macchina più efficienti ed ecologici potrà avere un pagamento agevolato al 50% in caso di sostituzione di grandi elettrodomestici e al 65% in caso di condizionatori (solo se con pompa di calore), scaldacqua ecologici, impianti geotermici a bassa entalpia e adozione di misure antisismiche.
La legge di conversione del decreto ecobonus non sancisce una data di scadenza entro la quale effettuare i lavori, che dovrebbe essere il 31 dicembre 2013, ma si consiglia comunque di provvedere al pagamento prima della fine dell’anno.
Le detrazioni Irpef per gli elettrodomestici
La legge di conversione del decreto ecobonus contiene anche le indicazioni in merito alla detrazione Irpef al 36% (50% per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) per persone fisiche, imprese, professionisti e società di persone che effettuino lavori di manutenzione, ristrutturazione edilizia, restauri e risanamenti conservativi.
Per i mobili e i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, la detrazione Irpef passa al 65%.
In caso di impianto di pannelli solari termici (non fotovoltaici), impianti di climatizzazione invernale, condizionatori (anche estivi, ma con pompa di calore efficiente), scaldacqua verdi, impianti geotermici a bassa entalpia, pareti isolanti, coperture, pavimenti, finestre e riqualificazione energetica generale degli edifici, la legge di conversione del decreto ecobonus 2013 prevede la detrazione Irpes ed Ires al 55%, che diviene al 65% in caso di pagamenti dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013.
► Arriva l’ ecobonus anche per gli elettrodomestici
Come fare il versamento per gli ecobonus sugli elettrodomestici
Per ottenere gli ecobonus anche sugli elettrodomestici e i condizionatori, il pagamento deve essere effettuato attraverso bonifico parlante, che permette la causale descrittiva nella quale si deve indicare il tipo di ecobonus che si richiede in base all’intervento effettuato.
La causale descrittiva permette all’istituto che verserà l’importo della detrazione stessa sul conto corrente del beneficiario di capire se al soggetto deve essere trattenuta o meno la ritenuta d’acconto del 4%. Se il beneficiario è un privato, infatti, non dovrà farlo, ma la ritenuta d’acconto deve essere obbligatoriamente trattenuta in caso di aziende.
Se così non accade, l’omissione è imputata all’impresa nel caso in cui la compilazione del bonifico parlante non avesse permesso il suo riconoscimento alla banca.
Quindi, nella causale del bonifico si dovranno inserire i seguenti riferimenti normativi:
pagamento agevolato al 36-50% (65% per le misure antisismiche): articolo 16-bis, Dpr 22 dicembre 1986, n. 917 (anche Dpr 917/1986 o Tuir),
detrazione Irpef e Ires al 55-65%: articolo 1, commi da 344 a 347, legge 27 dicembre 2006, n. 296 (anche legge 296/2006 o Finanziaria 2007).
Per la casa ecologica il rimborso del mutuo è più semplice
L’edilizia ecologica ha i suoi vantaggi, sicuramente per l’ambiente visto che case, unità immobiliari e altri tipi di costruzioni sono realizzati nel rispetto del verde che li circonda. Ma è anche vero che rispettare l’ambiente, secondo una recente ricerca, può avere i suoi vantaggi sul portafogli dei contribuenti e soprattutto sul portafogli dei mutuatari.
►Mutui più convenienti per gli ecologisti
Un’indagine portata avanti dall’Università del Nord Carolina, dimostra che i mutuatari che accendono un mutuo per l’acquisto di una casa ad alta efficienza energetico, restituiscono le rate con minor rischio d’insolvenza.
►Più esteso lo sconto IRPEF per l’energia solare
Una correlazione molto strana se non si attende di conoscere la spiegazione data a questa cosa dai ricercatori. Gli studiosi infatti dicono che tutti coloro che puntano sull’efficienze energetica della loro casa, vuol dire che hanno a disposizione il maggior numero di capitali. L’invesimento nelle case ecologiche, infatti, ha dei costi più elevati rispetto all’edilizia tradizionale, per questo per loro rimborsare il mutuo è più semplice.
Gli studiosi spiegano anche che per gli istituti di credito dovrebbero avere un’attenzione particolare per chi investe nel mattone ecologico, proponendo tassi agevolati e prodotti di qualità in modo da dare una mano anche al rinnovamento edilizio delle città, oltre che al rispetto dell’ambiente.
Tasse ambientali più leggere in Italia
Il nostro paese è tartassato dalle tasse, per usare un gioco di parole. Le ultime novità riguardano la decisione di far slittare a dicembre l’aumento della Tares, con la necessità di ritoccare invece nel breve periodo l’IMU e l’IRPEF al fine di sostenere il finanziamento alle imprese.
Nel decreto in cui si parla dello sblocco dei 40 miliardi di euro per le pubbliche amministrazioni, infatti, si parla anche delle imprese nostrane. Per tutti questi motivi stupisce la notizia ripostata da Italia Oggi riguardante le tasse ambientali.
►Per la casa ecologica il rimborso del mutuo è più semplice
Sembra infatti che lo stato italiano, da questo tipo d’imposte, abbia ricavato nel 2011 circa 43,9 miliardi. La situazione nostrana, rispetto a quella europea, fa ben sperare visto che siamo il paese con la maggiore contrazione certificata delle tasse ambientali, nel periodo che va dal 1995 al 2010.
L’incidenza delle imposte verdi sul PIL è stata bassa e ci troviamo praticamente nella stessa situazione del Portogallo e della Grecia. I risultati dell’indagine sono stati confermati e presentati da Legambiente e sono contenuti nel report Ambiente Italia 2013.
►Mutui più convenienti per gli ecologisti
Dei 43,9 miliardi di euro di tributi ambientali del 2011, la maggior parte, 33 miliardi di euro, è da attribuire alle tasse energetiche, poi ci sono le tass automobilistiche che rappresentano il 23,5 per cento del totale e infine i tributi da discarica e le altre imposte.