In Cina il Pil continua a crescere a ritmi record

 La crescita dell’economia cinese, spinta da misure finalizzate al rilancio, continua a correre oltre le aspettative degli analisti, portando la Cina a registrare un +7,5% annuo nel secondo trimestre: è il livello sperato da Pechino per l’intero 2014.

La Cina, vuole conquistare l’Europa. Apertura filiali banche a Londra

 Nel mese di giugno, in Gran Bretagna nascerà ufficialmente una stanza di compensazione per transazioni in yuan. L’annuncio arriva da Mark Boleat, presidente della Commissione Politica e delle Risorse della City di Londra, sottolineando che il lancio riprova le crescenti attività finanziarie denominate in yuan, trattate da Londra.

Riprende la crescita in Cina. E il mondo tira un sospiro di sollievo

 Aumenta  nel mese di maggio il surplus commerciale della Cina e questa è un’ottima notizia per l’intera economia mondiale e per i mercati finanziari, dal momento che da Pechino giungevano scricchiolii e si spargevano voci su un sistema economico frenato e su rischi di crollo di sistema.

In Cina gli stress test mostrano la solidità delle banche

 Gli stress test da parte della banca centrale cinese hanno mostrato che il sistema bancario può resistere a grandi aumenti di crediti inesigibili o a un forte rallentamento economico, ma alcuni analisti sono scettici circa i risultati che mirano a consolidare la fiducia degli investitori.

La preoccupazione per la crescita del debito societario cinese dall’inizio della crisi finanziaria globale e il rischio di default ha portato quest’anno al rallentamento della crescita.

 

► In Cina gli stress test per le banche

 

I risultati degli stress test hanno mostrato che la qualità degli asset e l’adeguatezza patrimoniale delle banche commerciali della Cina sono relativamente alti.

La banca centrale cinese ha effettuato gli stress test alla fine dello scorso anno per eventi come un aumento del 400 per cento dei crediti in sofferenza, un aumento dei rendimenti obbligazionari, grandi cambiamenti nel tasso di cambio dello yuan e il rallentamento della crescita economica al 4 per cento.

Le prove hanno visto la partecipazione di 17 banche nazionali che sono considerate di rilevanza sistemica e rappresentano il 61 per cento del patrimonio. Gli scenari di stress basso, medi e alto hanno mostrato che l’adeguatezza patrimoniale complessiva del sistema bancario è rimasta a un livello relativamente elevato. Anche nello scenario peggiore non si è vista un’adeguatezza patrimoniale scendere al di sotto del 10,5 per cento. Tuttavia, la Banca centrale cinese ha affermato che nello scenario peggiore tre banche non riuscirebbero a soddisfare i requisiti del rapporto di liquidità. Non sono stati comunicati i nomi delle banche e nemmeno i risultati per le singole banche. Le banche commerciali sono tenute a mantenere i loro coefficienti di liquidità al 25 per cento o superiore.

Come vendere ai Cinesi

 Uno dei paesi emergenti che da diversi anni cavalca l’onda di uno sviluppo economico continuo e inarrestabile è la Cina, destinata a diventare la grande potenza del prossimo futuro. Da alcuni anni a questa parte, quindi, molti venditori italiani che vogliono trovare nell’export una via d’ uscita al ristagno della crisi economica nazionale hanno cominciato a rivolgersi al mercato cinese come principale interlocutore.

L’attività industriale in Cina si riduce anche in questo mese

 L’attività industriale della Cina si è ridotta per il quarto mese consecutivo nel mese di aprile, segnalando debolezza economica nel secondo trimestre. Il ritmo della diminuzione trova però di contro le misure politiche per arrestare il rallentamento. In effetti, gli analisti vedono i primi segnali di stabilizzazione dell’economia a causa di interventi mirati del governo per sostenere la crescita, ma ritengono che più sostegno politico può essere necessario in quanto le riforme strutturali mettono ulteriore pressione sull’attività.

L’indice HSBC/Markit Flash Purchasing Managers (Pmi) del mese di aprile è salito a 48,3 dal 48 di marzo, ma è ancora al di sotto della linea 50 che separa l’espansione dalla contrazione. Le aspettative sono di una dinamica di crescita che si sta stabilizzando. Con la crescita economica annuale che è scesa al 7,4 per cento nel primo trimestre rispetto al precednte anno.

 

In Cina la crescita rallenta

 

Il governo ha già presentato misure per accelerare la costruzione di ferrovie e di case a prezzi più accessibili e per tagliare le tasse per le piccole imprese per sostenere la crescita. I segni di un rallentamento nel primo trimestre sono stati evidenti in una serie di indicatori economici, spingendo il governo a svelare una serie di misure per promuovere la crescita anche se non ha escluso un grande stimolo.

Il governo cinese ha anche detto che il suo obiettivo principale è la creazione di posti di lavoro e che non è importante se la crescita nel 2014 sarà leggermente al di sotto dell’obiettivo ufficiale del 7,5 per cento. L’ente di pianificazione economica del Paese ha ribadito il messaggio, affermando che l’economia andrà bene senza la necessità di alcuno stimolo pesante.

Produzione industriale in crescita negli Stati Uniti e in Europa

 Negli Stati Uniti, le previsioni sugli ordini per i beni come computer e macchinari vedono una crescita a marzo del livello più alto in quattro mesi. Nella zona euro, le previsioni sono di una crescita costante della produzione industriale. In Cina, la seconda più grande economia del mondo, le previsioni sono invece di una minore crescita, anche se i dati non dovrebbero essere così negativi come a marzo.

Gli ordini negli Stati Uniti per i beni durevoli, quelli fatti per durare almeno tre anni, sono saliti del 2 per cento il mese scorso a seguito di un aumento del 2,2 per cento nel mese di febbraio. Gli ordini per i beni strumentali, che sono considerati un proxy sulle prospettive per gli investimenti delle imprese in elementi come computer e macchinari, sono aumentate dell’1 per cento facendo segnare l’aumento più alto dal mese di novembre.

In Cina, l’indicatore sulla produzione industriale si prevede in crescita ad aprile a 48,3 da 48 del mese precedente. La stima degli economisti è più bassa di 50 che significa contrazione.

 

Negli Stati Uniti in crescita prezzi alla produzione e fiducia dei consumatori

 

Nell’Eurozona, la produzione di beni e l’attività dei servizi è rimasta sostanzialmente invariata nel mese di aprile. Un sondaggio dei responsabili degli acquisti da Markit Economics mostra il dato preliminare ad aprile con l’indice composito che è cambiato poco a 53 rispetto a 53,1 del mese precedente. La misura dell’attività dei servizi si prevede in crescita a 52,5 da 52,2 di marzo. L’impressione generale è che il settore manifatturiero della zona euro è attualmente in un percorso di modesto recupero. La produzione industriale è crescita in modo non eccessivo ma comunque continuo in tutta la zona euro nel primo trimestre e ha dato un contributo per la crescita. La fiducia delle imprese tedesche, misurata dall’istituto di ricerca Ifo, si prevede in abbassamento nel mese di aprile con le aziende che sentono il rallentamento dei mercati emergenti e il rischio di escalation di sanzioni contro la Russia per l’annessione della Crimea.

In Cina la crescita rallenta

 L’espansione della Cina è moderata al ritmo più debole in sei trimestri e si confronta con le costruzione in grande attività che portano al rischio del credito e a un rallentamento della crescita più profondo.

Il Prodotto interno lordo (Pil) è aumentato del 7,4 per cento nel periodo che va da gennaio a marzo rispetto all’anno precedente, come ha mostrato l’ufficio statistiche di Pechino. Un rallentamento più profondo avrebbe messo pressione ai leader per stimolare o limitare il ritmo dei cambiamenti destinati a dare alle forze di mercato un ruolo maggiore nella seconda più grande economia del mondo.

 

La Cina prepara strategie aggressive per rilanciare la crescita

 

Il mercato immobiliare è probabilmente il rischio più grande di quest’anno, perché questa non è una tendenza che il governo può controllare completamente con le sue politiche.

La crescita ha rallentato dal 7,7 per cento del quarto trimestre. L’economia è cresciuta a un tasso destagionalizzato dell’1,4 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, con una stima mediana dell’1,5 per cento degli economisti e rivista all’1,7 per cento nel periodo che va da ottobre a dicembre.

Gli analisti di Citigroup, Mizuho Securities Asia e Australia & New Zealand Banking Group hanno messo in dubbio l’esattezza del dato di crescita del 7,4 per cento. Gli economisti di Mizuho Asia a Hong Kong hanno affermato che il dato è difficile da conciliare con il deterioramento dell’attività economica nel mese di marzo. Da Anz a Hong Kong hanno affermato in una nota che la crescita della produzione industriale del mese scorso suggerisce che la reale crescita economica della Cina potrebbe essere dal 7 per cento al 7,2 per cento.

Gli indicatori di occupazione e reddito hanno registrato una crescita nel trimestre. La Cina ha creato 3.440.000 nuovi posti di lavoro urbani nel periodo, 40.000 in più dello scorso anno. Il reddito disponibile pro capite è aumentato del 7,2 per cento in termini reali rispetto all’anno precedente.

Il valore delle proprietà in vendita nel primo trimestre è sceso del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente e la nuova costruzione di immobili è scesa del 25,2 per cento.

In Cina aumentano i prezzi al consumo e scendono quelli alla produzione

 Il tasso di inflazione al consumo in Cina è aumentato a marzo, con i prezzi degli alimentari freschi in crescita. La deflazione però persiste nel settore industriale e questo è un altro segnale di una domanda debole e del rallentamento della crescita nella seconda più grande economia del mondo. L’indice dei prezzi al consumo (Ipc) è salito del 2,4 per cento a marzo rispetto all’anno precedente, con un aumento di più del 2 per cento nel mese di febbraio.

I prezzi dei prodotti alimentari freschi hanno dato un importante contributo, con i prezzi della frutta che sono cresciuti fino al 17,3 per cento e della verdura fino al 12,9 per cento. I prezzi alla produzione sono diminuiti in termini annuali per il mese consecutivo del 2,3 per cento, più del previsto.

 

La Cina prepara strategie aggressive per rilanciare la crescita

 

I dati commerciali deboli  di questa settimana si sono aggiunti alla corsa quasi senza sosta dei dati deludenti di quest’anno. Le autorità hanno escluso qualsiasi stimolo importante per rilanciare l’economia, anche se hanno annunciato alcune piccole misure mirate. L’ambiente attuale in qualche modo funge da cartina di tornasole per l’impegno del governo a consentire un più decisivo ruolo delle forze di mercato nell’economia.

In Cina si prevede che la crescita economica annuale rallenterà a un livello che è il più basso da cinque anni, al 7,3 per cento nel primo trimestre dal 7,7 per cento della fine dello scorso anno.

L’indice dei prezzi al consumo è aumentato quindi 2,3 per cento nel primo trimestre rispetto all’anno precedente con l’obiettivo del governo che è di circa il 3,5 per cento. Mentre i prezzi al consumo sono costantemente aumentati, i prezzi alla produzione sono scesi al ritmo più veloce in otto mesi a marzo, guidati soprattutto dai costi di estrazione del metallo.