La Bce è pronta ad utilizzare “strumenti non convenzionali”

 La Bce è pronta “a ricorrere anche a strumenti non convenzionali, nel quadro del proprio mandato, qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato”. E’ quanto emerge dal bollettino mensile dell’Eurotower.

La Cina, vuole conquistare l’Europa. Apertura filiali banche a Londra

 Nel mese di giugno, in Gran Bretagna nascerà ufficialmente una stanza di compensazione per transazioni in yuan. L’annuncio arriva da Mark Boleat, presidente della Commissione Politica e delle Risorse della City di Londra, sottolineando che il lancio riprova le crescenti attività finanziarie denominate in yuan, trattate da Londra.

Riprende la crescita in Cina. E il mondo tira un sospiro di sollievo

 Aumenta  nel mese di maggio il surplus commerciale della Cina e questa è un’ottima notizia per l’intera economia mondiale e per i mercati finanziari, dal momento che da Pechino giungevano scricchiolii e si spargevano voci su un sistema economico frenato e su rischi di crollo di sistema.

Fmi sprona l’Italia a diventare più competitiva

 L’Italia deve preoccuparsi di meno del costo del lavoro e spingere l’acceleratore sull’innovazione. È il suggerimento che giunge dal Fondo monetario internazionale, secondo cui le riforme per affrontare il nanismo delle aziende ed essere più competitive sono più urgenti poichè il costo del lavoro è “sempre meno importante” per la competitività globale delle imprese italiane.

L’economia del Giappone mostra una nuova fase di crescita

 Il Giappone registra una crescita reale del Pil dell’1,5% sui tre mesi precedenti e del 5,9% su base annua. La forte accelerazione, nei dati diffusi, comprende l’andamento dei consumi con una crescita del 2,1% su impulso del rialzo dell’Iva, passata dal primo aprile dal 5 all’8%.

Renzi assicura che non ci sarà una manovra correttiva

 «Escludo una manovra correttiva, di solito le manovre si fanno per mettere nuove tasse ed invece noi dando 80 euro a 10 milioni di italiani facciamo ridistribuzione con una misura che anche alla luce dei dati Pil è anticiclica». In questo modo il premier Matteo Renzi ha commentato i dati negativi sul primo trimestre del Pil.

Centre for Economics and Business Research, previsioni su Italia

 Previsioni di lunga data e non certo – solo – di fine anno per il Centre for Economics and Business Research, che ha tracciato un quadro macroeconomico dell’Italia e dell’Europa nei prossimi anni all’interno del  suo annuale rapporto sull’economia degli altri paesi, compresi quelli emergenti.

Saldo positivo per le imprese italiane nel 2013 tra aperture e cessazioni

All’interno di questo rapporto si prevede che nei prossimi anni, quelli che vanno fino al 2018 e poi ancora oltre, le sorti dell’Italia all’interno del contesto europeo non si riprenderanno del tutto.  La causa di questa continua recessione dell’Italia deve essere addotta non solo alla congiuntura negativa, ma anche al proseguimento del declino dell’economia dell’Europa, che non permetterà al prodotto interno lordo di prosperare.

L’export dei distretti industriali italiani segna un nuovo record nel 2013

Così l’Italia sarà costretta a scivolare, piano piano, a livello di PIL, dal nono posto attuale nella classifica mondiale, al quindicesimo posto. Negli stessi anni, tuttavia, alcune nazioni, come la Gran Bretagna, secondo queste previsioni, saranno destinate a guadagnare ulteriori posizioni in classifica.

I Paesi emergenti, però, in questo quadro, continueranno a crescere. Tra questi la Cina, che entro il 2028 conquisterà la prima posizione a livello di PIL mondiale, superando anche gli Stati Uniti, che rimarranno secondi in classifica. Sul podio, insieme ai grandi, andranno quei paesi che applicano un modello economico simile a quello USA, che continuerà a tenere anche nei prossimi anni: India, Brasile  e Giappone. Il modello europeo, invece, e l’euro, soffriranno, anche se tra le prime posizioni in classifica compariranno almeno Gran Bretagna e Germania.

 

 

 

La fiducia al nuovo esecutivo, tranquillizza i mercati

 Il nuovo governo di Matteo Renzi ha avuto anche la fiducia dei mercati con l’asta di Ctz a 24 mesi per 2,5 miliardi e Btp-i a 5 anni per 1 miliardo, che anticipano il collocamento da 8,5 miliardi di Bot semestrali.