Assunzioni Mondadori nel settore dell’editoria

 Mondadori in vista per chi cerca un impiego nel settore dell’editoria. Il noto Gruppo editoriale italiano ha aperto nuove offerte di lavoro e stage.

La Arnoldo Mondadori Editore, meglio conosciuta come Mondadori, è una casa editrice italiana nata nel 1907 grazie ad Arnoldo Mondadori. Il Gruppo vanta oltre 50 società, italiane ed estere, controllate o collegate, ed è quotato alla Borsa Italiana.

Lavorare in Mondadori vuol dire entrare a far parte di uno dei colossi dell’editoria italiana, annoverato al 5° posto nella graduatoria Best Employer of Choice per il 2013. L’iter di selezione dei candidati si svolge prevalentemente attraverso colloqui individuali, e grande importanza viene conferita al curriculum studi, ad eventuali esperienze professionali e alle conoscenze informatiche e linguistiche.

Le professionalità ricercate sono diverse, ragion per cui le candidature sono aperte a risorse con differenti percorsi di studio, tuttavia particolare attenzione viene dedicata ai laureati in area umanistica, economica, ingegneristica e in ambiti inerenti al mondo del web. La porta è aperta sia per professionisti esperti in vari settori che per giovani laureati senza esperienza, ed i neolaureati vengono solitamente inseriti in azienda attraverso tirocini formativi retribuiti.

Gli interessati alle assunzioni Mondadori possono valutare le offerte di lavoro e stage attive in questo periodo, a cui l’azienda dà visibilità attraverso il proprio portale. Ecco tutte le informazioni e come candidarsi:

ADDETTO UFFICIO STAMPA EDITORIA PER RAGAZZI, Milano
Mondadori cerca laureati in discipline umanistiche, con almeno 6 mesi di esperienza nel ruolo, dotati di ottime capacita di scrittura, conoscenza della lingua inglese a livello avanzato e buona conoscenza dei principali social network.

STAGE RICERHE DI MERCATO PERIODICI, Segrate (MI)
Mondadori cerca brillanti laureati in Statistica o Economia ad indirizzo Marketing, con ottima padronanza del Pacchetto Office, in particolare di Excel e Power Point. Gradita una breve esperienza nell’ambito di riferimento.

STAGE DIGITAL ASSISTANT, Segrate (MI)
Mondadori cerca una figura junior, da inserire all’interno della struttura digital del team di grazia.it e tustyle.it, con buona conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, capacità di utilizzo di programmi di video editing.

STAGE MEDIAMOND
Mondadori cerca laureati (triennale) in Economia/Marketing, con ottima conoscenza del Pacchetto Office.

Come candidarsi all’offerta
Coloro i quali sono interessati alle future assunzioni Mondadori e alle offerte di lavoro attive possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle posizioni aperte del gruppo, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

Riforma delle norme sulla diffamazione: giornalisti e direttori salvi dal carcere

 La Commissione Giustizia ha approvato alcuni emendamenti della riforma della normativa per il reato di diffamazione a mezzo stampa che a breve, ma forse non prima della fine dell’estate, approderanno anche in aula per l’espletamento dell’iter di legge.

Con questa approvazione la Commissione ha confermato l’impianto generale della nuova normativa, ratificando il provvedimento che elimina il carcere per i reati di diffamazione a mezzo stampa i giornalisti, i direttori responsabili e i blogger.

Inoltre, la Commissione Giustizia ha approvato anche altre modifiche alla proposta di riforma per la legge sulla diffamazione a mezzo stampa. Vediamole nel dettaglio.

Giornalisti e direttori responsabili

La Commissione Giustizia ha approvato l’emendamento che elimina la detenzione in caso di accusa per diffamazione o ingiuria, trasformando la pena detentiva in una pena pecuniaria proporzionale all’intenzionalità del reato stesso.

Blogger e testate giornalistiche on line

Con la riscrittura di due emendamenti, i blogger sono state esclusi dalla punibilità con la detenzione per diffamazione a mezzo stampa.

Le testate giornalistiche on line, che abbiano regolare registrazione e un direttore editoriale, hanno obbligo di rettifica entro 48 ore dalla segnalazione da effettuarsi ‘senza commento’.

Responsabilità dei giornalisti e dei direttori

Approvato dalla Commissione Giustizia anche l’emendamento che prevede la possibilità, in caso di rettifica, da parte di chi ha scritto o da chi ha l’obbligo di controllo, tempestiva, proporzionata e collocata adeguatamente, di non essere punibile.

Le sanzioni previste

Le sanzioni previste in caso di accusa di diffamazione a mezzo stampa è proporzionale all’intenzionalità del reato: si va da una multa base di 5/10 mila euro a quella di 20/60 mila euro per notizie diffamanti o ingiurianti con coscienza della loro falsità.

Il mondo delle comunicazioni risente della crisi

 Anche il mondo delle comunicazioni italiane è stato investito dai venti di crisi che soffiano sugli altri settori produttivi del Paese. Lo conferma, tracciando la sua relazione annuale al Parlamento, il presidente dell’ Authority per le comunicazioni – Agcom, Angelo Marcello Cardani, che ha messo nero su bianco crescite e stagnazioni dell’ intero comparto nel corso del 2013.

I periodici RCS vanno a Bernardini de’ Pace

 E’ Prs Media di Bernardini de Pace ad assegnarsi le prime testate RCS andate all’ asta in questi giorni. Fra queste vi sono le più note Novella 2000Visto Astra,  ma anche il grande numero delle testate dedicate all’ enigmistica, tra cui   Domenica QuizDomenica Quiz MeseSudoku TopPiramide EnigmisticaQuizissimoCruciverba TopCorriere EnigmisticaCorriere Enigmistica JuniorHobby PuzzleQuiz Ermetici.

Piena crisi per la carta stampata

 Profondo rosso per i conti della carta stampata italiana, che vive oggi una fase di crisi come mai accaduto in passato. A denunciarlo è il rapporto interno presentato dalla Federazione degli Editori di Giornali (FIEG) sulla situazione del mercato dell’ informazione nel nostro paese tra il 2010 e il 2012. 

I tagli all’editoria salveranno le sigarette elettroniche

 Una soluzione tutta italiana per risolvere il problema della mancanza di risorse per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.

Se all’inizio, infatti, si era ventilata la possibilità di far cassa con l’applicazione dell’accisa sul tabacco anche sui prodotti contenenti nicotina o sostitutivi della nicotina, ossia le tanto famose sigarette elettroniche per adeguare le tasse su questo prodotto a quelle delle sigarette tradizionali, le rimostranze arrivate dai rivenditori delle e-cig hanno portato i relatori del governo a cambiare direzione.

► Una nuova tassa sulle sigarette elettroniche?

L’emendamento presentato è stato riformulato e sono state indicate come coperture alternative l’editoria e l’8 per mille.

 

Nuovi tagli in vista, quindi, per il settore dell’editoria che è già sull’orlo del collasso (la vicenda RCS parla chiaro): dal 2015 saranno tagliati 17,35 milioni dei fondi stanziati per l’editoria, che diventeranno così 144 milioni.

Ma i tagli previsti da questa nuove versione dell’emendamento non riguardano solo questo settore: saranno, infatti, tagliati 10 milioni nel 2014 e 5 milioni nel 2015 del fondo Ispe (il fondo per gli interventi strutturali di politica economica) che era stato introdotto nel 2005 proprio per la riduzione delle tasse; 700 mila euro nel 2014 e 4,8 nel 2015 saranno tagliati al Ministero del Lavoro e 4,3 milioni nel 2014 e 15,5 per il successivo saranno tolti al Ministero degli Affari Esteri.

► Continua la crisi dell’editoria

L’ultimo taglio è di altri 20 milioni e si ripercuote sui 111,8 milioni di euro stanziati per gli aiuti pubblici in favore dei Paesi in via di Sviluppo.

 

Continua la crisi dell’editoria

 La crisi economica non dà pace al settore dell’ editoria. Continuano a spirare, infatti, venti di crisi sia per il gruppo RCS, sia per il gruppo Feltrinelli.

A RCS tira aria di crisi

Per quanto riguarda RCS, infatti, si apprende oggi da fonti finanziarie che se entro il 30 di giugno non verranno trovati dei singoli acquirenti per i 10 periodici cartacei che l’ azienda già da tempo ha messo in vendita (e cioè Novella 2000, Visto, A, Max, Astra, Ok Salute, Brava Casa, l’Europeo, Yacht & Sail e il polo dell’enigmistica), le testate verranno chiuse e ciò avrà come conseguenza la perdita di 110 posti di lavoro, tra cui 90 posizioni da giornalista.

Il Time è in crisi e vende People

Situazione di estrema precarietà anche per il gruppo Feltrinelli, che dal prossimo 10 giugno darà il via a 1.370 contratti di solidarietà della durata di un anno per altrettanti dipendenti dell’ azienda. L’ inizitiva riguarderà 102 punti vendita del gruppo e sarà finalizzata al recupero di 216 mila ore di lavoro annue, dal momento che l’ azienda ha sofferto nel 2012 un calo del 5% delle vendite nette, nonostante l’ apertura di altri punti vendita e anche il 2013 si prospetta come una anno particolarmente critico per il settore dell’ editoria.

Il triste bilancio delle librerie italiane

 In questo momento l’investimento dell’Italia nella cultura non è considerato prioritario e lo si vede dalle scelte del governo che ha annunciato, tra i primi provvedimenti, piuttosto la sospensione dell’IMU, la revisione della TARES ed altri interventi legati al profilo fiscale dei cittadini italiani. Invece la scuola, l’istruzione e la cultura, sono in crisi e bisogna porre attenzione al fenomeno.

La giornata complicata di Piazza Affari

Non parliamo certo delle famiglie che hanno sempre maggiori difficoltà a mandare i loro figli in gita scolastica, ma ci riferiamo piuttosto al trend negativo che sta investendo le librerie del Belpaese. Il bollettino sulle librerie, che si evince dall’ultimo rapporto, riferito ai primi mesi del 2013, sembra un bollettino di guerra.

Molte librerie, infatti, sono state vittime della crisi e tantissimi marchi “storici”, in questo momento, rischiano di cessare l’attività dopo aver dato molto al tessuto socioculturale italiano. Il caso più emblematico è quello della Hoepli che fa parte della realtà commerciale milanese dal lontano 1870.

L’Italia non investe nella cultura

L’azienda, all’inizio del 2013, ha dovuto avviare una cassa integrazione a rotazione per 60 dipendenti. Questa tiritera è andata avanti ben 3 mesi, poi c’è stata la proroga della CIG per altre 13 settimane. Il tempo necessario per la riorganizzazione economica dell’azienda.

Succede solo al nord? Certo che no, visto che una sorte simile a quella delle Hoepli la sta vivendo anche la Flaccovio di Palermo.

Time Warner e Axel Springer puntano tutto sul digitale

 Il business dei colossi dell’editoria, sia in America che in Europa, si muove lungo la stessa direzione: quella del digitale. E lo fa, ovviamente, anche a spese del cartaceo.

Proprio questa mattina, infatti, il colosso americano dell’editoria Time Warner ha pubblicamente annunciato la sua decisione di scorporare il settore dell’editoria, quello del cartaceo, rappresentato dalla storica Time Inc., cui appartengono prestigiose riviste come Time, Fortune, People, Sport Illustrated e Marie Claire.

Il Time è in crisi e vende People

Il Time verrà dunque venduto e la nuova società verrà quotata entro la fine dell’anno. La direzione aziendale ha motivato la scissione dichiarando di voler concentrare i propri investimenti nel settore dell’intrattenimento, cioè nel cinema e nei programmi televisivi, che in questo momento rappresentano migliori aspettative.

A RCS tira aria di crisi

Una mossa simile, del resto, è in procinto di verificarsi anche dall’altra parte dell’oceano, nella vecchia Europa. Axel Springer, infatti, il primo editore europeo, ha annunciato che nell’anno a venire ci potrebbe essere una contrazione degli utili lordi fino al 10% in vista di una riorganizzazione dell’intero gruppo, che ha intenzione di investire ulteriormente nella divisione digitale. 

La divisione digitale ha prodotto, infatti, durante lo scorso anno un incremento delle vendite pari al 22%, mentre la divisione del cartaceo ha perso un 3,3%. Il digitale traina dunque il fatturato.