Rete elettrica: tecnologia e partecipazione per l’Italia

Parole-chiave, sostenibilità e indipendenza energetica

32 milioni di utenti e 27,4 milioni di contatori. Una rete, quella per la quale Enel si impegna ogni giorno, che si sviluppa per quasi 1 milione e 200mila km: 30 volte il giro del mondo, coprendo circa l’85% del territorio nazionale. Fattore che le conferisce un ruolo essenziale – anche grazie alla collaborazione con gli enti e le comunità locali.

Soprattutto, grazie a un nuovo modello che vede le persone protagoniste: il passaggio di cittadini, famiglie e imprese dal consumo “passivo” alla produzione di energia green. Cioè, la trasformazione dei sistemi elettrici in piattaforme inclusive e partecipative. Infatti, il traguardo del milione di produttori e consumatori-produttori è già superato e, visto il numero di richieste di nuovi allacci (più di 275mila da inizio 2022), destinato a crescere.

Una rete sempre più intelligente e all’avanguardia, in grado di rendere gli utenti i veri attori della sostenibilità, ambientale ed economica. Come nel caso delle Comunità Energetiche Rinnovabili, anche agricole. Oppure della domotica Enel, dal kit fotovoltaico da balcone alle soluzioni per una casa smart. O della raccolta fondi destinata alla costruzione di nuovi impianti Enel rinnovabili, avanzati e sicuri: un progetto dedicato, in una prima fase, ai cittadini del Comune interessato, con un periodo di esclusiva e ritorni economici più vantaggiosi. E che prevede una quota libera per consentire la partecipazione di tutti, una remunerazione fissa e il recupero di quanto prestato.

Ma anche una rete che crea lavoro, per la realizzazione di nuove linee e la manutenzione di quelle esistenti. Green Jobs – che richiedono una formazione specifica e skills digitali, sensibilità ai temi della sicurezza e capacità di lavorare in squadra. Perché transizione energetica ed elettrificazione sostenibile sono proprio questo: un lavoro di squadra. Il nuovo modello genera così anche delle opportunità professionali: una coordinata presente in diverse iniziative di Enel – come il programma Energie per Crescere insieme a ELIS per la formazione di 5.500 nuovi tecnici della rete, da inserire subito nel mondo del lavoro presso le aziende partner del Gruppo.

Per chi voglia diventare parte attiva della transizione energetica, tre i modi di produrre: l’immissione dell’energia prodotta nella rete (produttori puri); la copertura del proprio consumo (prosumer) o la creazione di Comunità energetiche. Per tutti, Enel offre soluzioni innovative che guardano alla riduzione delle emissioni ma anche al risparmio. Con un grande obiettivo da raggiungere: l’indipendenza energetica.

Oggi, la prima utility energetica italiana è leader della transizione sostenibile e della decarbonizzazione, con reti smart capaci di ridurre sempre di più la nostra dipendenza estera. Un nuovo paradigma di crescita a misura d’uomo e di ambiente, con infrastrutture sempre più resilienti, affidabili e flessibili per un futuro a zero emissioni.

Energia rinnovabile: Enel Green Power rivoluziona il modello

 

La sostenibilità diventa solidarietà e partecipazione

Concetti-chiave: libertà energetica e valore condiviso. Perché ambiente, clima, crescita delle persone, risorse e futuro riguardano tutti.

Un vero cambio di paradigma, come stiamo per scoprire. L’agire dell’azienda che diventa beneficio per le comunità locali e per la collettività. In un mondo di “grandi” che sembrano indifferenti alla disperazione dei “piccoli”, una vera notizia – fatta di fatti, che ora vogliamo raccontare.

La prima iniziativa: il Prestito sociale 

Conosciuto anche come Lending o Social Crowdfunding, è un finanziamento tra privati finalizzato a determinati progetti imprenditoriali. In questo caso, alla costruzione di impianti rinnovabili – puliti, avanzati e sicuri.

Come funziona:

  • quota libera, per consentire la partecipazione di tutti;
  • remunerazione fissa e recupero di quanto prestato;
  • in una prima fase, per i cittadini del Comune interessato, un periodo di esclusiva e ritorni economici più vantaggiosi;
  • in un secondo momento, estensione ad altri singoli contributori.

Il nome scelto da Enel Green Power (EGP) è «Scelta Rinnovabile». Perché riguarda la decisione di esserci. Di far parte di un impegno collettivo, di una squadra – se vogliamo. Che affronti davvero questa sfida insieme, ognuno secondo le proprie possibilità.

La seconda iniziativa: l’Energia solidale

Un progetto che intende destinare parte dell’energia rinnovabile prodotta dall’impianto da costruire alle famiglie in difficoltà residenti in quel Comune. Con la copertura, totale o parziale, delle bollette elettriche. Per un determinato periodo, certo. E in collaborazione con i Comuni interessati, anche per sostenere chi ne ha davvero bisogno ed evitare i soliti abusi.

Chiudiamo gli occhi e pensiamo alle “vecchie e nuove” povertà che colpiscono soprattutto ragazzi, donne e famiglie intere. O alle zone dove cattiva imprenditoria e criminalità stanno ancora devastando tutto e tutti, minando salute e mietendo vite. Oppure ai Borghi storici d’Italia abbandonati. Ai tanti paesi spopolati, costretti alla “Casa a 1 euro” con tanto di indicazioni e pubblicità web: 5 in Sardegna, 6 nel Nord Italia, 12 nel Centro, 20 al Sud e ben 30 in Sicilia – Piazza Armerina inclusa. A occhi (ri)aperti, possiamo sperare che a questo progetto vogliano aderire tanti Comuni?

Obiettivo: Libertà

Dal bisogno e dalla dipendenza. Dai conflitti e dagli orgogli. Dai costi e dalla speculazione. Perché possiamo fare invece di subire. Perché – come l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di ENEL, Francesco Starace, ricorda spesso – l’Italia può raggiungere l’indipendenza energetica rinnovabile e sostenibile. E perché l’unica cosa della quale avere davvero paura… è la paura.

I circa 37 miliardi programmati come investimento saranno quasi tutti destinati alle rinnovabili e all’efficienza della rete. Nel 2025, la produzione da fonti rinnovabili raggiungerà il 75% della generazione totale del Gruppo.

Gli impianti?

Più di 1.200 operativi in tutto il mondo, che forniscono energia sostenibile a milioni di famiglie. Più di 100 nuovi cantieri in 12 Paesi, attenti alla salute, all’ambiente e alla sicurezza. Più di 30 progetti di Parchi eolici e solari, in questo momento sotto accurata valutazione come impatto sociale e ambientale. 

Tra quelli operativi e in costruzione, sono più di 600 gli impianti rinnovabili EGP in Italia, per una capacità di circa 14.200 Megawatt. E, se contiamo che un solo MW può coprire il fabbisogno di 80 case, il conto è presto fatto.

L’obiettivo zero emissioni potrebbe essere più vicino di quanto pensavamo. 

Quanto valgono i marchi italiani?

Loghi storici, noti o meno noti, con una precisa quotazione che vale la pena di considerare. Tra questi spicca il celebre leone delle Assicurazioni Generali, che prova a difendere con gli artigli il primato tra i marchi italiani di maggior valore.

Antitrust apre un’istruttoria contro Enel. Ecco cosa sta succedendo

Enel è e resta il principale gestore dell’energia elettrica nel nostro Paese e nonostante le liberalizzazioni, forse l’esperienza è stata d’aiuto a questa azienda che ha saputo rispondere in modo corretto alle strategie concorrenziali. Quello che non va in Enel è il monitoraggio dei consumi elettrici. 

Un giovane ogni 2 prepensionati, il piano strategico di ENEL

ENEL ha deciso di aggiornare il piano assunzioni fino al 2019 ed ha deciso di integrare Grene Power mentre passerà sotto il 25% la quota del Tesoro. L’azienda prevede 6.000 uscite in Italia cui corrisponderanno 2.000 assunzioni. Poi è previsto anche l’investimento di più di 8,5 miliardi di euro nelle energie verdi. 

Enel, piano banda ultralarga ancora incompleto

Il piano per la banda ultralarga che Enel sta preparando non è ancora pronto. E’ stato lo stesso amministratore delegato del colosso energetico, Francesco Starace, ad annunciarlo questa mattina a margine di un convegno organizzato da Unioncamere e Symbola sulla green economy.

Arriva la joint venture tra F2i ed Enel Green Power

A seguito di sei lunghi mesi di trattative, è arrivato il momento dell’intesa definitiva. Tutto pronto per la nascita della joint venture nel campo delle rinnovabili tra Enel Greeen Power e il fondo infrastrutturale F2i: le due società metteranno insieme i loro campi fotovoltaici presenti sul territorio nazionale, dando vita al leader italiano del solare.

Enel, commento positivo dagli analisti

Se l’indiscrezione proviene per direttissima dalle parole di un amministratore delegato è sicuramente qualcosa di più di una voce di corridoio proveniente dalla Borsa. Così, è stato sufficiente che il numero uno di Enel Francesco Starace, nel corso una pausa dei lavori di Cernobbio parlasse della possibilità di “sorprese positive” sul dividendo per il prossimo anno, per diventare un caso di Borsa alla riapertura dei mercati.