Aumenti in arrivo nel 2014 per l’energia elettrica

 La fine del 2013 e l’arrivo del 2014 non porta buone notizie ai consumatori in merito alle spese per le utenze domestiche. Dopo il calo registrato nei mesi scorsi, infatti, con l’arrivo del nuovo anno torneranno a salire i costi dell’energia elettrica e le famiglie italiane spenderanno di più per illuminarsi e far funzionare i loro elettrodomestici. 

L’industria delle energie rinnovabili perde il 50% del suo fatturato

 Nel giro di due anni, i due anni che vanno dal 2011 al 2012, il settore industriale delle energie rinnovabili ha visto eclissarsi la sua buona stella. Quella stella che invece l’aveva incoronato tempi prima come uno dei business più promettenti e come il miglior investimento per l’interno paese. 

La produzione industriale in Italia cresce oltre le previsioni

 In Italia i dati sulla produzione industriale fanno registrare un aumento a ottobre dello 0,5% rispetto a settembre. Una crescita importante perché inattesa, visto che le previsioni erano di un aumento dello 0,2%. A settmebre l’aumento era stato dello 0,2% e le previsioni si basano sulla conferma questo dato, invece la crescita è stata maggiore sorprendondo quindi gli esperti.
I dati sono stati comunicati dall’Istat che ha affermato come a perimetro annuo la produzione industriale nel nostro Paese è al -0,5%. I dati sulla media del trimestre da agosto a ottobre mostrano un -0,3% nel confronto con il trimestre precedente. Il confronto tra i primi dieci mesi del 2013 e i primi dieci mesi del 2012 mostra una produzione industriale scesa del 3,5%.
Per ciò che riguarda i settori industriali, in aumento dello 0,8% i beni di consumo, dello 0,6% i beni intermedi e dello 0,5% i beni strumentali. In negativo solo il settore dell’energia con il -0,9%.
Per i settori economici, la maggiore crescita è per la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici con il +14,9%. Cresce anche la produzione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche con il +9,0%. I dati negativi sono per l’attività estrattiva con un -13,2%, per la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati con un -11,4% e per le industrie manifatturiere, di riparazione e di installazione di macchine e apparecchiature con un -6,4%.
C’è quindi un miglioramento nel confronto con il mese precedente che riguarda sia i beni di consumo sia i beni di investimento. I dati riguardano il fatto che il calo dei mesi precedenti si è bloccato, ma indicano anche i primi segnali della ripresa.

In crescita il settore delle energie rinnovabili

 Le prospettive economiche per quanto riguarda le energie rinnovabili sono sempre migliori e in crescita in tutto il mondo. Anche se in Europa negli ultimi periodi si è registrata una frenata in questo settore, il futuro dell’energia è in quelle rinnovabili e nel gas.

La crescita nei prossimi anni è prevista come alta perché è in aumento la domanda di energia nel mondo, soprattutto in quei Paesi in crescita come la Cina e l’India che si confrontano anche con il controllo delle emissioni inquinanti.

Orlando e Zanonato si dissociano dall’emendamento contro le energie rinnovabili

 L’energia fa discutere in Italia ed è anche capace di creare spaccature parlamentari. Come quella che si è aperta di recente tra Governo e maggioranza in seguito all’approvazione dei due emendamenti alla Legge di Stabilità che consentono all’autorità per l’energia di deviare i finanziamenti per la produzione delle energie rinnovabili verso i sistemi produttivi di stampo tradizionale – cioè le centrali termoelettriche a carbone o le poco efficienti centrali a gas. 

Nella Legge di Stabilità due emendamenti contro le energie rinnovabili

 Nella battaglia tra le fonti energetiche tradizionali e quelle rinnovabili, che non inquinano e danno una mano all’ambiente, per il momento hanno avuto la meglio le prime. Almeno sulla base del testo della Legge di Stabilità, all’interno del quale sono comparsi due emendamenti a favore delle centrali di stampo tradizionale, alimentate attraverso i carburanti fossili. 

Risparmiare sulla bolletta con le obbligazioni di Stato

 Il Governo Letta, ha predisposto il famoso Decreto Del Fare, al cui interno sono contenute numerose novità che andranno a favorire tutti gli italiani indistintamente in materia di risparmi sulle tariffe ed i pagamenti dell’acqua e soprattutto del gas, visto che si avvicina, e per alcuni è già scattato, il periodo di accensione dei termosifoni.

Cosa sono e come funzionano i bond taglia bolletta

 Il Decreto del Fare Bis contiene un’importante novità per gli italiani alle prese con le bollette della luce e del gas. Il governo ha infatti studiato un nuovo tipo di obbligazione, i bond taglia bolletta, che permetteranno di dare un taglio alle spese che ogni mese le famiglie e le piccole e medie imprese italiane.

► Il costo del gas calerà ancora ad ottobre

Cosa sono i bond taglia bolletta?

In pratica lo Stato emetterà una serie di obbligazioni, per un valore totale che potrebbe arrivare a 3 miliardi di euro, ad un interesse annuo del 4%. Le entrate che arriveranno nelle casse dello Stato serviranno per abbattere l’importo della componente A3 delle bollette energetiche (gas e luce), ossia il contributo che le famiglie e le imprese versano a sostegno delle energie rinnovabili.

Come funzionano i bond Taglia bolletta?

Ogni anno le famiglie italiane sostengono un costo aggiuntivo nelle bollette pari a 84 euro per la componente A3, per un totale di 11 miliardi di euro, 6,5 dei quali arrivano a destinazione. Grazie all’emissione di questi bond il costo per le energie rinnovabili, che nel 2015 dovrebbe arrivare al suo picco, non saranno più totalmente sostenuti dalle famiglie, ma spalmato nel tempo e finanziato con le entrate relative ai bond taglia bolletta.

 In campo energetico vince il mercato tutelato

Quindi, quanto si risparmierà con i bond taglia bolletta?

Secondo le previsioni delle principali associazioni di consumatori, per le piccole e medie imprese italiane i risparmio sul conto dell’energia potrebbe arrivare anche al 60/70% di quanto attualmente viene pagato, con la positivissima conseguenza di minor costi di produzione e l’abbassamento dei prezzi al consumo.

Per le famiglie i risparmio sarà molto minore, non più del 7/8%.

Il costo del gas calerà ancora ad ottobre

 Sono in arrivo buone notizie per tutti i consumatori e le famiglie italiane che a partire dal mese di ottobre potranno risparmiare ulteriormente sul costo dell’energia domestica e su quello del gas in particolare.

Per Zanonato la ripresa economica arriverà entro la fine del 2013

 Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ne è convinto. La ripresa dell’ economia italiana arriverà entro la fine del 2013, con segnali ancora più tangibili verso l’ inizio del 2014, e il prodotto interno lordo italiano tornerà a crescere. Negli ultimi mesi, infatti, il calo del PIL del Paese è stato sempre più ridotto: questo fenomeno fa quindi sperare che presto si avrà una inversione di tendenza.