Quindi, nonostante nel programma del neo premier Letta ci fosse stata fin da subito una revisione della Legge 92, il nuovo capo del dicastero del Lavoro pensa ad un aggiustamento di quello che sembra non andare, ma in modo molto meno profondo rispetto a quanto ci si fosse aspettato.
Enrico Giovannini, dati alla mano, ha parlato di una riduzione della disoccupazione: dopo il grande record registrato nell’ultimo periodo del 2012, il trend disoccupazionale si è stabilizzato – con una sensibile ripresa dei contratti a tempo determinato – il che sarebbe il primo effetto della Riforma voluta dal suo predecessore.
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Inutile, quindi, se non deleterio, pensare ad una revisione profonda della Riforma, soprattutto se queste sarà fatta con provvedimenti di normativa, fiscale o contributiva. Ciò che serve al paese, al momento, è centrare gli obiettivi di crescita, solo in questo modo si potrà pensare a creare nuova occupazione.