L’Eurozona rimane l’unica crepa della crescita mondiale. Il credit crunch non si è attenuato.
Euro
Draghi, Bce, promette di apportare ulteriore liquidità al sistema Europa
Il totale complessivo delle nuove liquidità che la Bce vuole far giungere all’economia reale potrebbe raggiungere 1.000 miliardi di euro. Lo ha detto il presidente Mario Draghi riferendosi ai nuovi rifinziamenti agevolati e (Tltro) stabiliti il mese scorso per le banche, e condizionati al loro riutilizzo a favore di imprese e famiglie ad eccezione di alcuni comparti (come i mutui per l’acquisto di casa).
L’euro rimane ancora molto forte
Definire il mercato poco volatile risulta un eufemismo. I movimenti risultano limitati ad un fazzoletto di punti, situazione che descrive un restringimento del campo di azione per i prezzi ascrivibile alla mancanza di dati macroeconomici importanti, i veri market mover da qui a fine luglio, di fronte a politiche monetarie di Europa e Usa ben definite e che fino all’ultima settimana di luglio non dovrebbero risultare le protagoniste dell’indirizzamento del sentiment di analisti ed investitori.
Draghi, Bce, “il lavoro della Bce non è ancora finito”
Per quanto fosse stuzzicante ritenere che dati sul lavoro Usa e Bce insieme potessero creare un mix esplosivo di volatilità e surriscaldare i mercati, la razionalità ci portava comunque a ritenere che il mercato si sarebbe più preoccupato di reagire nel breve alle comunicazioni provenienti da oltreoceano che a quelle che arrivavano da Francoforte.
Perchè l’Euro è l’unica moneta che non si può ne si vuole svalutare
Durante l’ultima riunione del 5 giugno Mario Draghi ha deciso di tagliare i tassi di riferimento di 10 punti base, portandoli ad un livello che probabilmente non verrà più rivisitato a ribasso, portare i tassi di remunerazione sui depositi delle banche che possono accedere al circuito della BCE in territorio negativo ed implementare delle misure straordinarie di fornitura di liquidità al sistema bancario europeo.