La Bce prepara la riunione di giovedì

 Mancano due giorni alla tanto attesa decisione sui tassi da parte della Banca Centrale Europea, di cui abbiamo discusso ieri e da cui, dalla price action di mercato, sembra non attendersi nulla il mercato.

Inflazione, in Europa ancora in discesa

 Il mese di aprile si apre non certo all’insegna dell’ottimismo. Il dato pubblicato ieri sull’inflazione europea non lascia spazio ad interpretazioni e giovedì l’istituto centrale europeo non ha più scuse per non intervenire, come sempre, in ritardo, per tentare di arginare una situazione che purtroppo è figlia del non interventismo, secondo mandato e statuto, che purtroppo potrebbe essere comunque mantenuto in essere (la reazione dell’euro di ieri indica che questo è prezzato dal mercato).

Come potrebbe agire la Bce per contrastare l’inflazione

 La pressione verso una qualche tipologia di interventismo da parte della Bce continua ad essere alta, ove le recenti pubblicazioni dei vari indicatori economici dell’Eurozona non sono state di certo lusinghiere e laddove si affacciano nuovi pericolosi fantasmi che minacciano il sistema nel suo complesso come quello sul fronte politico.

Il cambio del quadro geopolitico e la visita di Obama

 La crisi tra Russia e Crimea ha rischiato e tuttora rischia di cambiare alcuni equilibri geopolitici. La Russia è il più grosso produttore ed esportatore di gas e l’Europa ne è dipendente. Il discorso sulle sanzioni a Mosca risente quindi di questo elemento che differenzia l’Europa e gli Stati Uniti e quindi anche la loro politica sulla vicenda.

Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha chiamato Barack Obama, segno che la questione può rientrare. C’è il nodo Crimea annessa alla Russia, ma l’importante è che la Russia non provi a prendere altre regioni dell’Ucraina.

 

Obama elogia l’Italia ma chiede di più sulle spese militari

 

La visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama in Italia non è stata considerata da tutti come una cortesia. C’è chi ha parlato della sponsorizzazione degli F-35 e della voglia di vendere gas da parte degli Stati Uniti. L’intervento di Napolitano sui tagli si potrebbe leggere quindi in questo senso, con riferimento alle spese militari.
La cosa che sembra certa è che l’Europa ha bisogno del gas russo. La Germania ne è dipendente ed è un’economia avanzata e in crescita. Una ccordo è possibile perché un’eventuale gioco di sanzioni e sospensione di forniture di ga aprirebbe a pericolosi conflitti tra le varie posizioni.

Tornando a Obama, gli Stati Uniti non sono dipendenti dalla Russia per le energie naturali, in quanto sono autosufficienti. La loro posizione deve però considerare quella dell’Europa. Per le spese che riguardano la difesa, Obama ha parlato espressamente di stare attenti ai tagli, mentre in Italia il dibattito politico si sposta sulla necessità di utilizzare quei fondi in maniera diversa.

Dall’Europa 5 miliardi per Smart City per rinnovare

 Allo Smart City Med, la manifestazione che è stata organizzata da Forum Pa a Napoli, il vicesindaco Tommaso Sodano, che ha anche la delega alla Smart City ha affermato: “L’Innovazione nelle città può far uscire dalla crisi un Paese più forte e competitivo e può promuovere una ripresa economica che offra buon lavoro ai giovani e a quanto sono stati estromessi dal mondo produttivo”.

Per creare delle città sostenibili, con una migliore organizzazione e con servizi offerti ai cittadini, l’Europa ha previsto dei fondi. La nuova programmazione europea porterà alle città italiane circa 5 miliardi di euro da utilizzare per progetti di miglioramento dell’ambiente urbano.

 

Migliora la qualità della vita nelle città italiane nonostante la crisi

 

Il presidente di Forum Pa Carlo Mochi Sismondi ha detto: “Con la programmazione europea 2014-2020 arriveranno sulle nostre aree urbane meridionali una montagna di soldi: sempre se sapremo immaginare e progettare innovazioni possibili. L’esperienza della passata programmazione non è certo brillante, nonostante le accelerazioni di questi ultimi due anni, possiamo e dobbiamo far meglio. Ma possiamo riuscirci solo se amministrazioni, aziende, mondo della ricerca, terzo settore e cittadinanza attiva sapranno lavorare assieme. Smart City Med si propone proprio questo obiettivo.

Con Smart City si lavora quindi per città intelligenti. Il programma è l’occasione per mostrare il divario tra nord e sud in Italia. In effetti, nella classifica delle città più intelligenti la prima del sud è Cagliari che si trova oltre il 45esimo posto. Seguono Lecce e Bari mentre agli ultimi posti ci sono Crotone, Enna e Caltanissetta.

L’inflazione europea al livello più basso dal 2009

 L’ inflazione nella zona euro è arrivata a marzo al  livello più basso dal novembre 2009. Un calo shock che è al di là delle aspettative della Banca centrale europea (Bce), che intende adottare misure radicali per fermare la minaccia di deflazione nel blocco dell’euro.

L’inflazione al consumo annuale nei 18 paesi che condividono l’euro è stata dello 0,5 per cento a marzo, come ha comunicato Eurostat. le previsioni dello 0,6 per cento sono preoccupanti per un’economia che sta appena uscendo da una recessione lunga dopo una crisi che ha rischiato di fare saltare l’euro.

 

L’inflazione nell’Eurozona scende a febbraio

 

L’inflazione è ormai in “zona pericolo” della Bce al di sotto dell’1 per cento per sei mesi consecutivi, e la lettura del flash aumenta le probabilità la Bce taglierà i tassi di interesse nella riunione del Consiglio direttivo tra qualche giorno. La speculazione e si può ricorrere ad altre misure di allentamento quali un tasso di deposito negativo o addirittura l’acquisto di obbligazioni in stile americano.

Quest’anno con la Pasqua che arriva tardi c’è un’impatto sull’economia turistica relativa a viaggi e hotel in un periodo in cui molte persone in Europa viaggiano. Questo potrebbe incoraggiare la Banca centrale della zona euro ad aspettare fino alla sua riunione di giugno per agire. Ciò potrebbe mantenere alta la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria. Tuttavia, la Bce ha mostrato di recente un po’ di tolleranza per la bassa inflazione.

La Bce, che ha l’obiettivo dell’inflazione di poco inferiore al 2 per cento, ha lasciato gli oneri finanziari invariati allo 0,25 per cento a marzo e ha sostenuto che i rischi di deflazione del blocco sono limitati. Il presidente della Bce Mario Draghi ha affermato che saranno pronte delle misure politiche supplementari per evitare possibili rischi di deflazione.

Unione bancaria Ue, ad aprile il via libera definitivo

 È stato superato l’ultimo ostacolo per l’Unione bancaria: il Consiglio e il Parlamento Ue hanno raggiunto un’intesa sul meccanismo di risoluzione e il fondo salva-banche. Ad aprile il Parlamento può votare il via libera definitivo.

La Francia ha mancato l’obiettivo europeo sul deficit

 La Francia ha diminuito il proprio disavanzo del settore pubblico meno rapidamente di quanto previsto lo scorso anno, mancando l’obiettivo del governo, come hanno dimostrato i dati ufficiali. Una nuova battuta d’arresto per il presidente Francois Hollande dopo i risultati delle elezioni amministrative che hanno visto il suo partito perdere.

Il deficit pubblico è sceso al 4,3 per cento del Prodotto interno lordo (Pil) dal 4,9 per cento dell’anno precedente, come si legge nei dati  dell’Insee che è dell’ufficio nazionale di statistica. Ciò significava che il governo di Hollande ha mancato il suo obiettivo di disavanzo del 4,1 per cento che aveva promesso di raggiungere ai suoi partner europei.

 

Francia, economia ancora in forte difficoltà

 

Il risultato peggiore del previsto significa che il governo dovrà fare sforzi supplementari quest’anno per rispettare la sua promessa di portare il suo deficit in linea con il limite del 3 per cento dell’Unione europea il prossimo anno. In caso contrario, il governo dovrà chiedere più tempo per rispettare il limite e questo probabilmente condizionerà i rapporti con la Commissione europea che ha già concesso a Parigi due anni supplementari.

Il ministro delle Finanze Pierre Moscovici ha affermato in un comunicato che la debole attività economica ha pesato sulle entrate fiscali, mentre la spesa è in linea con il budget.

Il debito pubblico lordo è salito l’anno scorso a un record del 93,5 per cento del Pil, dal 90,6 per cento nel 2012. La spesa pubblica della Francia, che è tra le più alte al mondo, ha raggiunto un record del 57,1 per cento del Pil, mentre il reddito fiscale si attesta al 45,9 per cento.

Gli elettori hanno punito Hollande e il suo Partito Socialista per l’economia alle elezioni locali durante il fine settimana. Il presidente Hollande ha previsto un rimpasto di governo in tempi rapidi per concentrarsi meglio sul rilancio della seconda più grande economia della zona euro.