Sicuramente rimarrà nella storia come la telefonata della svolta. Angela Merkel ufficializza la sua proverbiale simpatia per Matteo Renzi, rivolgendosi a lui con parole scherzose: «Caro mister 40 per cento….». È il 17 giugno e il cambiamento dell’ Unione ha inizio.
Europa
Europa, la flessibilità non piace alla Germania
Dopo le parole della cancelliera tedesca Merkel, due accaniti sostenitori del rigore monetario come il ministro delle Finanze di Berlino, Wolfgang Schaeuble, e il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, frenano sulla possibilità di rendere più flessibili le regole di bilancio dell’Unione temendo che Paesi come l’Italia o la Francia possano ottenere regole meno rigide.
L’euro rimane al centro dell’attenzione degli investitori
La volatilità non è certo mancata sul versante borse americane, a conferma dei nostri pensieri che vedono un allontanamento dell’attenzione dalle banche centrali ai dati macro, almeno fino a quando non arriveranno i prossimi appuntamenti con i Board di BoE, BCE e Fed, ed uno shift sulle release dei dati macroeconomici. Ma non tutti i dati ricoprono la stessa importanza. Cerchiamo di capire perché.
La Banca Centrale Europea pronta ad acquistare titoli di Stato
”La Bce è pronta a varare un programma di acquisto titoli su larga scala per fronteggiare un eventuale periodo prolungato di bassa inflazione”. Lo ha affermato durante un discorso ad Atene il vice presidente della Bce, Victor Constancio chiarendo ”che l’esperienza di altri Paesi dimostra che piani simili possono essere messi a punto efficacemente”.
Quali sono le spese delle Corti dei Conti d’Europa?
La recente pubblicazione del bilancio della Corte dei Conti italiana relativo all’anno 2013, il quale riportava spese per 313 milioni di euro, con uno sforamento di 13 milioni rispetto al prefissato, ha riacceso l’attenzione sulle spese delle istituzioni pubbliche, le quali sembrano viaggiare ad un’altra velocità rispetto al resto dello stato, a cui si chiede invece austerità e attinenza alle regole ferree della spending review.
Bene la vendita auto in Europa. Molto male in Italia
Le immatricolazioni di auto in Europa dei 28, associate ai paesi dell’Efta, hanno fatto registrare una nuova crescita pari al 4,3% a maggio, segnando il nono mese consecutivo di crescita.
Lavoro, in Europa si trova, in Italia no
L’occupazione in Europa ha avuto un aumento per il secondo trimestre consecutivo. Un avanzamento lieve, ma costante che fa sperare in una ripresa del ciclo economico. Inoltre anche la Bce nel bollettino mensile rimarcava ancora una volta la debolezza della crescita del Pil, ma i miglioramenti sul ramo dell’occupazione.
Inflazione, il dato che preoccupa la Banca Centrale Eurpoea
Un dato che fino a 2 settimane fa era estremamente atteso dal mercato era quello relativo all’inflazione all’interno dell’Eurozona: da esso infatti dipendevano in buona parte le conseguenti decisioni della Banca Centrale Europea, il cui mandato, come ormai è arcinoto, si impernia esclusivamente sul controllo della stabilità dei prezzi.