Succede sempre più di frequente che le opportunità di lavoro in Italia e in Europa passino attraverso i social network. A confermarlo è l’ultimo Kelly Global Workforce Index. Si tratta di un’analisi elaborata sul tema della ricerca del lavoro dalla società di consulenza Kelly Services, società che di preciso opera nel campo delle risorse umane.
In America i cattivi pagatori vengono individuati attraverso Facebook
Arriva dall’America una notizia piuttosto allarmante. Alcune società finanziarie, infatti, come “LendUp” e “Lenddo”, avrebbero cominciato ad utilizzare i dati pubblicati sui social network, come Facebook o Linkedin, come strumenti per individuare con maggiore sicurezza i possibili cattivi pagatori, quelli a cui sarebbe cioè rischioso concedere un finanziamento o un prestito, a causa dell’esistenza di un alto rischio di insolvenza.
Facebook raggiunge il suo massimo storico
Facebook era diventato talmente grande ed importante nel panorama tecnologico che il suo debutto in borsa sembrava scontato. Peccato che poi le cose non siano andate come dovevano e il titolo è rapidamente precipitato davanti agli sguardi attoniti degli investitori. Nell’ultima assemblea pubblica, Mark Zuckerberg, che in questa storia aveva perso il posto tra i 10 uomini più ricchi del pianeta, ha ammesso che l’esperienza finanziaria non è stata delle migliori.
►Adesso conviene puntare su Facebook
Un’ammissione di colpa che, pur non riconoscendo nello specifico il merito dei lavoratori legati al social network, ha determinato una svolta nelle quotazioni di Facebook. Oggi, infatti, si apprende che è stato raggiunto il massimo storico e Facebook vale addirittura 100 miliardi di dollari.
►FB spinta dalla pubblicità mobile
Le azioni valgono tantissimo, ben 42 dollari a titolo che è un nuovo record e non è una bolla. I conti trimestrali dell’azienda, infatti, lasciano ben sperare e l’ottimismo è di casa tanto che Facebook pensa già a testare nuovi canali di business in grado d’incrementare i ricavi dell’azienda.
I dati trimestrali sono stati pubblicati il 24 luglio scorso e da allora è iniziata l’ascesa del titolo. Proprio ieri le azioni di Facebook hanno chiuso con l’ennesimo rialzo di 1,9 punti percentuali che ha portato le azioni al massimo valore. Dalla pubblicazione dei dati trimestrali fino ad oggi, il guadagno di Facebook è stato del 60 per cento.
Adesso conviene puntare su Facebook
Man mano che si avvicina il periodo finanziario più volatile dell’anno, gli investitori si protendono alla ricerca dei titoli più remunerativi del momento. Adesso sembra siano tornate di moda le azioni di Facebook. Il titolo del social network blu, infatti, ha attraversato inaspettatamente un trend positivo.
►FB spinta dalla pubblicità mobile
Sembra quasi un caso ma dopo la dichiarazione di Zuckerberg circa il fallimento dell’attività finanziaria dell’azienda, il titolo ha recuperato vigore e si parla addirittura di rinascita. In termini economici, il titolo era stato venduto più di un anno fa, il primo giorno di debutto sul Nasdaq, al prezzo di 38 dollari per azione. Poi era iniziata immediatamente la discesa.
La speculazione al ribasso doveva essere in qualche modo tamponata ma gli investitori si aspettavano un nuovo piano di sviluppo ed una concentrazione maggiore sul versante mobile. Il titolo, intanto, perdeva quota arrivando a 17,55 dollari per azione.
Di recente, nella settimana in corso, il titolo ha guadagnato il 6,21 per cento arrivando ad un prezzo di 37,63 euro per azione. Il picco della giornata è stato però di 37,96 dollari. In pratica si è tornati indietro di un anno fino quasi al prezzo di collocamento.
I broker entusiasti hanno iniziato a vantare le possibilità intrinseche del titolo del social network blu. Chissà che queste buone sensazioni non siano confermate da un andamento interessante a Wall Street.
FB spinta dalla pubblicità mobile
La pubblicità che viene portata sui dispositivi mobile, in questo momento, sta mandando in orbita il titolo di Facebook che finalmente riprende fiato dopo un bel po’ di ribassi. In realtà, nonostante la popolarità di questo social network, il titolo in borsa non ha mai portato grossi incassi e grosse soddisfazioni a Zuckerberg. Di recente, però qualcosa deve essere cambiato.
►Facebook e la pubblicità scabrosa
I ricavi trimestrali di Facebook, quindi, hanno avuto un incremento importante del 53 per cento e sono arrivati a quota 1,18 miliardi dollari. Il 41 per cento di questo ottimo introito è stato dato dalla pubblicità mobile. Adesso, come già accaduto anche ad Apple, Facebook prova a rimettere ordine tra i conti dell’azienda. Un’impresa, questa, che non è riuscita nemmeno a Google.
► Facebook tenta la strada dei video
Facebook non va soltanto bene per i ricavi ma va davvero oltre le attese degli investitori che si aspettavano davvero il peggio. In fondo la pubblicità sui dispositivi mobile si è dimostrata il tallone d’Achille della maggior parte delle aziende digitali.
Invece il gioiellino creato da Zuckerberg ha portato a casa un incremento del 20 per cento nell’after-hours, ancora prima della diffusione dei dati trimestrali che hanno raggiunto la stampa soltanto dopo la chiusura di Wall Street.
Facebook lancia Graph Search
Sta per arrivare l’ennesimo aggiornamento in grado di rilanciare il social network, sperando in un suo rialzo delle azioni in Borsa. Di cosa si tratta? E’ sulla rampa di lancio un nuovo motore di ricerca interno. Esso servirà a cercare persone, luoghi, foto ed interessi di amici e conoscenti. Facebook è pronta per rilasciare sulla propria piattaforma una nuova versione aggiornata di Graph Search che consentirà alla sua base da 1 miliardo di utenti di effettuare ricerche più accurate all’interno del social network.
In virtù del nuovo servizio le persone avranno la possibilità di fare delle richieste specifiche al social sulla barra preposta. Domande che per esempio potrebbero riguardare la curiosità di sapere quali tra i propri contatti vivono in una determinata città.
Graph Search, inoltre, contempla alcuni filtri quali: “tipo di luogo”, “piace a” e “profilo visitato da amici”. Stando alle parole pronunciate dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, si tratta di una vera e propria rivoluzione. Gli utenti potranno scoprire nuove potenziali connessioni nella rete.Graph Search sarà disponibile per il momento esclusivamente per gli utenti negli Stati Uniti e per quelli che adottano la versione americana o inglese del sito, ma le versioni per le altre regioni del mondo, come fa sapere Facebook, saranno installate a breve.
Facebook e la pubblicità scabrosa
Il mondo tecnologico, per diversi mesi, ha tenuto a galla le borse. Ecco perchè è importante quello che decidono di fare le imprese che operano nel settore in questione. Più che di mondo tecnologico, però, adesso parliamo di social, visto che stiamo per annunciare l’ultima trovata di Facebook.
L’ad del social network blu, di recente, durante un’assemblea dei soci, ha detto di essere molto deluso dall’esperienza finanziaria. Il debutto a Wall Street è stato disastroso e anche la permanenza nell’azionariato ha comportato sforzi eccessivi per la società in termini economici. Basta pensare che Zuckerberg ha perso la poltrona tra i dieci uomini più ricchi del pianeta.
►La delusione di Zuck per la borsa
Certo è che Facebook non ha mai pensato d’interrompere il lavoro per gli utenti e per gli inserzionisti che hanno comunque creduto nell’impresa. L’ultima notizia riguarda proprio la volontà di Facebook di proteggere gli advertiser. La proposta è semplice: saranno rimosse le pubblicità da tutte le pagine considerate controverse.
►Facebook tenta la strada dei video
La decisione prende spunto dalla protesta di alcune associazioni femministe che avevano chiesto a Facebook di eliminare pagine e gruppi inneggianti alla violenza contro le donne. Oltre alla rimozione dei contenuti violenti, Facebook ha pensato di togliere le pubblicità dalle sezioni del social network maggiormente controverse.
Un modo per mettersi al riparto dalle critiche ed evitare il danneggiamento dei brand esposti a livello pubblicitario.
La delusione di Zuck per la borsa
Facebook, dal debutto in borsa in poi, non ha avuto molta fortuna e così il suo fondatore ha perso un posto tra gli uomini più ricchi del mondo ma anche iniziato una lunga riflessione sull’opportunità di far parte del mondo finanziario.
Di recente l’ad del social network più famoso del mondo ha deciso di affrontare la questione con i soci dell’azienda durante l’assemblea annuale. Per la prima volta da più di un anno a questa parte il signor Facebook ha ammesso di essere deluso per come va il titolo dell’azienda a Wall Street.
►Facebook vuole Waze ma quanto costa
Una delusione che sicuramente è condivisa dagli investitori sempre più critici nei confronti dei risultati di Facebook in borsa. Il 2012 è stato un anno terribile per il titolo social e nonostante ci si aspettassero delle fluttuazioni, nessuno poteva immaginare un andamento simile.
Il patron di Facebook, però ha ribadito che l’andamento in borsa delle sue azioni non lo ha indotto ad un ripensamento sulla strategia dell’azienda, visto che l’obiettivo di tutti quelli che vi lavorano è creare valore. Adesso per esempio, la novità di cui si prende atto è la validità degli hashtag – come quelli usati da Twitter – anche nella cornice blu.
C’è da sperare che le migliorie tecnologiche apportino delle migliorie alle quotazioni.
Facebook vuole Waze ma quanto costa
Quando un’azienda procede con un’acquisizione o con un grosso passo commerciale, bisogna vigilare sull’operazione e tentare di capire come sarà interpretata dal mercato e dagli investitori. Soltanto così si possono anticipare i movimenti del mercato. Vediamo quindi qualche notizia interessante che riguarda Facebook.
Il social network per eccellenza, infatti, sta per acquisire Waze, sembra infatti che le trattative siano a buon punto Waze è un’applicazione di navigazione propria dei dispositivi mobili che è aggiornata in continuazione da chi la usa. L’affare, in termini economici, potrebbe fruttare a Waze, circa un miliardo di dollari.
►Facebook dovrà rimborsare 62 milioni agli azionisti
Facebook, ha bisogno realmente di un servizio di mapping nella sua cornice blu? Probabilmente no, ma conoscere chi sono i 50 milioni di utenti di questa applicazione, ha sicuramente la sua importanza. Sono tante, infatti, le persone che si scambiano informazioni sulle indicazioni stradali, il traffico, gli incidenti. Insomma, Waze, con riferimento alla viabilità, funziona comunque da social network. Gli utenti, infatti, possono anche lasciarsi dei messaggi reciproci.
Per capire quanto può essere conveniente per Facebook questa operazione, c’è da considerare anche un aspetto squisitamente commerciale: l’applicazione in questione genera enormi ricavi dalla vendita di pubblicità e così si sostiene. Facebook, dunque, potrebbe approfittarne anche per ampliare il suo business nel settore mobile.