La Fed cerca l’accordo sulle prossime scelte

La Federal reserve (Fed) questa settimana è destinata a continuare la sua politica di minore acquisti di bond, ma sotto la superficie liscia di un voto unanime su questa decisione c’è probabilmente una Fed profondamente divisa sulle decisioni più difficili da prendere a breve.

Il presidente della Fed Janet Yellen ha accennato a un’ampia agenda della banca centrale degli Stati Uniti un paio di settimane fa, quando ha disposto tre grandi questioni che i funzionari devono seguire: il livello di margine di flessibilità nel mercato del lavoro, se l’inflazione è in aumento o non lo è verso l’obiettivo della Fed del 2 per cento, i fattori che potrebbero far deragliare la ripresa economica.

 

► La Fed potrebbe dare indizi sui tempi per il rialzo dei tassi

 

La Yellen ha affermato che colpi di scena inaspettati potrebbero costringere la Fed a divergere dal suo piano di fine degli acquisti di asset entro la fine dell’anno e di alzare i tassi di interesse nel 2015. Il presidente della Fed e i suoi colleghi stanno discutendo su quali condizioni economiche avrebbero posto le basi per un rialzo dei tassi, se ridurre il suo bbiilancio prima o dopo l’agire per spingere verso l’alto il costo del debito e se dovrebbe rispondere alla possibilità di bolle speculative in alcuni mercati. I funzionari della Fed non sono d’accordo sulle risposte a queste domande e di conseguenza alche sul miglior piano a lungo termine per gli aumenti dei tassi. Ma a differenza dei loro omologhi presso la Banca centrale europea, che devono affrontare una minaccia di deflazione, le banche centrali degli Stati Uniti hanno poche pressioni per ruotare rapidamente la politica monetaria.

La Fed potrebbe dare indizi sui tempi per il rialzo dei tassi

 La Federal reserve (Fed) ha affermato che darà indicazioni più chiare sul futuro dei tassi di interesse questa settimana, con i mercati che sono incerti su come e quando questa decisione di verificherà.

I mercati finanziari globali sono ancora in allerta per gli sviluppi in Ucraina, con gli Stati Uniti e i partner del G7 si preparano a sanzioni più severe contro la Russia.

Gli investitori avranno diverse cose da considerare, dalle scelte della Fed a quelle della Banca del Giappone, dai dati della crescita negli Stati Uniti a quelli sull’occupazione e sull’inflazione della zona euro.

Nella prossima riunione della Fed è probabile che si decida un ulteriore riduzione degli acquisti di obbligazioni mensili da 10 miliardi dollari, ma i mercati si aspettano indizi su quando i tassi di interesse potrebbero iniziare ad aumentare.

 

Fed, poche novità dal comunicato della Yellen

 

Il presidente della Fed Janet Yellen ha detto a metà marzo che questo periodo potrebbe essere di circa sei mesi, indicando i rialzi dei tassi già dalla prossima primavera. Più di recente, ha affermato che l’impegno della banca centrale degli Stati Uniti è di mantenere i tassi di interesse bassi. Alcuni funzionari della Fed hanno chiesto questo mese una maggiore chiarezza su quali condizioni economiche potrebbero indurre a un aumento del tasso.

Entro Mercoledì gli investitori sapranno quanto velocemente gli Stati Uniti sono cresciuti nei primi tre mesi del 2014. La crescita del Pil degli Stati Uniti è prevista in crescita annua dell’1,3 per cento. Il freddo eccezionale dell’inverno negli Stati Uniti ha fatto abbassare i dati sulle vendite al dettaglio, sulla produzione industriale e sul mercato immobiliare nel primo trimestre, ma gli economisti vedono una ripresa che porterà a una consistente crescita fino al 4 per cento nei mesi che vanno da aprile a giugno.

I funzionari della Fed a favore di una politica monetaria accomodante

 La Federal Reserve non dovrebbe alzare i tassi di interesse fino a quando l’economia sarà vicina alla sua piena forza, come hanno affermato diversi membri della Federal reserve (Fed). L’impegno della Fed è quindi quello di mantenere i tassi bassi anche se l’economia sta recuperando.

Il membro della Fed Kocherlakota ha affermato che se le famiglie e le imprese ritengono che la Fed sia vicina ad aumentare i tassi possono decidere di risparmiare piuttosto che spendere inibendo la ripresa. Con l’inflazione bassa, ha spiegato, la Fed può permettersi di rimanere con una politica accomodante anche quando il recupero si rafforzerà, e ci sarà probabilmente bisogno di aumentare i tassi solo gradualmente. L’inflazione si è leggermente ripresa il mese scorso, ma rimane ben al di sotto dell’obiettivo del 2 per cento della Fed.

 

Nella Fed continua il dibattito sui tempi dell’aumento dei tassi

 

Nel frattempo, la disoccupazione è al 6,7 per cento e rimane ben al di sopra del livello dal 5 per cento al 6 per cento che la maggior parte degli economisti considera normale.

Il presidente della Fed di Boston Eric Rosengren ha lanciato l’idea di mantenere i tassi di interesse vicino allo zero fino a quando l’economia statunitense non raggiungerà gli obiettivi di occupazione e inflazione della banca centrale.
Rosengren ha affermato che dovrebbe essere coerente mantenere i tassi di interesse al loro livello molto basso fino a quando non si raggiungerà la piena occupazione e l’obiettivo di inflazione del 2 per cento. Nel mese di dicembre, Rosengren ha mostrato il suo dissenso sulla decisione della maggioranza della Fed di cominciare a ridurre l’acquisto di bond.

Molti investitori sono sembrati confusi e impazienti in riferimento alle comunicazioni della Fed. L’anno scorso, ad esempio, il presidente della Fed Ben Bernanke parlò della fine degli acquisti di obbligazioni e questo ha portato a un forte aumento dei costi di indebitamento a livello di mercato.

La Yellen parla di supporto straordinario all’economia degli Stati Uniti

 Il presidente della Federal reserve (Fed) Janet Yellen ha affermato che un notevole allentamento nel mercato del lavoro è la prova che la politica accomodante della banca centrale sarà ancora necessaria per qualche tempo per mettere gli americani di nuovo al lavoro.

Un gran numero di lavoratori parzialmente disoccupati, salari stagnanti, minore partecipazione alla forza lavoro e periodi di disoccupazione mostrano che i funzionari della Fed devono continuare la loro politica monetaria, ha specificato loa Yellen in un intervento a Chicago. Il presidente della Fed ha detto che le cicatrici della recessione rimangono e che per raggiungere gli obiettivi ci vorrà del tempo.

 

Le due mosse che la Fed potrebbe fare nei prossimi due mesi

 

La Fed ha cercato di ridurre i costi dei finanziamenti, alimentare la crescita e mettere 10,5 milioni di disoccupati americani di nuovo al lavoro tramite l’acquisto di bond. Il Federal Open Market Committee ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento vicino allo zero dal dicembre 2008.
Mentre negli ultimi mesi è stato rallentato il ritmo dell’acquisto di asset mensili a 55 miliardi di dollari dagli 85 miliardi di dollari, la Yellen ha detto che la banca centrale si impegna in modo deciso per aiutare a sostenere i progressi nel mercato del lavoro.
Il presidente della fed ha spiegato che le recenti riduzioni di nuovi acquisti di titoli non sono una diminuzione di questo impegno. All’inizio del mese la Fed ha ribadito il suo impegno per mantenere il sostegno straordinario per il recupero dell’economia.

La Borsa americana è in rialzo dopo i commenti della Yellen , con lo Standard & Poor 500 Index in aumento dello 0,8 per cento a 1,872.72.

Negli Stati Uniti consumi in aumento e inflazione sotto il 2%

 La spesa dei consumatori americani è salita nel mese di febbraio e l’economia segnala la sua forza dopo l’invernno duro che ha fatto abbassare i dati sulle vendite. Il Dipartimento del Commercio ha mostrato che la spesa al consumo è aumentata dello 0,3% il mese scorso.

La spesa a febbraio è aumentata sostenuta dal consumo dei servizi, probabilmente a causa di un aumento della domanda per l’assistenza sanitaria e le utility.

 

Poche variazioni nei prezzi al consumo negli Stati Uniti

 

Il dato aggiustato per l’inflazione mostra come la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,2% a febbraio dopo avere guadagnato lo 0,1% nel mese di gennaio. La spesa dei consumatori è aumentata al ritmo più veloce in tre anni nel quarto trimestre, contribuendo a portare la crescita economica a un ritmo annualizzato del 2,6% durante il periodo.

Una combinazione di maltempo, ritmo lento di accumulo di scorte da parte delle imprese, scadenza dei benefici e  disoccupazione di lunga durata si prevede che tratterrà la crescita a tassi intorno al 2% nel primo trimestre. Ma una crescita è attesa non appena questi fattori si dissolveranno.

Il reddito è aumentato dello 0,3% il mese scorso dopo essere salito con lo stesso margine a gennaio. Il reddito a disposizione delle famiglie, dopo l’aggiustamento per l’inflazione, è aumentato dello 0,3%. Il tasso di risparmio, che è la percentuale del reddito disponibile delle famiglie, è salito al 4,3% il mese scorso dal 4,2% nel mese di gennaio.
Ci sono stati pochi segni di pressione inflazionistica nel mese di febbraio. Un indice dei prezzi per la spesa dei consumatori è salitto dello 0,1% per il secondo mese consecutivo nel mese di febbraio.

I prezzi a febbraio  sono saliti dello 0,9% rispetto a un anno fa, a fronte di un progresso dell’1,2% nel mese di gennaio nel corso dei 12 mesi precedenti. L’aumento di febbraio è stato il più basso dal mese di ottobre.
Escludendo cibo ed energia, l’indice dei prezzi per la spesa al consumo è aumentato dello 0,1%  per l’ ottavo mese consecutivo.

Le misure sull’inflazione rimangono bloccati al di sotto del 2% dell’obiettivo della Federal reserve (Fed). Questo suggerisce che la Fed , che si prevede di concludere i suoi acquisti di obbligazioni mensili entro la fine del 2014 , solo gradualmente aumenterà i tassi di interesse quando inizierà a stringere la politica monetaria.

I tempi previsti dalla Yellen per alzare i tassi hanno influenzato i mercati

 Il presidente della Federal Reserve (Fed) Janet Yellen non ha parlato a caso quando ha affermato che ci possono essere circa sei mesi tra il periodo in cui la banca centrale americana terminerà il suo acquisto di bond e il periodo in cui comincierà ad alzare i tassi di interesse. Avere fatto queste affermazioni potrebbe però essere stato un errore visto come hanno reagito i mercati finanziari.

Quel lasso di tempo è stato già previsto nei mercati, come ha detto il presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia Charles Plosser, che ha aggiunto che è meglio non parlare di tempi. Plosser ha quindi consigliato di non esprimersi sui tempi per evitare risultati negativi sui mercati finanziari. Il mercato ha reagito dopo le affermazioni della Yellen e la azioni e le obbligazioni sono scese.

 

Le due mosse che la Fed potrebbe fare nei prossimi due mesi

 

La Fed non contempla di aumentare i tassi prima della fine del programma di acquisto di bond, che sarà probabilmente a ottobre o novembre.

Plosser ha anche detto che si aspetta che i tassi saranno sollevati gradualmente , e che la sua aspettativa personale è che il tasso di policy obiettivo della Fed dovrebbe essere solo a circa il 3% entro la fine del 2016.

L’importanza di queste scelte per gli Stati Uniti e per tutto il mondo è alta. I mercati finanziari si basano molto su queste decisioni. La Fed potrebbe cambiare la sua politica monetaria ultra accomodante non solo appena il dato sul tasso di disoccupazione sarà migliore, ma anche quando altri paramentri economici saranno migliori.

Le due mosse che la Fed potrebbe fare nei prossimi mesi

 La Federal reserve (Fed)dovrebbe continuare con la sua politica di stimolo all’economia degli Stati Uniti. Dopo la prima riunione con il nuovo presidente Janet Yellen si possono fare delle previsioni su quello che ci si potrà aspettare.

Il tapering continuerà. La Fed ha stabilito che è ora di iniziare ad allentare il programma di stimolo. Da dicembre, la banca centrale ha iniziato lentamente ha ridurre i suoi acquisti di obbligazioni in un processo che è stato chiamato tapering. La Fed precedentemente comprava 85 miliardi di dollari in obbligazioni ogni mese, poi ridotti a 75 miliardi di dollari nel mese di gennaio e poi a 65 miliardi di dollari nel mese di febbraio. Gli economisti si aspettano una simile riduzione degli acquisti di obbligazioni nei prossimi mesi.

 

La Yellen segue la politica di Bernanke ma con uno stile proprio

 

I tassi cambieranno. La Fed ha mantenuto il suo tasso di interesse chiave a breve termine vicino allo zero dal 2008 come un modo per stimolare una maggiore spesa. Gli investitori si sono abituati a tassi di interesse bassi, ma sono alla ricerca di segnali su quando la Fed potrebbe eventualmente alzare i tassi con l’economia rafforzata.

La Fed ha affermato che vuole vedere la caduta del tasso di disoccupazione intorno al 6,5%  o l’aumento dell’inflazione al 2,5% prima di essere pronta ad alzare i tassi. Il tasso di disoccupazione è già vicino a quel punto ed è al 6,7% nel mese di febbraio. la Yellen pensa ancora che l’economia è troppo debole? La Fed ha detto che il tasso di disoccupazione da solo non è una statistica sufficiente per misurare la salute del mercato del lavoro.

La Yellen segue la politica di Bernanke ma con un uno stile proprio

 Il presidente della Federal reserve (Fed) Janet Yellen ha affermato di non essere in disaccordo con il suo predecessore Ben Bernanke sulla sostanza della politica monetaria. La Yellen però differisce in stile, che può rivelarsi importante come ha dimostrato la reazione del mercato dopo la sua conferenza stampa.

La Yellen sembra più rilassata, più diretta ed espansiva di Bernanke nella gestione delle domande dei giornalisti. nella conferenza stampa ha fatto riferimento ai figli adulti che vivono con i loro genitori perché non riescono a trovare lavoro, ha suggerito che i commenti del presidente della New York Federal Reserve William Dudley erano estremi e ha utilizzato quasi 600 parole per rispondere a una domanda circa il mercato del lavoro.

 

Federal Reserve, quando alzerà i tassi di interesse?

 

Un atteggiamento piacevole che non elude nessuna delle domande. Questo è ciò che potrebbe avere influenzato negativamente i mercati finanziari. Le azioni e le obbligazionari sono affondate nei loro prezzi dopo che la Yellen ha indicato che la Fed potrebbe iniziare ad alzare i tassi di interesse dopo circa sei mesi che avrà finito il suo programma di acquisto di asset. Mentre le azioni hanno recuperato le perdite di ieri, le obbligazioni non lo hanno fatto.

La Yellen ha ammesso in conferenza stampa che dare un messaggio ai mercati non è facile, consapevole che la Fed può essere  una fonte di instabilità. Probabilmente il presidente della Fed si riferiva alle turbolenze sui mercati finanziari dello scorso anno sorte dopo che l’allora presidente Ben Bernanke aveva parlato del ridimensionamento mensile dell’acquisto di bond.

Come vice di Bernanke, la Yellen è stata uno dei principali promotori della politica monetaria facile, sostenendo con forza che la banca centrale aveva bisogno di fare di più per stimolare la crescita economica e ridurre la disoccupazione. Ora, in qualità di presidente, a lei è chiesto di riflettere il punto di vista unitario della Federal Open Market Committee che è a volte litigiosa è divisa tra chi vuole alzare i tassi e chi vuole favorire una politica monetaria di sostegno.

Le decisioni della fed sulla politica monetaria tra conferme previsioni

 Nella sua prima conferenza stampa come presidente della Federal reserve (Fed), Janet Yellen ha sottolineato che la diminuzione del tasso di disoccupazione al di sotto della soglia del 6,5% non cambierà la politica del comitato sull’aumento dei tassi di interesse.

Piuttosto che concentrare la loro attenzione sull’affermazione della Yellen, gli investitori hanno considerato le previsioni di alcuni funzionari della Fed su un aumento dei tassi di interesse in circa sei mesi, dopo che la banca centrale ha diminuito l’acquisto di obbligazioni. I rendimenti sui buoni del Tesoro a due anni sono saliti fino a 10 punti base, il massimo dal giugno 2011.

 

Attesa per le decisioni della Fed

 

In mancanza di indicazioni specifiche nelle dichiarazioni politiche della Fed, gli investitori si orientano verso la possibilità che considerano migliore, in questo caso le previsioni dei funzionari della Fed.

C’è stato il passaggio alla guida qualitativa e l’unico parametro quantitativo che c’è sono le proiezioni della Fed. Così, mentre il presidente Yellen nella conferenza stampa ha affermato che poco è cambiato, le proiezioni della Fed suggeriscono che c’è stato un cambiamento notevole nella prospettiva.

Il Federal Open Market Committee ha detto che non collegherà più gli oneri finanziari al tasso di disoccupazione specifico, affermando che saranno invece presi in considerazione una vasta gamma di indicatori del mercato del lavoro, dell’inflazione e dei mercati finanziari.

Separatamente, la Fed ha rilasciato nuove previsioni che mostrano che il tasso di riferimento, ora vicino allo zero, potrebbe passare almeno al l’1% entro la fine del 2015 e al 2,25% entro la fine dell’anno successivo, superiore a quello previsto in precedenza.

I mercato globali sono prudenti per la crisi in Ucraina e per le decisioni della Fed

 I mercati azionari asiatici hanno apeto nel tentativo di riprendersi, mentre gli investitori sono prudenti considerando lo sfondo delle tensioni Est-Ovest che coinvolgono a livello geopolitico l’Ucraina e in vista della revisione della politica della Federal Reserve (Fed).

Nelle ultime settimane la crisi in Ucraina ha sballottato i mercati globali, cui si aggiunge il rallentamento della crescita in Cina e le attese per il ritmo di stimolo della Fed.

 

Prima riunione Fed con la Yellen e attesa su taglio acquisti bond e tassi

 

La Fed dovrebbe continuare a ridurre le dimensioni del programma di acquisto di obbligazioni di 10 miliardi di dollari. La revisione della politica della fed sarà la prima presieduta dal presidente Fed Janet Yellen.

L’inverno che gli Stati Uniti hanno sofferto potrebbe avere alterato il loro orientamento sulla ripresa economica. Tuttavia, questo difficilmente influenzerà le decisioni della Fed sullo stimolo monetario.

Wall Street ha fatto rigistrare un rialzo per due sessioni consecutive con l’indice S&P 500 anche per i commenti del presidente russo Vladimir Putin, che non ha in programma di cercare di annettere altre regioni dell’Ucraina. Un segnale che che la crisi non si amplierà.

L’euro è stato scambiato a 1,3967 dollari la scorsa settimana mentre è passato a 1,39305 dollari. Il dollaro è sceso di circa lo 0,1 % rispetto allo yen.

I buoni del Tesoro degli Stati Uniti a 10 anni sono al 2,672%, dopo avre toccato un recente minimo del 2,610% la scosa settimana.

La ripresa della propensione al rischio continua a frenare la domanda dell’oro. Oro spot è a 1.355,51 l’oncia , dopo essere scivolato a un massimo da sei mesi di 1.391,76.