Attesa per le decisioni della Fed

 Janet Yellen haassunto la direzione della Federal Reserve (Fed) nel periodo più impegnativo per la banca centrale. Negli ultimi anni, gran parte dei funzionari della Fed hanno concordato nel sostenere che doveva essere fatto di più per rilanciare l’economia e per ridurre la disoccupazione e l’inflazione. Mentre l’economia recupera, il periodo è più di transizione. Ben Bernanke, il predecessore della Yellen, ha affermato che non si è in un periodo di crisi, ma di recupero e che il problema è stabilire quale tipo di politica monetaria si dovrebbe fare.

La sfida immediata con cui la Yellen si deve confrontare, nella prima riunione del comitato decisionale della Fed, è di rivedere la guida della banca centrale per i tassi di interesse a breve termine.

 

Prima riunione Fed con la Yellen e attesa su taglio acquisti bond e tassi

 

La Fed dovrebbe annunciare che aggiungerà 55.000 miliardi dollari in obbligazioni e titoli garantiti da ipoteca in aprile, meno dei 65 miliardi di dollari di marzo e degli 85 miliardi di dollari dollari dello scorso anno.
I funzionari della Fed hanno offerto molto meno chiarezza circa la politica dello stimolo. Gli sforzi della Fed per abbassare gli oneri finanziari per le imprese e i consumatori non si basano solo sul tenere i tassi di interesse a breve termine vicino allo zero, ma anche sul convincere gli investitori che i tassi rimarranno bassi per un certo periodo di tempo.

Nel dicembre 2012, la Fed aveva detto che intendeva mantenere i tassi di interesse a breve termine vicino allo zero almeno fino a quando la disoccupazione, che era 7,9%, fosse scesa al 6,5%. La Fed ha affermato che il rapido calo del tasso di disoccupazione ufficiale al 6,7% nel mese di febbraio sopravvaluta la ripresa del mercato del lavoro. La Fed ha detto quindi agli investitori che i tassi rimarranno bassi ben oltre tale soglia, anche se una piccola minoranza di funzionari sta spingendo per stabilire una nuova soglia.

Prima riunione Fed con la Yellen e attesa su taglio acquisti bond e tassi

 La Federal Reserve (Fed) è pronta a tagliare il suo stimolo di acquisto di bond per la terza volta di fila, e probabilmente stabilire su quando potrebbe finalmente alzare i tassi di interesse.

Le mosse della Fed con Janet Yellen che presiede la sua prima riunione dovrebbero rappresentare sia continuità sia un’impostazione politica che guarda alla realtà economica.

 

Federal Reserve, la Yellen illustra la politica monetaria

 

Una riduzione degli acquisti mensili della Fed di titoli del Tesoro e titoli garantiti, come ampiamente previsto, porterebbe il totale mensile a 55 miliardi di dollari.

Meno certo è quello che la Fed farà sul tasso di interesse. da dicembre 2012 si è detto che non si sarebbe preso in considerazione l’innalzamento dei tassi a breve termine fino a quando il tasso di disoccupazione non fosse sceso almeno al 6,5%. Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,7%. Quale sarà la decisione  non è certo.

La sfida concerne affrontare il cambiamento senza spostare le aspettative del mercato per i tempi di un primo rialzo dei tassi. Probabile che ci sia un’affermazione qualitativa delle condizioni economiche che la Fed vuole vedere prima di alzare i tassi.

La Fed ha mantenuto i tassi overnight vicino allo zero dal dicembre 2008 e ha acquistato più di 3 miliardi di dollari di debito a lungo termine per mantenere i costi di indebitamento bassi e stimolare gli investimenti e assunzioni. Ha cominciato a ridimensionare il suo stimolo nel mese di dicembre, annunciando che avrebbe tagliato i suoi acquisti di obbligazioni mensili di 10 miliardi di dollari, dopo che ha visto l’economia prendere velocità in autunno. Nel mese di gennaio, la Fed ha detto che avrebbe tagliato gli acquisti di ulteriori 10 miliardi di dollari.

Negli Stati Uniti prezzi all’ingrosso scesi a sorpresa e inflazione bassa

 I prezzi all’ingrosso negli Stati Uniti sono scesi inaspettatamente nel mese di febbraio, frenati dalla diminuzione del costo dei servizi.

La diminuzione dello 0,1% dell’indice dei prezzi alla produzione segue l’aumento dello 0,2% del mese precedente come si legge in un rapporto del Dipartimento del Lavoro. Una diminuzione non prevista. Negli ultimi 12 mesi, i prezzi all’ingrosso sono aumentati dello 0,9%.

 

Negli Stati Uniti vendite al dettaglio in aumento

 

I rivenditori di abbigliamento, le compagnie aeree e il settore immobiliare residenziale hanno applicato sconti per attirare i clienti in questo duro inverno che ha frenato la domanda. L’inflazione debole fornisce ai responsabili della Federal Reserve che si riuniranno la prossima settimana degli elementi per mantenere bassi i costi di finanziamento.

La debolezza in termini di inflazione negli Stati Uniti potrebbe essere correlata al periodo. Ci potrebbe essere qualche colpo a breve termine, ma in generale il quadro è abbastanza stabile e va verso un graduale avvicinamento all’obiettivo della Fed per i prossimi due anni.

La fiducia dei consumatori è sceso inaspettatamente a marzo arrivando un minimo da quattro mesi. L’indice della fiducia è sceso a 79,9 questo mese da 81,6 di febbraio.
Il costo dei servizi è sceso dello 0,3% nel mese di febbraio, il più alto da maggio, riflettendo una diminuzione record per i settori dell’abbigliamento e dell’immobiliare. In diminuzione anche le tariffe aeree e dei treni. I prezzi dei beni sono saliti dello 0,4% il mese scorso e dello 0,6 % da febbraio dell’anno precedente. I prezzi alimentari all’ingrosso sono saliti dello 0,6% nel mese di febbraio.

I costi energetici sono saliti dello 0,5% il mese scorso, dopo un aumento dello 0,3% in gennaio. Probabile l’aumento dei prezzi delle cure mediche.

L’inflazione più bassa complicano il lavoro dei funzionari della Federal Open Market Committee che si incontrerà il 18 e il 19 Marzo. La Fed ha espresso preoccupazioni per la bassa inflazione più volte durante l’ultimo incontro, sostenendo che i prezzi costantemente inferiori al loro obiettivo dovrebbero essere considerati dannosi come quelli che sono costantemente al di sopra. I funzionari della Fed hanno affermato che probabilmente terranno il tasso di interesse vicino allo zero anche dopo che la disoccupazione scenderà al di sotto del 6,5% soprattutto se l’inflazione rimarrà sotto l’obiettivo stabilito per il Paese.

L’impatto sulla Politica Monetaria dei dati odierni

 Dal punto di vista dell’impatto che le release di oggi potranno avere sulle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, è bene questa volta essere più cauti nel senso che la Yellen, in tutte le sue prime uscite da neo governatore, ha ribadito con buona chiarezza che l’istituto centrale non sarà rispetto al famoso thresold fornito del 6,5 di unemployement; nell’ultimo speech alla Banking Commission del Senato.

Wall Street, dati macro sotto le attese

 I mercati finanziari amerciani in leggera crescita anche se i dati macro di oggi sul comparto immobiliare non buoni e il ritorno delle tensioni sui paesi emergenti. Il Dow Jones mostra un incremento dello 0,35% e lo S&P500 dello 0,25% (avvicinandosi ai record storici).

La Yellen sostituisce Bernanke alla guida della Fed

 «Mi aspetto una continuità sul fronte di una politica monetaria». Janet Yellen la neopresidente della Federal Reserve, al Congresso Usa rimarca che la politica della Fed rimarrà indirizzata verso il sostegno dell’economia e dell’occupazione, con una specifica attenzione alla volatilità sui mercati finanziari.

Analisi tecnica mercato valutario

 La giornata odierna è stata contraddistinta da nuovo ingresso alla Federal Reserve di Janet Yellen, che sostituisce Ben Bernake.

Le scellte della Fed infuenzano l’economia della Turchia

 Questa settimana il rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale turca ha aiutato solo leggermente l’economia. Dopo che la Fed ha deciso di tagliare gli acquisti di obbligazioni, la lira turca ha avuto un’altra caduta. Ma i problemi in Turchia sono in gran parte auto inflitti.

C’è stato un aumento del tasso di base drastico, dal 4,5% al 10%, che la banca centrale della Turchia ha deciso violando la volontà del primo ministro Recep Tayyip Erdogan. Molti osservatori hanno visto in questa decisione un segnale di indipendenza da parte delle autorità monetarie.

 

Per il Presidente Gul l’economia turca è più stabile di quella europea

 

Il governo è a disagio. Lo stesso Erdogan ha detto che ha respinto eventuali possibilità di ulteriori aumenti del tassoper il timore di frenare gli investimenti e i consumi in Turchia, rallentando l’economia poco prima delle elezioni locali di marzo .
La miscela di Erdogan tra autoritarismo e crescita economica sembra essere volta al termine. Il quotidiano filogovernativo Yen Safak  ha scritto di un colpo di stato e di una vittoria per la lobby dei tassi di interesse. Erdogan ha parlato di investitori turchi e stranieri che chiedevano alti tassi di interesse, con l’obiettivo di danneggiare la Turchia.

Il tono stridulo sembrava di mascherare il controllo dei danni : L’obiettivo di crescita del governo del 4% non poteva più essere raggiunto quest’anno, lasciando le imprese turche e i consumatori a pagare il conto.

La Turchia non è affatto l’unica economia emergente che sente le conseguenze della recente decisione della Federal Reserve. Il Brasile, il Sud Africa, l’India e altri Paesi sono stati colpiti. Tutti hanno beneficiato negli ultimi anni dal fatto che gli investitori internazionali hanno cercato luoghi interessanti per i loro guadagni dopo che la Fed ha spinto verso il basso i tassi di interesse negli Stati Uniti. Ma i giorni di un eccesso di dollari nei mercati emergenti stanno volgendo al termine.

La Fed ha deciso il taglio sui suoi acquisti di obbligazioni. Ora che i tassi di interesse più elevati stanno interessando probabilmente gli Stati Uniti, molti investitori stanno tirando i loro soldi dai mercati emergenti. I Paesi come la Turchia possono erare di contrastare questo effetto con tassi di interesse più elevati e quindi rendimenti più elevati per gli investitori, ma sarà una strada in salita.