Sergio Marchionne conferma che la holding del Cavallino parlerà olandese. Ma il domicilio fiscale resta l’Italia.
Sergio Marchionne conferma che la holding del Cavallino parlerà olandese. Ma il domicilio fiscale resta l’Italia.
Quanto vale il marchio del ‘Cavallino rampante’? Molto più di sette miliardi di euro. Parola dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, il quale ha fatto il prezzo e ha nuovamente spinto i titoli del suo gruppo.
Quanto vale il marchio del ‘Cavallino rampante’? Molto più di sette miliardi di euro. Parola dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, il quale ha fatto il prezzo e ha nuovamente spinto i titoli del suo gruppo.
John Elkann, numero uno di Fca, ritiene alquanto prematura l’emissione di un’obbligazione Ferrari. Ci vorrà ancora del tempo prima di sottoscriverlo.
Sergio Marchionne sta svolgendo un ottimo lavoro da quando è alla guida della Ferrari. La sua presenza in azienda, dopo le ottime esperienze fatte prima in Sgs e poi in Fiat (Marchionne resterà alla guida del Lingotto fino al 2018), è finalizzata alla crescita dei volumi finanziari della Casa di Maranello.
Fca ha annunciato lo spin-off di Ferrari. La divisione porterà ad un’Ipo per la partecipazione dell’azienda nata dalla fusione di Fiat e Chrysler pari al 10% del capitale del ‘Cavallino’ della Formula 1.
Il primo semestre ha segnato nuovi record per la Ferrari, con tutti gli indicatori in aumento sebbene la programmata diminuzione della consegna delle automobili: a giugno il fatturato è stato pari a 1348,6 milioni di euro (+14,5%) e l’utile della gestione ordinaria ha toccato i 185 milioni di euro (+5,2%), valori che non si erano mai avuti nella storia nel primo semestre dell’anno.
Luca Cordero di Montezemolo abbandonerà per sua richiesta la presidenza della Ferrari. A sostituirlo sarà Sergio Marchionne che diventerà il nuovo presidente.
Sembra ormai finita l’era Montezemolo alla Ferrari. Da Cernobbio, Marchionne, ad di Fiat-Chrysler, ha lanciato chiari segnali al presidente di casa Maranello. Anzitutto dichiara che il tema dell’avvicendamento “non è in agenda” ma poi dice: nessuno “è indispensabile”.
La Fiat sta utilizzando la potenza della Ferrari come parte del suo sforzo per trasformare Alfa Romeo in una macchina profitto. Fiat prevede di sviluppare una nuova linea di berline con ruote posteriori motrici e Suv per rafforzare Alfa Romeo. I modelli inizieranno a entrare nel mercato nel 2016, e le versioni di fascia alta saranno equipaggiati con motori sviluppati da Ferrari.
L’Amministratore Delegato Sergio Marchionne non è finore riuscito ad alzare le vendite di Alfa Romeo. Dal quando ha preso le redini della Fiat nel 2004, le consegne annuali di Alfa Romeo sono scese del 56% a 74.000 vetture. Nel 2012, ha ridimensionato l’obiettivo di vendita del 40%. Con la domanda di auto in recupero e con Fiat che ha più risorse grazie all’acquisizione di Chrysler, potrebbe essere questo il momento per il marchio sportivo.
► Ferrari, un nome ambito nel mondo
Giuseppe Berta, professore presso l’Università Bocconi ed ex capo degli archivi di Fiat, ha affermato: “Questa è l’ ultima occasione per Alfa Romeo”. Il professore ha detto che la scommessa di Marchionne per battere i marchi premium tedeschi ha bisogno di fare di Alfa Rome un marchio unico. La sua migliore chance è utilizzare i motori Ferrari e il design italiano.
La Fiat sta valutando di abbandonare le attuali versioni di Mito e Giulietta, le automobili di Alfa Romeo che rappresentano il 99% delle vendite dello scorso anno, nell’ambito del piano che è ancora in fase di definizione. Il rilancio del marchio italiano sarà potenziato con la vendita di auto attraverso la rete di distribuzione internazionale di Jeep ampliando la portata di Alfa Romeo.
Il costruttore italiano presenterà i suoi piani di Alfa Romeo in maggio come parte di una presentazione a Detroit della strategia di Fiat Chrysler NV, la società formata dalla combinazione della casa automobilistica italiana e di Jeep.
La rinascita di Alfa Romeo è la chiave per i piani di Marchionne. Il marchio ha il potenziale per aumentare il profitto del gruppo, nello stesso modo in cui Audi fa crescere quello della Volkswagen. L’associazione con la Ferrari potrebbe aggiungere una spinta in più.