Conversione azioni ordinarie Fiat in ordinarie Fca

 Le azioni ordinarie Fca saranno quotate sul New York Stock Exchange (Nyse) e si prevede lo siano a Milano. Cda delibera anche l’emissione di bond fino a 4 miliardi di euro da collocare entro il 2015.

Marchionne, Fiat è positivo sui bilanci del gruppo

 «I target del 2014 sono confermati». Sergio Marchionne, durante il Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti tenutosi a Venezia, fa il punto sugli obiettivi di Fiat Chrysler, che presume ricavi per circa 93 miliardi di euro, utile della gestione ordinaria tra 3,6 e 4 miliardi, utile netto tra 0,6 e 0,8 miliardi di euro.

Marchionne vuole rilanciare l’Alfa Romeo

 Nella presentazione del’ultimo piano industriale Fiat e Chrysler per i prossimi cinque anni, non sono rimaste escluse Alfa Romeo e Ferrari. “Oggi cominciamo a scrivere un nuovo libro” e “non apriamo solo nuovo capitolo”.

Fiat e Chrysler stringono un accordo di gestione globale con Ibm

 È stato comunicato da IBM, insieme con Fiat Spa, il Gruppo Chrysler e CNH Industrial, un accordo strategico pluriennale riguardo alla gestione dell’infrastruttura IT e dei servizi e, per sostenere le tre organizzazioni internazionali nello sviluppo di nuove possibilità di innovazione. 

Marchionne ottimista sulla Fiat Chrysler

 All’assemblea del Lingotto, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Marchionne ha parlato della situazione della casa automobilistica, dell’Italia e del governo Renzi e di alcune strategie del gruppo.

Marchionne si è mostrato orgoglioso e ha affermato che la Fiat: “Può passare all’attacco, a testa alta, contro i giganti del settore”. L’ad di Fiat ha però precisato che nel settore dell’auto il rischio è alto e che quindi non bisogna abbassare la guardia e cambiare strategie.

 

Le vendite di auto in Europa in crescita, Fiat in ripresa

 

Il numero uno del nuovo gruppo italo americano ha parlato anche del personale dicendo che non ci sono tagli negli stabilimenti in Italia. Inoltre, con i nuovi investimenti a Mirafiori tutti i lavoratori sarann riassorbiti. Per Marchionne il gruppo può crescere e gli obiettivi sono confermati e anzi c’è la possibilità di arrivare a 6 milioni di automobili.

Sulla questione del marchio e della possibilità che il nome Fiat possa scomparire interviene il presidente Elkann che ha affermato: “Il Marchio Fiat resterà sulle auto. Per il futuro aspettatevi ancora tante buone notizie. Con Fca abbiamo finalmente la possibilità di giocare una partita vera” e “non per la soravvivenza”.

Sul governo e sul Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Marchionni nella conferenza stampa dopo l’assemblea ha detto: “Bisogna dare a Renzi la possibilità di portare avanti il processo delle riforme. Lo sta chiedendo il mondo intero. Siamo in luna di miele, i mercati stanno apprezzando ciò che sta succedendo in Italia, non vorrei interrompere questo incantesimo”.

C’è poi la conferma che Termini Imerese non sarà riaperto alla produzione e che non c’è l’intenzione di scorporare Rcs con la quotazione di Fiat Chrysler a New york.

Il rilancio dell’Alfa Romeo attraverso la Ferrari

 La Fiat sta utilizzando la potenza della Ferrari come parte del suo sforzo per trasformare Alfa Romeo in una macchina profitto. Fiat prevede di sviluppare una nuova linea di berline con ruote posteriori motrici e Suv per rafforzare Alfa Romeo. I modelli inizieranno a entrare nel mercato nel 2016, e le versioni di fascia alta saranno equipaggiati con motori sviluppati da Ferrari.

L’Amministratore Delegato Sergio Marchionne non è finore riuscito ad alzare le vendite di Alfa Romeo. Dal quando ha preso le redini della Fiat nel 2004, le consegne annuali di Alfa Romeo sono scese del 56% a 74.000 vetture. Nel 2012, ha ridimensionato l’obiettivo di vendita del 40%. Con la domanda di auto in recupero e con Fiat che ha più risorse grazie all’acquisizione di Chrysler, potrebbe essere questo il momento per il marchio sportivo.

 

Ferrari, un nome ambito nel mondo

 

Giuseppe Berta, professore presso l’Università Bocconi ed ex capo degli archivi di Fiat, ha affermato: “Questa è l’ ultima occasione per Alfa Romeo”. Il professore ha detto che la scommessa di Marchionne per battere i marchi premium tedeschi ha bisogno di fare di Alfa Rome un marchio unico. La sua migliore chance è utilizzare i motori Ferrari e il design italiano.

La Fiat sta valutando di abbandonare le attuali versioni di Mito e Giulietta, le automobili di Alfa Romeo che rappresentano il 99% delle vendite dello scorso anno, nell’ambito del piano che è ancora in fase di definizione. Il rilancio del marchio italiano sarà potenziato con la vendita di auto attraverso la rete di distribuzione internazionale di Jeep ampliando la portata di Alfa Romeo.

Il costruttore italiano presenterà i suoi piani di Alfa Romeo in maggio come parte di una presentazione a Detroit della strategia di Fiat Chrysler NV, la società formata dalla combinazione della casa automobilistica italiana e di Jeep.

La rinascita di Alfa Romeo è la chiave per i piani di Marchionne. Il marchio ha il potenziale per aumentare il profitto del gruppo, nello stesso modo in cui Audi fa crescere quello della Volkswagen. L’associazione con la Ferrari potrebbe aggiungere una spinta in più.

Chrysler, le prospettive in Canada

 “Gli investimenti sono partiti. Stiamo organizzando lo stabilimento di Mirafiori, vedremo le prime scocche nel 2015”. Così Sergio Marchionne ad Fiat, ha comunicato l’avvio della produzione nel polo Mirafiori.

Marchionne, nessun problema dal taglio del cuneo

 Il taglio del cuneo fiscale “è dovuto da molto tempo anche per incoraggiare il sistema economico”, mentre il Jobs Act annunciato dal premier Matteo Renzi “non ci influenzerà” perché “abbiamo un accordo con i sindacati che ci permette di portare avanti le nostre scelte”.