Fiat, scintille con la Fiom

 Federico Bellono segretario torinese dei metalmeccanici della Cgil, in riferimento a quando accaduto all’assessorato regionale al Lavoro dove era in programma un incontro per la proroga di un anno di cassa straordinaria alle presse di Mirafiori ha commentato: “Avevamo apprezzato la novità della Regione di procedere a una convocazione non separata, purtroppo però abbiamo dovuto registrare l’incomprensibile volontà degli altri sindacati a non sedersi allo stesso tavolo con la Fiom”.

Consob, dubbi su integrazione Fiat Chrysler

 La Fiat è certa di “concludere entro la fine del 2014” la manovra di integrazione con Chrysler. Ciò avrà luogo dopo un’assemblea straordinaria degli azionisti la cui data non è ancora stata stabilita. Sono le risposte che sono state date dalla Fiat alla Consob.

Fiat: proroga di un anno per la cig degli operai di Mirafiori

 I sindacati Fim, Fismic, Ugl, Uilm e Quadri hanno stipulato un accordo presso l’assessorato regionale al Lavoro di concerto con la Fiat al fine di procrastinare di un anno la cassa integrazione straordinaria relativa ai 730 lavoratori delle Presse di Mirafiori.

La Regione Piemonte aveva chiamato a colloquio tutte le parti in causa per un’analisi congiunta inerente alla proroga ma qualcosa non è andata per il verso giusto.

Gennaio positivo per il gruppo Fiat

 Escluso il calo in Europa, Fiat fa registrare un gennaio pressoché positivo. Nel ‘Vecchio Continente’, infatti, in alcuni Paesi l’azienda ha realizzato otitmi risultati. In una nota il Lingotto ha dichiarato che in Francia il Gruppo è cresciuto di quasi due punti in percenutale, con un mercato che è salito dello 0,5%.

Bene anche nel Regno Unito, dove i volumi di FCA hanno raggiunto un incremento del 22,2% con una crescita sul mercato pari al 7,6%. La quota Fiat è passata dal 2,9% di un anno fa al 3,2%.

In Spagna Fiat Chrysler Automobiles è salita del 12,6% in un mercato che ha fatto registrare un +7,5%. Tra i modelli risultati positivi per 500L oltre a 500 e Panda.

Downgrade Fiat: rating passa da B1 a B3

 Tagliato da B1 a B3 il rating del gruppo Fiat, per mano di Moody’s. Nel contempo, il giudizio sul debito erogato dalle controllate del gruppo scende da B2 a B1. Le controllate sono Finance and Trade Ltd Sa e Finance North America, nonché Finance Canada.

I commenti del Ministro Zanonato su Fiat

 Il ministro dello Sviluppo economico, Zanonato, ha commentato la decisione presa dalla Fiat, che dopo aver raggiunto il 100% di Chrysler ha comunicato la fusione delle due azienda nel gruppo Fca, che avrà sede legale in Olanda, quotazione principale a New York e domicilio fiscale nel Regno Unito :”Se l’alternativa era un lento declino mi pare meglio quello che abbiamo visto accadere”.

Fiat, sindacati sul piede di guerra

 Bisogna conseguire una soluzione sulla parte salariale anche per il 2014 per arrivare ad un accordo sul rinnovo del contratto collettivo. Questa la posizione dei rappresentanti sindacali, dopo l’incontro con Fiat, oggi, all’Unione Industriale di Torino.

La Fiat sempre più verso produzione e mercato estero

 La vecchia Fiat? Quella che si è creata un nome con la costruzione di milioni di auto utilitarie come la 500 e la 600 e berline negli anni ’60-’70. La nuova Fiat? Sembra non avere molto in comune con la vecchia. Sergio Marchionne vuole probabilmente andare oltre alla tradizione ora che si ha il pieno possesso dell’americana Chrysler. L’amministratore delegato del gruppo Marchionne sta spostando verso il mercato europeo e quello americano nel processo di riorganizzazione dell’industria italiana.

 

Fiat Chrysler si fondono. Nasce FCA con sede in Olanda. Tutti i retroscena

 

Per capire la sua visione si può vedere come a Grugliasco c’è un impianto Fiat dove i lavoratori costruiscono a ritmo pieno le berline Maserati. Uno stabilimento in Italia che lavora a pieno ritmo, mentre a Mirafiori, pilastro della Fiat a Torino si lavora a ritmi ridotti. Mirafiori è quasi abbandonata perché la Fiat punta alle vetture di lusso per i ricchi americani, cinesi ed europei.

Il cambiamento è stato sigillato ieri con l’azienda che ha affermato che rinomina se stessa Fiat Chrysler Automobiles NV, con la holding controllante che ha sede nei Paesi Bassi e la quota principale sul New York Stock Exchange. Marchionne ha detto che i primi segnali incoraggianti del potenziale della strategia sono ormai diventati visibili con Maserati visto che il marchio ha avuto margini operativi più elevati rispetto Ferrari.

L’anno scorso la produzione di Fiat in Italia è arrivata al di sotto delle 400.000 auto e il nostro Paese ha rappresentato solo il 7% del fatturato globale . Meno del 10% delle auto vendute lo scorso anno dalla società sonno state costruite in Italia, con la maggior parte della produzione del gruppo che si è spostata negli Stati Uniti, in Brasile, in Polonia e in Serbia.

Analisi tecnica titolo Fiat

 Fiat ha ritoccato nella seduta del 22 gennaio, anche se solo marginalmente, i precedenti massimi di quota 7,555 spingendosi a 7,615, quota che tuttavia per il momento ha contenuto le spinte al rialzo.