Marchionne conferma “la sede Fiat in America”

 Dopo l’accordo stretto tra Chrysler e Fiat con i sindacati del settore auto United Auto Workers (UAW) che ha fatto sì che la casa di Detroit venisse inglobata nel Lingotto, Marchionne ha confermato l’intenzione di spostare in Usa la sede mondiale del nuovo gruppo.

La sede della Fiat si sposta in America

 «La storia di Chrysler è centrata su Detroit: in termini di accesso ai mercati di capitale e delle possibilità finanziarie, gli Usa per definizione sono quelli che offrono vantaggi».

In Europa vendita di auto in caduta da sei anni e piccola ripresa a dicembre

 Nel mese di dicembre il volume di vendite del mercato automobilistico europeo ha registrato un aumento del 13,3%, un incremento atteso dalle Case, ma non di tale incoraggiante livello.

Con questo risultato positivo, conseguito in extremis, la flessione delle vendite su base annua si è fermata a 1,8%, percentuale inferiore rispetto a quella degli anni precedenti.

Questo trend in salita non nasconde tuttavia lo stato reale del mercato auto in Europa, che da sei anni viaggia su valori negativi: nel 2013 sono state quasi 12 milioni le nuove immatricolazioni, mentre prima del 2007 si aggiravano intorno ai 16 milioni.

► Mercato dell’auto negativo nel 2013 ma in ripresa a fine anno

In questo scenario la FIAT negli ultimi dodici mesi ha piazzato 740.641 unità, con una flessione del 7,3% rispetto all’anno precedente. Con questa performance, la quota di mercato della Casa italiana in Europa è passata da 6,4  a 6 punti percentuali, il che la colloca al settimo posto continentale, alle spalle di BMW (794.497 veicoli), ma il decremento nello specifico del mercato italiano è ancora più forte.

Anche la Casa torinese nel mese di dicembre ha ritrovato il segno positivo nell’area europea (+2,3%), nonostante un risultato negativo sul mercato nazionale, compensato tuttavia dai buoni risultati conseguiti sui mercati esteri, con particolare riferimento alle vendite in Gran Bretagna (+12,2% su base annua) e in Spagna (+13,7%).

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Fra i Paesi che accusano flessioni figurano anche Francia e Germania; più attive le performance di Gran Bretagna e Spagna che godono dei benefici derivanti ai rispettivi mercati da una maggiore stabilità economica e dal rilancio dei consumi.

Mercato dell’auto negativo nel 2013 ma in ripresa a fine anno

 Il 2013 è stato un anno di crisi per il mercato dell’auto in Europa e in Italia. L’anno è stato chiuso con dati negativi, ma la fine del 2013 è stata caratterizzata da una ripresa.

I dati dell’Acea, l’Association des Constructeurs Europeens d’Automobiles, mostrano come in Europa il mercato dell’auto nel 2013 ha realizzato un -1,8%. L’Italia è stata tra le peggiori con un -7,1%. A dicembre, però, sembra esserci stata una sorta di inversione di tendenza rispetto a un anno che è stato negativo. Le immatricolazioni sono cresciute del 13% in Europa a 27 e considerando anche i Paesi Efta. Nei mesi precedenti c’erano già segnali di leggera ripresa con i miglioramenti che continuano da settembre. La crescita di dicembre, come sottolinea l’Acea, è la maggiore mensile su base annua da dicembre 2009.

Le automobili immatricolate a dicembre sono state 948.090. Nello stesso mese del precedente anno sono state 839.027. In Italia il dato è di ripresa anche se minore di quello registrato in altri Paesi. Nel nostro Paese il dato è +1,4%, mentre il mercato dell’automobile cresce di più in Germania a +5,4%, in Francia a +9,4, in Spagna a +18,2%, ma qui bisogna considerare gli incentivi, e in Gran Bretagna a +23,8%, anche qui vanno considerate situazioni contestuali.

 

La sede della Fiat negli Usa?

 

Il dato di dicembre è quindi sulla scia della ripresa, ma il dato annuo è negativo. Le automobili immatricolate nel 2013 sono 12.308.215 mentre nel 2012 sono state 12.528.093. L’Italia ha fatto registrare uno dei dati peggiori.

 

Fiat, accordo miliardario con Chrysler

 

La Fiat nel 2013 ha realizzato un -7,3% di immatricolazioni in Europa. La quota di mercato è scesa al 6% dal 6,4%. L’Acea mostra invece come nell’Europa a 27 più i Paesi Efta a dicembre le immatricolazioni del gruppo sono salite del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2012.

La sede della Fiat negli Usa?

 Quale sarà la casa della nuova Fiat che convive con la Chrysler? Italia o Stati Uniti? Le parole di Marchionne la definiscono come la vera questione da capire. Qualcosa in più se ne saprà dopo il 29 gennaio, data in cui è in programma il consiglio di amministrazione del Lingotto.
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A Detroit, l’amministratore delegato di Fiat e di Chrysler Sergio Marchionne in una intervista alla radio per la trasmissione WJR ha parlato del domicilio legale ed ha affermato: “è una questione difficile, con molte implicazioni emotive ad essa associate. Fiat ha 115 anni e Chrysler quasi 90. Quando hai società così longeve bisogna mettere insieme storie, eredità e costumi diversi”.

Il manager italo-canadese non sembra sbilanciarsi, ma ha anche detto che negli Stati Uniti è più facile muoversi è “oltre il 50% delle vendite combinate sono originate qui. C’è tanta liquidità per finanziare quello che stiamo cercando di fare”.

 

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I nomi Fiat e Chrysler sopravviveranno perché importanti, ma la scelta della sede, a sentire Marchionne, sembra orientata verso gli Stati Uniti. Poi ha confermato che il personale della Chrysler che sta ad Auburn Hills sarà confermato e che i marchi americani rimarranno come sono.

Sulle critiche di Landini che la famiglia Agnelli non si impegna a mantenere la presenza in Italia, Marchionne ha detto: “La questione degli investimenti è falsa. Abbiamo speso miliardi di investimenti in Italia. Abbiamo iniziato a guardare a tutta la struttura finanziaria sia di Fiat sia di Chrysler. Ora cerchiamo di vedere come sfruttare le opportunità disponibili sul mercato che è estremamente liquido e le capacità di Chrysler di finanziarsi e autofinanziarsi. Speriamo che per quando ci rivediamo per il piano di maggio avremo le idee più chiare su come finanziare tutta la baracca”.

 

Marchionne assicura il rientro dei lavoratori in Cig

 Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, in un’intervista a Repubblica in merito all’acquisto della totalità di Chrysler  ha dichiarato  “Questa operazione ha riparato Fiat e i suoi lavoratori dalla tempesta della crisi italiana ed europea, che non è affatto finita.

Fiat, Fiom spinge il Governo a fornire chiarimenti

 Attendere aprile per essere al corrente del piano di investimenti di Fiat è troppo lontano. La richiesta è che Letta convochi immediatamente azienda e sindacati per comprendere i propositi del Lingotto, dopo l’acquisizione del 100% di Chrysler, e per spiegare la propria politica industriale su tutte le aziende strategiche.

Fiat, accordo miliardario con Chysler

 Il titolo Fiat, nella giornata odierna, ha registrato nuovi forti rialzi di prezzo a seguito dell’accordo con la casa automobilistica Americana Chrysler. Un grande successo targato Italia.

Azioni, Fiat in crescita dopo accordo

 Il  Wall Street Journal, quotidiano finanziario americano sostiene Marchionne: “Il prezzo è molto buono per Fiat, è molto migliore di quanto chiunque si attendesse”, ha spiegato un operatore al Wsj. Proprio Wall Street accoglierà la quotazione principale del nuovo gruppo globale, che con grande probabilità  preferirà la Piazza Americana per lasciare la Borsa Italiana a un ruolo secondario.