Mercato delle auto diviso tra Europa e Asia

 Arrivano i dati nel settore auto, dati che evidenziano le differenze che vi sono tra l’Asia e l’Europa. Infatti si sono evidenziate quelle che sono le diversità che i mercati europei e quelle asiatiche stanno vivendo, diversità che rendono i mercati decisamente differenti tra un continente e l’altro.

Fiat, in alto mare il lancio Ipo Chrysler

 Il cda di Chrysler non ha ritenuto realizzabile il lancio e il completamento dell’Ipo prima della fine del 2013. La decisione è arrivata dopo aver ascoltato i possibili sottoscrittori dell’offerta pubblica ed i propri consulenti legali.

Paradosso Fiat, versa meno di quanto riceve

 Nel 2012 Marchionne tenne a precisare che al governo non sarebbe stato chiesto nulla, se non di poter lavorare in un Paese competitivo. Marchionne chiarì anche la posizione della Fiat verso l’Inps, l’ente che gestisce gli ammortizzatori sociali. I contributi versati da Fiat per la Cig e la Cigs, la cassa integrazione ordinaria e straordinaria, sarebbero stati superiori rispetto a ciò che l’azienda riceveva.

Fiat, in frenata la vendita auto

  Ancora forti difficoltà per il gruppo automobilistico di Torino. Secondo gli ultimi dati sulle vendite, il gruppo ha perso ulteriori quote di mercato, a differenza delle altre concorrenti europee che mostrano una situazione leggermente migliore.

Molti i tentativi della Fiat di rilanciare il marchio con accordi anche con Paesi stranieri, soprattutto per quanto riguarda la produzione di veicoli pesanti.  Si pensa anche al lancio di nuovi modelli.

Il marchio Fiat potrebbe scomparire?

 Il grande nome del Made in Italy potrebbe perdere definitivamente uno dei suoi pezzi da novanta: con la fusione di Fiat e Chrysler, infatti, entrambi i marchi potrebbero scomparire per dare vita ad un nuovo e grandioso marchio internazionale.

>  Fiat alla ricerca di risorse: arriva il bond in euro

Questo secondo gli analisti e gli esperti del settore potrebbe essere l’effetto secondario, almeno in ordine di tempo, della storica fusione che dovrebbe avverarsi a breve tra la storica casa automobilistica fondata da Gianni Agnelli e la casa americana Chrysler. Quindi di italiano non rimarrebbe quasi più nulla, dato che è molto probabile, se non ormai praticamente certo, che il quartier generale del gruppo automobilistico si trasferirà negli Stati Uniti e la sua sede legale in Olanda. Questioni fiscali e di immagine, due punti cardine di una strategia aziendale davvero vincente.

Sergio Marchionne ha avuto il merito di riportare in auge la casa automobilistica italiana in uno dei momento più difficili della sua storia, ed ora l’amministratore delegato sta portando a termine il suo compito, dando alla sua creatura un volto tutto nuovo, che possa far dimenticare i trascorsi poco felici tanto della Fiat, i cui conti sono tornati a posto solo dopo il pesante intervento del manager italo canadese, quanto per la Chrysler, che è sempre stata il fanalino di coda dell’industria automobilistica americana.

Il settore auto è in ripresa

La storia ha insegnato che innovare non sempre vuol dire perdere qualcosa: Fiat Industrial a breve si fonderà con la controllata Usa Cnh, dando vita ad una nuova società chiamata Cnh Industrial, quotata a New York e a Milano, con sede fiscale in Gran Bretagna e sede legale in Olanda. Senza alcun rimpianto per il marchio Fiat.

Fiat alla ricerca di risorse: arriva il bond in euro

 La Fiat è ancora in trattative con Veba sul prezzo delle azioni della Chrysler che la Fiat deve acquistare per poter arrivare al controllo dell’americana.

Un prezzo che ancora non è stato definito e sul quale c’è molta tensione e forse è stato proprio questo a spingere la Fiat a immettere sul mercato un’obbligazione in euro con scadenza a luglio 2019. Questo bond, infatti, dovrebbe portare al Lingotto le risorse necessarie per l’acquisto del 100% delle azioni della Chrysler.

► 10 miliardi per il duo Fiat-Chrysler

Bond Fiat con scadenza a luglio 2019 – Le caratteristiche

Investimento riservato a investitori internazionali

Scadenza: 2019

Taglio minimo: 100.000 euro

Prezzo di emissione: 100 euro

Cedola: annuale a tasso fisso (6,75%) da pagare ogni mese di luglio fino alla scadenza

Prima cedola: ottobre 2014

Oltre che al reperimento delle risorse per l’acquisizione di Chrysler, la Fiata ha emesso questo bond con benchmark da 850 milioni di euro anche per garantire il rimborso del bond Fiat 6,125% in scadenza a luglio 2014 da 900 milioni, il cui attuale rendimento ha beneficiato dell’emissione di questo nuovo bond, arrivando ad un rendimento del 3%.

Il nuovo bond Fiat ha fin da subito mostrato delle ottime performance sui mercati, arrivando a segnare un aumento di prezzo di 0,68 euro, come nella media dei vari strumenti Fiat.

L’epopea del titolo e dell’azienda Fiat

Gli occhi degli analisti sono comunque tutti puntati sulla lunga trattativa tra Veba e Fiat che farà un ulteriore passo avanti quando a Corte del Delaware si pronuncerà sul valore delle azioni Chrysler che la Fiat deve comprare dal fondo.

I migliori investimenti per l’estate 2013

 Le borse si muovono velocemente e non per nulla agevole stare dietro a quanto succede. Ma se si ha intenzione di fare degli investimenti è necessario capire quali sono i titoli sui quali è meglio puntare per avere alti rendimenti e, soprattutto, per evitare di perdere quanto investito.

 Telecom cede terreno in borsa

Ci si può affidare a degli esperti della materia, ma per chi preferisce fare da solo gli esperti consigliano di puntare su quei titoli che, negli ultimi periodi, hanno mostrato una maggiore resistenza agli scossoni politici ed economici.

Tra questi, ci sono sicuramente alcuni nomi di società quotate in Borsa che hanno saputo reggere bene sul lungo periodo e che, quindi, si configurano come scelte privilegiate: Salvatore Ferragamo, Ansaldo Sts, Yoox e Tod’s, società che hanno dominato i listini degli ultimi tre anni.

Una seconda scelta di investimento sicura e redditizia sono i titoli bancari. Gli esperti, inoltre, consigliano di stare lontani dei titoli legati all’energia, sia i petroliferi che gli utility.

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Parlando di casi specifici, invece, gli analisti vedono molto bene gli investimenti sul titolo Fiat che è cresciuto del 42% da inizio anno e che, se l’acquisizione della Chrysler andrà a buon fine, è destinato a crescere ulteriormente.

La FIAT fa bene ad RCS

 A Tokyo il Nikkei riprende fiato ma soprattutto torna la fiducia negli investitori che in Giappone stanno portando capitali e speranze di ripresa. Nel Vecchio Continente, intanto, si cerca di capire come si evolverà la situazione di alcuni titoli di Piazza Affari dopo le novità introdotte la settimana scorsa. 

L’ultimo stralcio di giugno che ha chiuso anche il secondo trimestre dell’anno, è stato contrassegnato dal debutto di Lapo Elkann in borsa con la sua Italian Independent, l’azienda di occhiali made in Italy costituita nel 2007. In più, sempre legata al mondo Agnelli, c’è la grande novità FIAT che si lega invece ad RCS.

Cosa sta cambiando in RCS

L’azienda automobilistica torinese, infatti, ha deciso di recente di aumentare la sua partecipazione nell’industria editoriale che controlla il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. In pratica ha acquistato il diritto sulle azioni che saranno emanate a luglio per l’aumento di capitale. In questo modo raggiungerà il 20,1 per cento della partecipazione in RCS.

La notizia piace parecchio alla borsa che ad un’ora dalla pre-apertura di Piazza Affari vede schizzare il titolo RCS che guadagna in pochissimo tempo il 25,91%. Una singola azione è arrivata a costare circa 1,73 euro. Poi si è scatenata la volatilità.

FIAT come principale azionista di RCS piace a chi nel mercato italiano ha deciso d’investire qualche soldo.

Cosa sta cambiando in RCS

 RCS è l’azienda che controlla il Corriere della Sera, tanto per intenderci sulla realtà editoriale italiana. Da diversi mesi è entrata in crisi ed ora si cerca una strategia finanziaria e azionaria per venire fuori da questo vicolo cieco. Nell’ultima settimana di giugno qualcosa è cambiato per RCS, con un maggior coinvolgimento della FIAT e con la morte di Giuseppe Rotelli.

In attesa delle elezioni cosa succede a Piazza Affari

L’azienda automobilistica torinese ha deciso di aumentare la sua quota di partecipazione nella società RCS facendo crescere le azioni fino al 20,1 per cento. Sembra che ci sia già stato l’acquisto di 10,7 milioni di euro di diritti di opzioni sulle azioni RCS. Vuol dire che FIAT si è messa in tasca il diritto di comprare le azioni della società del Corriere della Sera quando le azioni saranno messe in vendita per aumentare il capitale.

10 miliardi per il duo Fiat-Chrysler

Tutto dovrebbe concludersi il 5 luglio, giorno in cui FIAT sarà ufficialmente il primo azionista RCS con il possesso del 20,1 per cento delle azioni. Il costo di questa operazione sarà all’incirca di 90 milioni di euro. Ma l’azienda che controlla il quotidiano milanese e diversi settimana editi dalla Rizzoli, ha ribadito che il movimento “in entrata” della FIAT non è stato l’unico cambiamento in seno alla società.

Nell’ultima settimana di giugno, infatti, è morto Giuseppe Rotelli, il maggiore azionista RCS, imprenditore sanitario che soltanto un anno fa si era imbarcano nell’avventura del San Raffaele.