In questo post ci occuperemo dell’ultimo aspetto fondamentale che è necessario prendere in considerazione prima di accendere un mutuo. Le tre considerazioni che abbiamo indicato come preliminari nella stipula di un contratto di mutuo sono la conoscenza del fatto che le banche e gli altri intermediari finanziari non concedono quasi mai ai clienti finanziamenti il cui importo supera l’80% del valore complessivo dell’immobile che si decide di acquistare,
Finanziamenti
Aumenta l’uso delle carte di credito revolving in Italia
Complici la crisi economica e la ridotta disponibilità finanziaria delle famiglie e dei consumatori, in Italia sta diventando sempre più diffuso l’ uso di un nuovo tipo di strumento finanziario. Si tratta delle cosiddette carte di credito revolving, che permettono ai clienti che le sottoscrivono di fare acquisti ma di pagare, solo successivamente, a rate.
Contratti – Come difendersi dalle clausole vessatorie
In un serie di post pubblicati in precedenza abbiamo visto che quando si stipula un contratto di tipo assicurativo, bancario, finanziario, o comunque relativo alla prestazione di un servizio, è possible trovare al proprio interno, anche dopo la sua sottoscrizione, la presenza di clausole vessatorie che vanno a netto vantaggio di una delle due parti, in genere di quella che si è occupata anche della sua redazione.
Proroga per la sospensione e l’ allungamento dei mutui e dei prestiti alle PMI
Per il mondo delle piccole e medie imprese italiane – PMI, particolarmente sofferente a causa della crisi di liquidità che ha investito il mondo bancario e finanziario, è ancora attiva una interessante opportunità per accedere a mutui, prestiti e finanziamenti, o per ottenere condizioni più vantaggiose per quelli che si hanno già attivi.
Ecco come si finanzia il partito della Merkel
In Italia proprio in questi giorni si discute molto in merito all’ abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. E il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha annunciato anche la presentazione di un disegno di legge entro la fine di giugno.
> Verso l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
In vista di un generale cambio di impostazione, dunque, gli italiani potrebbero forse allora prendere ispirazione dai loro colleghi tedeschi. I cristiano – democratici tedeschi (CDU), infatti, ovvero i compagni di partito della cancelliera tedesca Angela Merkel, sono da tempo abituati ai metodi dell’ autofinanziamento e non si vergognano di mettere i piedi campagne di comunicazioni alternative per stimolare le donazioni dei loro sostenitori.
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All’ ingresso della loro sede di Berlino, vi è, ad esempio, un grande bancomat arancione, uno sportello elettronico aperto a quanti volessero sostenere la campagna elettorale in corso, che è stato denominato Spendomat.
Attraverso lo Spendomat, quindi, i sostenitori possono effettuare donazioni o attraverso le carte di credito o attraverso i contanti, che però non devono superare i 100 euro al giorno e i 1000 all’ anno. E al termine dell’ operazione tutti i contribuenti possono anche ritirare una ricevuta in cui la Merkel ringrazia di persona per la donazione effettuata.
Verso l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
Come già annunciato nella giornata di ieri, in occasione del suo intervento all’ Assemblea di Confindustria, anche oggi il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha ribadito l’ impegno dell’ esecutivo per l’ abolizione al più presto del finanziamento pubblico ai partiti.
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Per il premier si tratta, infatti, dell’ unico modo in cui la politica può ritrovare credibilità agli occhi dell’ opinione pubblica e dei cittadini che si aspettano dal governo scelte di sobrietà: non si tratterà dunque di un intervento rivolto contro i partiti, ma a favore di essi.
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I collaboratori del premier a tal proposito dichiarano che a Palazzo Chigi si è già a lavoro su un disegno di legge – alle cure particolari del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi – che sarà varato entro il mese di giugno, sul quale però non è ancora possibile dare delle anticipazioni.
Nei giorni scorsi, però, il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, davanti alle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, ha illustrato la bozza della riforma, che poggia a quanto pare su quattro punti fondamentali:
- Sobrietà e trasparenza
- Presentazione della documentazione delle spese sostenute in campagna elettore per ottenere il rimborso
- Sostituzione dell’ erogazione diretta del denaro con la fornitura di servizi
- Sgravi fiscali per i contributi volontari dei cittadini.