La notizia è una di quelle che fanno discutere e che lasciano tutti col fiato sospeso in ambito creditizio. Fininvest ha comunicato che dovrà cedere una fetta della sua partecipazione in Mediolanum: si tratta della quota che eccede il 9,9%. L’imposizione proviene da Bankitalia ed è una conseguenza delle nuove leggi sui conglomerati finanziari. La decisione è inoltre successiva alla perdita dei requisiti di onorabilità da parte dell’ex Premier Silvio Berlusconi, il quale indirettamente è controllante del gruppo assicurativo fondato con Ennio Doris.
Fininvest
Cir chiede altri 30 milioni a Fininvest per il Lodo Mondadori
Polemiche ancora accese tra Marina Berlusconi e De Benedetti
Domenica sera alla trasmissione Che Tempo Che Fa, l’ingegner Carlo de Benedetti ha ribadito le sue posizioni per quanto riguarda il caso del Lodo Mondadori, accusando di nuovo e apertamente Silvio Berlusconi di corruzione.
De Benedetti ha definito la vicenda che lo ha visto coinvolto in prima linea insieme a Silvio Berlusconi per il possesso della Arnoldo Mondadori Editore come «la corruzione del millennio» e attribuisce il successo giudiziario del Cavaliere solo ad una difesa basata sulla corruzione dei giudizi preposti ad decidere sulla vicenda.
A parlare, dopo questa ennesima e dura accusa di De Benedetti, è la Marina Berlusconi, figlia del Cavaliere e attuale presidente di Fininvest, la quale ribadisce che non si sono mai verificati episodi di corruzione nei confronti di nessun giudice, come già visto nei precedenti dibattimenti (risalenti al 2001) in cui Silvio Berlusconi fu prosciolto, con formula piena, da ogni accusa a suo carico.
Ma marina Berlusconi si spinge oltre e chiede, in sostanza, all’ingegnere di accontentarsi di quello che ha già ottenuto (due sentenze grazie alle quali De Benedetti ha ottenuto 564 milioni di euro) e di sperare che la giustizia continui ad essere miope come in precedenza. Anche se, la presidente del Gruppo Fininvest, è fiduciosa nella sentenza della Corte di Cassazione, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, che metterà fine alla vicenda.
Attendiamo ora – ha detto Marina Berlusconi – con estrema fiducia che la Cassazione ci renda finalmente giustizia, perché non vi fu alcun danno e neppure un euro da parte nostra è dovuto.
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