L’opzione fiscale della sospensione dell’exit tax dell’Agenzia delle Entrate – Condizioni specifiche

 Come abbiamo visto anche in un post pubblicato in precedenza, a volte l’Agenzia delle Entrate può concedere ai contribuenti italiani titolari di impresa che decidono di trasferire la propria residenza fiscale all’estero, una sospensione del pagamento dell‘exit tax, l’ imposta che grava sulle plusvalenze generate all’atto del trasferimento, applicando uno di quei particolari regimi fiscali opzionali che consentono ai contribuenti italiani di beneficiare di particolari agevolazioni.

Che cos’è l’exit tax dell’Agenzia delle Entrate

 Negli ultimi anni è andato sempre più aumentando il numero delle imprese italiane che decide di trasferire il proprio business all’estero.

In questo post vedremo quindi più da vicino in che cosa consiste la cosiddetta exit tax, l’imposta il cui pagamento è richiesto dall’Agenzia delle Entrate  a quei soggetti italiani titolari di impresa che perdono la residenza fiscale in Italia trasferendola all’estero. 

Guida al regime fiscale opzionale della tassazione delle plusvalenze immobiliari dell’Agenzia delle Entrate

 Guida al regime fiscale opzionale della tassazione delle plusvalenze immobiliari dell’Agenzia delle Entrate

In questo post abbiamo raccolto tutti i link che compongono la Guida al regime fiscale opzionale della tassazione delle plusvalenze immobiliari dell’Agenzia delle Entrate, in cui potrete trovare tutte le informazioni utili per conoscere e per aderire al questo particolare regime fiscale opzionale concesso dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti italiani.

Pesano i pagamenti della Pubblica Amministrazione e gli interessi

 Il fabbisogno del mese di settembre è salito a 4,1 miliardi di euro rispetto l’anno passato. Un dato che grava sulle casse dello Stato Italiano. A far crescere il fabbisogno sono stati i debiti della pubblica amministrazione, debiti che quest’ultima aveva con le diverse imprese. Ma non solo quest’ultimo fattore ha giocato nella crescita del fabbisogno. Infatti l’aumento di 4,1 miliardi si trova non soltanto dietro i debiti della pubblica amministrazione ma anche sugli interessi dettati dal debito pubblico e sulla restituzione che il Fisco ha fatto ai contribuenti, un rimborso che è aumentato rispetto al 2012. Tutte queste situazioni hanno aumentato il fabbisogno dello Stato per ben 4,1 miliardi di euro, un aumento che arriva in un periodo economico veramente delicato.