Da Eldorado, in pieno boom economico e con grandissimi eventi quali i Mondiali di calcio e le Olimpiadi da preparare e ospitare, a economia in profonda sofferenza.
Fitch
Fitch eleva stime Italia
Una notizia incoraggiante per l’Italia arriva dall’agenzia di rating Fitch, che eleva leggermente la stima di Pil del Belpaese per il 2016 portandola a +1,3% dall’1,1% indicato a settembre.
Rating italia a BBB+, la conferma di Fitch
L’agenzia internazionale Fitch ha confermato il rating dell’Italia a BBB+. Anche l’outlook resta uguale. Tuttavia, il debito italiano dovrebbe rimanere sopra il 120% fino al 2020, lasciando la penisola altamente esposta a potenziali shock avversi.
Fitch conferma rating Italia
Fitch ha confermato il rating ‘BBB+’ per quanto concerne l’Italia. L’outlook è apparso stabile. L’agenzia stima per l’Italia un Pil in rialzo dello 0,6% nel 2015 e dell’1% nel 2016, assicurando dunque l’uscita del Paese dalla grave crisi che lo attanaglia.
Il ruolo delle agenzie di rating internazionali – Fitch Ratings
Il mondo della finanza fa quotidianamente uso di valutazioni che misurano la capacità di credito delle società e delle banche, la probabilità di default o la capacità di sopportare eventi in condizioni di stress. Si tratta dei rating, ovvero dei giudizi sull’affidabilità creditizia, che vengono emesse dalle specifiche agenzie rating.
Fitch ‘premia’ Peugeot dopo aumento di capitale: outlook stabile
Psa Peugeot Citroen apre allo Stato e ai compratori cinesi. Immediatamente, Fitch eleva l’outlook dell’azienda francese alzandolo da negativo a stabile. Nel contempo, l’agenzia ha confermato il rating Issuer Default Rating, della società a ‘B+’. L’agenzia ha speigato le ragioni della revisione in una nota: è l’aumento di capitale a 3 miliardi di euro la molla per il graduale miglioramento della redditività. La generazione di cash attesa dall’anno in corso in poi rassicura infatti Fitch.
Per Fitch l’outlook italiano rimane negativo
Fitch ha ancora molte perplessità sul futuro dell’Italia. Il passaggio di consegne tra Letta e Renzi non cambia il parere dell’agenzia, che anzi mette in evidenza il carattere volatile della politica italiana. Il Sindaco di Firenze è il quarto Presidente del Consiglio dei Ministri dal novembre del 2011. I governi italiani, secondo Fitch, hanno una durata incerta e ciò influisce sulla loro capacità di portare avanti riforme strutturali e consolidamento fiscale.
La crisi politica mette a rischio il rating dell’Italia
Era da qualche tempo che non si sentiva parlare dell’agenzia di rating Fitch e dell’Italia. Oggi, l’agenzia americana però è tornata a pronunciarsi sula situazione del paese e ha messo in guardia il Governo sulla crisi politica: se la questione non verrà risolta entro breve tempo, il rating del paese, ossia la credibilità del suo credito, potrebbe di nuovo crollare, con tutte le conseguenze che questo comporta sia all’interno del paese che a livello internazionale.
> Retrocesso anche il Fondo Salva Stati
Il problema è che, nonostante le rassicurazioni di Letta sulla fiducia che le camere saranno chiamate a pronunciare mercoledì, la situazione è molto delicata: Fitch non crede alle parole di Letta, o almeno preferisce aspettare i fatti prima di esultare, e quindi viene presa in considerazione anche l’ipotesi di una caduta del Governo, che abbasserebbe il valore del credito italiano ben oltre il punteggio BBB+ che attualmente si è meritato il paese.
La caduta del governo italiano, infatti, mettere a dura prova le possibilità dell’Italia di raggiungere gli obiettivi fiscali che si è prefissa, allontanando così anche la possibilità che l’Europa possa concedere ulteriori aiuti. Questo particolare passaggio della nota emessa dalla Fitch per avvertire il paese delle conseguenze alle quali va incontro evidenzia il fatto che a livello interazionale, nonostante i miglioramenti della situazione degli ultimi tempi, è ancora un paese a forte rischio di collasso:
> Possibile downgrade per Telecom
Se le turbolenze politiche impediranno la presentazione della legge di bilancio 2014 alla Commissione Europea entro il 15 ottobre o l’Italia non rispetterà i criteri del Patto di Stabilità, la disponibilità di sostegno Ue, legata alla condizionalità dei programmi Esm e Omt, sarà inoltre meno probabile, se richiesta.