Da Atene parte l’ordine per rimborsare Banca Centrale europea, Fondo Monetario internazionale e Banca centrale della Grecia.
Fmi
Ripresa, Fmi taglia stime globali
Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha rivisto al ribasso le stime di crescita mondiale per il 2015, elevendo quelle dell’Italia (anche se rimane in coda alla zona euro per forza della ripresa) mettendo in conto i potenziali pericoli che affliggono i mercati mondiali.
Fmi promuove riforme Italia
L’economia italiana sta superando gradualmente tutti gli ostacoli e lasciando il clima di prolungata recessione, tuttavia la ripresa è ancora molto debole.
Fondo Monetario taglia stime su crescita Usa
Sono giorni ricchi di impegni per quanto concerne l’agenda macroeconomica mondiale. Due le aree nevralgiche da tenere in altissima considerazione: la Grecia e gli Stati Uniti.
Fmi, Grecia non paga il debito
Tornano ad allargarsi le distanze tra la Grecia e i creditori internazionali, proprio nelle ore che per molti osservatori sarebbero potute essere decisive.
Blanchard lascia il Fondo Monetario Internazionale
Olivier Blanchard non è più il capo economista del Fondo monetario internazionale. L’ex docente del Mit lascia dopo aver portato a termine una rivoluzione copernicana, che ha totalmente rovesciato l’approccio del Fmi alle grandi scelte di politica economica.
Grecia, mancano i soldi per il Fmi
Eccoci arrivati al momento della verità, l’atto finale dei negoziati per il salvataggio di Atene con la spia rossa dell’allarme accesa e con il rullo di tamburi.
Fmi: Pil Italia in crescita dello 0,7%
L’Fmi prevede una buona crescita per il Pil del nostro Paese. Una crescita pari allo 0,7% durante il 2015 e pari all’1,2% durante il 2016, in accordo con quanto statuito dal Def per quest’anno e leggermente sotto per il prossimo.
Scarsa crescita per gli investimenti pubblici
Aumenta la spesa pubblica corrente, malgrado i ripetuti disegni di aggressione delle spese inutile, e scende quella per gli investimenti pubblici.
Fmi invita a maggiori investimenti pubblici
Adesso lo dice anche il Fondo monetario internazionale, dopo aver sempre sostenuto il comparto privato.