Solo qualche giorno fa la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, aveva annunciato possibili tagli alle stime di crescita dell’ economia globale a causa del recente rallentamento subito in particolare dalle trainanti economie emergenti, come la Cina e l’ India.
Fmi
Il FMI taglierà le stime di crescita del mondo
Solo la settimana scorsa i rappresentati del Fondo Monetario Internazionale – FMI – hanno concluso la loro tradizionale visita in Italia, cogliendo l’ occasione per tracciare un bilancio della situazione economica e finanziaria del Paese e per ammonire il Governo sul lavoro che resta ancora da fare, soprattutto in merito a tassazione, mercato del lavoro e debito.
Per il FMI l’Italia ha ancora molto da fare
Abbiamo appena archiviato la campagna elettorale, condita di una serie di promesse riguardo la tassa municipale sugli immobili, e si torna immediatamente sull’argomento. Il governo Letta, per aumentare anche temporaneamente il potere d’acquisto delle famiglie, ha deciso di sospendere il pagamento della prima rata dell’IMU ma non ha ritenuto possibile abolire l’imposta e contemporaneamente annullare l’incremento dell’IVA. L’imposta sul valore aggiunto salirà al 22 per cento (quindi +1%) a partire da settembre.
►Aiuti greci a rischio per via del FMI
Le scelte operate dal governo Letta su IMU e IVA dimostrano che c’è una chiara intenzione politica rispetto a questi argomenti ma il giudizio internazionale sulla condizione italiana, oggi che il governo di larghe intese restituisce l’immagine di un paese più equilibrato, è sempre cauto.
►L’economista greco Varoufakis sulla crisi
Il Fondo monetario internazionale, per esempio, ha concluso la missione annuale in Italia ed ha tagliato le stime sul PIL per l’anno in corso. Nel 2013, quindi , le stime sull’incremento del PIL sono state ridimensionate di -1,8 punti percentuali, poi dal 2014 si parlerà di un timido aumento della produzione pari allo 0,7 per cento.
Allarmante resta il problema della disoccupazione che sembra strutturale e legata alla difficoltà di gestione dei contratti di lavoro. Le imprese, infatti, secondo il FMI dovrebbero avere a disposizione soltanto un contratto unico e flessibile per tutti coloro che sono assunti per la prima volta.
In più restano da sanare la situazione del debito e i bilanci che con la riduzione delle tasse e l’aumento delle spese, quadrano con molta, moltissima difficoltà. Secondo Saccomanni il FMI è stato comunque in grado di riconoscere gli sforzi effettuati dagli italiani.
La Grecia reagisce al mea culpa del FMI
La Grecia, ascoltando il mea culpa del Fondo Monetario Internazionale, non poteva restare impassibile e infatti, a distanza di poche ore dall’ammissione di colpa del FMI ha ribadito che Atene ha sempre saputo che la proposta che arrivata da FMI, UE e BCE era sbagliata ma adesso è troppo tardi per scusarsi.
Come sono andate le cose? Il FMI ripensa al salvataggio greco in un documento interno che viene reso pubblico dal Wall Street Journal. Le reazioni dei vertici europei, della Banca Centrale e di Bruxelles non si fanno attendere. Mario Draghi spiega che la colpa di quel che ha accaduto non può essere del Vecchio Continente e quindi da parte della BCE non ci sarà nessuna ammissione di colpa. Un discorso analogo è stato fatto anche dall’UE.
►A Bruxelles non piace l’analisi del FMI
La Grecia, per bocca di molti cittadini e di molti esponenti della politica locale, ha detto di non poter perdonare l’austerity. Moltissime persone, privati cittadini che si sono ritrovati senza soldi e senza lavoro, hanno deciso di suicidarsi e benché economicamente non abbiamo un peso, sulle potenzialità espresse da un paese contano molto.
Il primo ministro Antonis Samaras ha detto alla stampa che lui, fin dall’inizio, aveva criticato il FMI e per tutti questi anni il suo paese ha provato a correggere gli errori fatti dal Fondo Monetario, ma ha perso moltissimo terreno per quel che riguarda il reddito.
La BCE risponde al FMI sul salvataggio della Grecia
Il Governatore della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi ha risposto in maniera indiretta all’ ammissione di colpa confessata due giorni fa dai vertici del Fondo Monetario Internazionale, che ha riconosciuto in un rapporto di aver commesso degli errori di valutazione nel corso delle operazioni di salvataggio della Grecia.
Gli errori commessi in Grecia dal FMI
In un rapporto “strettamente confidenziale” pubblicato di recente il Fondo Monetario Internazionale ha ammesso di aver compiuto degli errori di valutazione ai tempi dell’ intervento di risanamento dello Stato greco, per il quale, infatti, si sono resi necessari ben due interventi e non uno soltanto.
Il FMI ammette errori nel piano di salvataggio della Grecia
Sbagliando s’ impara, e, a volte, a pronunciare questa frase sono anche le grandi istituzioni internazionali. Come è successo, infatti, al Fondo Monetario Internazionale, che in un rapporto sul primo piano di salvataggio della Grecia ha recentemente ammesso di aver sbagliato, di comune accordo con l’ Unione Europea, le stime sulle ipotesi di crescita della nazione.
Il FMI taglia le stime sul PIL della Germania
La crescita economica futura, anche per la solida Germania, non sarà in realtà così rosea come era stato previsto. Il Fondo Monetario Internazionale – FMI – ha infatti recentemente tagliato le stime del PIL tedesco per il 2013, facendolo passare dallo 0,6% di circa otto settimane fa, all’ attuale 0,3%.