Si attesta a 141 miliardi di euro il bilancio dei flussi complessivo che ha coinvolto il risparmio gestito nel 2015. È l’agenzia britannica Reuters a interpretate positivamente i dati emersi per l’anno appena concluso, che paiono confermare appieno il trend in rialzo già registrato durante il 2014.
I numeri sui flussi di capitale sono forniti dall’associazione di categoria Assogestioni, che manifesta un grande ottimismo anche per quanto riguarda le possibili direzioni di investimento che andranno a caratterizzare il 2016.
Per quanto riguarda i Fondi Pensione in particolare a fine settembre 2015, gli iscritti alla previdenza complementare erano circa 7,1 milioni con una crescita nei primi nove mesi dell’anno del 10,4%. L’incremento più rilevante si è registrato nei fondi negoziali (472.000 iscritti in più, pari al 24,3% da inizio anno) grazie all’innovativa esperienza del settore edile. Nei fondi aperti gli iscritti sono aumentati del 5,2%, arrivando a fine settembre ai 1,1 milioni. Gli iscritti ai piani individuali pensionistici (PIP) hanno invece superato i 2 milioni (6,3% in più) rispetto alla fine del 2014.
Questo trend di crescita è dovuto principalmente al fatto che il sistema pensionistico italiano è in crisi e che quindi per i lavoratori, specie i più giovani, la pensione pubblica percepita a fine carriera sarà minore rispetto a quelle a cui sono stati abituati i pensionati attuali.
Questa situazione, unita alla concreta possibilità di nuove riforme pensionistiche future ancora più penalizzanti, rappresenta un forte incentivo alla presa in considerazione di un piano pensionistico integrativo, soprattutto per professionisti, lavoratori atipici e imprenditori che devono scegliere di propria iniziativa se e come accantonare delle risorse per una pensione integrativa.
Articolo scritto in collaborazione con Online SIM, la nuova piattaforma italiana per il risparmio gestito che offre i migliori fondi di investimento a privati, consulenti e clienti istituzionali.