La Bce ha dato il via libera al decreto legge per la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. Al governo resta da discutere un unico decreto legge per la cancellazione della seconda rata dell’Imu, per la rivalutazione delle quote di Bankitalia e per l’alienazione degli immobili pubblici.
Fondi
L’Italia spreca quasi 9 miliardi di fondi dell’Unione Europea
Arrivano puntuali dall’Unione per finanziare i migliori progetti nel nostro paese e per incrementare crescita economica e sviluppo. Ma poi, in un modo o nell’altro, la storia si ripete. L’Italia , nonostante abbia importanti problemi con il debito pubblico, non riesce a spendere del tutto l’intera cifra dei finanziamenti che arrivano dal Fondo Sociale Europeo.
Risorse in arrivo per gli esodati e per la CIG
L’ ultimo Consiglio dei Ministri ha finalmente trovato una soluzione di largo consenso sull’ annosa questione dell’ IMU, della quale ha varato al sua cancellazione definitiva e la sostituzione a partire dal 2014 con la Service Tax. Ma all’ interno dello stessa seduta sono venuti alla luce anche altri due importanti provvedimenti volti alla risoluzione di due problemi altrettanto spinosi che riguardano il mondo del lavoro italiano.
Piano Casa – Le idee allo studio del governo per il rilancio del settore immobiliare
Il mercato immobiliare italiano è in grave crisi: le banche non concedono mutui se non a fronte di ampie garanzie, ma le famiglie italiane, alle prese con la contrazione del mercato del lavoro, non ne possono dare. La situazione è ancor peggiore per i giovani, che non hanno un lavoro e, quando il lavoro, sono i contratti posti in essere che non piacciono alle banche.
Per questo il governo sta pensando ad un Piano Casa che risolva i principali problemi del settore immobiliare – credit crunch e mancanza di lavoro – con apposite garanzie a tutela dei cittadini e delle banche che dovrebbero produrre una crescita del 3-5% del mercato immobiliare, circa 2 miliardi di euro.
Sono già molti dubbi sollevati sull’effettiva efficacia di questo Piano, nonostante non abbia ancora visto la luce. Cerchiamo di capire il perché analizzando cosa dovrebbe prevedere il Piano Casa allo studio del Governo.
► Gli interventi incentivati dal Conto Termico 2013
Il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti
Nell’ultimo anno in Italia si è dimezzata la quantità di denaro concesso dalle banche: nel 2011 le banche hanno erogato prestiti per 55 miliardi di euro, nel 2012 il credito si è ridotto a soli 26 miliardi.
Per questo nel Piano Casa allo studio del Governo Letta giocherà un ruolo fondamentale la Cassa Depositi e Prestiti. Da un lato, infatti, la Cassa metterà a disposizione due miliardi di euro per l’erogazione di nuovi mutui che abbiano la finalità dell’acquisto dell’abitazione principale, per la riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni.
Le banche, inoltre, potranno finanziare i prestiti e i mutui per l’acquisto e le ristrutturazioni con obbligazioni bancarie garantite dalla Cassa Depositi e Prestiti
Il Piano Casa potrebbe anche prevedere ulteriori di due miliardi di euro in investimenti per l’housing sociale.
► Cosa incide sull’erogazione del mutuo
Fondo di garanzia per i mutui
Il Piano Casa prevede, al momento, anche uno stanziamento di 60 milioni di euro per il Fondo di garanzia per i mutui a favore di giovani coppie, genitori soli con figli piccoli, lavoratori atipici, un provvedimento che si pone a favore soprattutto dei giovani sotto ai 35 anni che non hanno un contratto a tempo indeterminato.
Molto probabilmente verranno introdotti dei requisiti per l’accesso al Fondo Garanzia per i Mutui, come un reddito Isee inferiore ai 40 mila euro e altri che riguarderanno la tipologia dell’immobile che si vuole acquistare: il prestito potrà essere di un massimo di 200 mila euro per un immobile, non di lusso, di un massimo di 95 metri quadrati.
Il Fondo di Garanzia per i Mutui andrà anche a sostegno di chi ha già acceso un mutuo ma non può più sostenerne le rate: il Governo dovrebbe finanziare 40 milioni per il pagamento degli interessi delle rate sospese, per un massimo di 18 mesi.
Anche in questo caso saranno previsti dei criteri per l’ammissione alla Garanzia: il mutuo deve gravare più del 30% del reddito che dovrà comunque essere inferiore a 30.000 euro; l’ipoteca deve rimanere sotto i 250 mila euro. Per ottenere l’aiuto, inoltre, si dovrà dimostrare di aver perso il lavoro o l’autosufficienza necessari al pagamento delle rate del mutuo.
► Perché sarà sempre più conveniente il tasso variabile
E chi paga l’affitto?
Gli inquilini, che ogni mese, come accade a chi ha un mutuo da pagare, hanno da versare l’affitto al padrone di casa, se si trovano in difficoltà potranno usufruire di due fondi di garanzia: uno è un fondo di circa 60 milioni di euro per l’erogazione di contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione, al quale potranno accedere i cittadini con reddito annuo complessivo non superiore a due pensioni minime Inps, ma solo se il canone è maggiore del 14% reddito; il secondo fondo, per il quale si prevede di stanziare 40 milioni di euro, servirà per la copertura della morosità incolpevole, per evitare che chi ha sempre pagato regolarmente l’affitto ma non può più provvedere perché disoccupato, in mobilità o in cassa integrazione subisca lo sfratto.
Proroga per la sospensione e l’ allungamento dei mutui e dei prestiti alle PMI
Per il mondo delle piccole e medie imprese italiane – PMI, particolarmente sofferente a causa della crisi di liquidità che ha investito il mondo bancario e finanziario, è ancora attiva una interessante opportunità per accedere a mutui, prestiti e finanziamenti, o per ottenere condizioni più vantaggiose per quelli che si hanno già attivi.