L’industria delle energie rinnovabili perde il 50% del suo fatturato

 Nel giro di due anni, i due anni che vanno dal 2011 al 2012, il settore industriale delle energie rinnovabili ha visto eclissarsi la sua buona stella. Quella stella che invece l’aveva incoronato tempi prima come uno dei business più promettenti e come il miglior investimento per l’interno paese. 

In crescita il settore delle energie rinnovabili

 Le prospettive economiche per quanto riguarda le energie rinnovabili sono sempre migliori e in crescita in tutto il mondo. Anche se in Europa negli ultimi periodi si è registrata una frenata in questo settore, il futuro dell’energia è in quelle rinnovabili e nel gas.

La crescita nei prossimi anni è prevista come alta perché è in aumento la domanda di energia nel mondo, soprattutto in quei Paesi in crescita come la Cina e l’India che si confrontano anche con il controllo delle emissioni inquinanti.

Orlando e Zanonato si dissociano dall’emendamento contro le energie rinnovabili

 L’energia fa discutere in Italia ed è anche capace di creare spaccature parlamentari. Come quella che si è aperta di recente tra Governo e maggioranza in seguito all’approvazione dei due emendamenti alla Legge di Stabilità che consentono all’autorità per l’energia di deviare i finanziamenti per la produzione delle energie rinnovabili verso i sistemi produttivi di stampo tradizionale – cioè le centrali termoelettriche a carbone o le poco efficienti centrali a gas. 

Nella Legge di Stabilità due emendamenti contro le energie rinnovabili

 Nella battaglia tra le fonti energetiche tradizionali e quelle rinnovabili, che non inquinano e danno una mano all’ambiente, per il momento hanno avuto la meglio le prime. Almeno sulla base del testo della Legge di Stabilità, all’interno del quale sono comparsi due emendamenti a favore delle centrali di stampo tradizionale, alimentate attraverso i carburanti fossili.