Siamo sinceri, li aspettavamo con ansia. BCE (che è stata in grado di ricoprire il ruolo di market mover per un intero mese) e NFP. Sono arrivati e non hanno cambiato nulla. Abbiamo ancora l’eurodollaro sopra 1.3600 e le borse sui nuovi massimi assoluti, per quanto riguarda America e Germania.
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Supporti e resistenze da monitorare nella giornata odierna sul forex
EurUsd: l’euro, dopo aver tenuto bene le resistenze in mattinata ed aver raggiunto le aree di minimo è andato a ripartire dimostrando che l’area che passa tra 1.35 ¾ e 1.3590 sia molto sentita dal mercato (come visto nel nostro morning meeting). L’idea di aver atteso prima di ragionare su operazioni long in caso di ripartenza ha pagato e ci troviamo ancora in attesa.
Forex, la sterlina attira l’interesse degli investitori
Parlando di market mover, non possiamo che riferirci dunque alla sterlina. Ieri mattina abbiamo potuto seguire la pubblicazione dei dati sull’Inflazione che hanno messo in luce un miglioramento su base annuale dell’1,8% rispetto ad attese di 1,7% ed ad un dato precedente di 1,6%, mentre il dato core si è attestato al 2% da attese di 1,8% e precedente di 1,6%.
Il dollaro australiano mostra segni di debolezza
Nessun dato di rilievo sul fronte macro e movimenti che hanno interessato soprattutto lo yen ed il dollaro australiano durante la notte, il primo in correlazione con il Nikkei che, sulla scia dei tentativi di recupero (a diverse velocità) visti sulle borse europee ed americane, ha tentato di recuperare terreno durante la notte, il secondo in continuazione di discesa dopo i movimenti visti ieri pomeriggio.
Forte correzione dell’Euro contro il dollaro Usa
Ci troviamo di fronte a mercati che hanno mostrato durante gli ultimi giorni dei segnali importanti di decorrelazione sia intermarket che intramarket, il tutto dopo che come sappiamo e ripetuto diverse volte, la BCE è andata a creare delle aspettative di interventismo durante la prossima riunione del 5 giugno, aspettative in grado di produrre effetti sui prezzi dell’euro, andato a correggere in maniera importante contro il dollaro americano.
I dati macro contrastanti muovono il dollaro Usa
L’atteso dato sulla produzione industriale dell’area euro, rilasciato ieri in mattinata alle ore 11.00, ha mostrato un miglioramento su base annuale sia rispetto alle rilevazioni precedenti (+1.2%), sia rispetto alle attese (+1.9%) facendo segnare un +2.1% che, con i tempi che corrono, risulta essere un buon dato, con una rilevazione su base mensile che ha però disatteso le previsioni pari a +0.5%, pur essendo risultata di 0.2 punti percentuali migliore della precedente, pari a -0.4%.