Non si registrano miglioramenti significativi, per quanto riguarda il delicato tema dei prezzi del gas in Europa oggi 1 dicembre. Come tutti sanno, Vladimir Putin ha bisogno che l’Occidente smetta di sostenere il suo avversario per ottenere un vantaggio competitivo nell’ambito della guerra in corso. La sua migliore opportunità per creare un cuneo tra di loro arriverà questo inverno. Prima della guerra la Russia forniva il 40-50% delle importazioni di gas naturale dell’UE . Ad agosto Putin ha chiuso i rubinetti di un grosso oleodotto diretto in Europa. I prezzi del carburante sono aumentati, comprimendo le economie degli alleati dell’Ucraina.
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Situazione complicata sul gas naturale in Europa: le prospettive a novembre
Non sono scenari particolarmente incoraggianti quelli che si stanno configurando a novembre, per quanto concerne la questione del gas naturale in Europa. Una situazione ed una questione da arginare prima possibile, con misure che in qualche modo possano favorire il trend in questione, ma le scelte saranno meno scontate di quanto si pensi.
Finalmente segnali incoraggianti sul prezzo del gas in Europa ad inizio novembre
Arriva finalmente qualche segnale positivo sul prezzo del gas, tra fine ottobre ed inizio novembre qui in Italia, con potenziali effetti apprezzabili anche sulle nostre bollette. Come riporta Financial Times, i prezzi del gas naturale in Europa sono scesi sotto i 100 euro per megawattora per la prima volta da quando la Russia ha tagliato le forniture quest’estate, con il clima caldo e lo stoccaggio del gas quasi esaurito che alleviano le preoccupazioni per la scarsità invernale.
Europa pronta a proporre un tetto dinamico per il prezzo del gas a breve
Potrebbe arrivare a breve una novità per quanto riguarda la questione del prezzo del gas in Europa. Il braccio esecutivo dell’Unione Europea prevede di proporre un meccanismo per frenare la volatilità dei prezzi sul più grande mercato del gas del blocco e prevenire picchi estremi dei prezzi nel commercio di derivati per frenare la crisi energetica della regione.
Bollette del gas e forniture in inverno: prospettive tra 2022 e 2023
Le bollette del gas fanno un filo meno paura in questi giorni. I prezzi del gas all’ingrosso olandesi e britannici sono scesi lunedì poiché il rimbalzo dell’offerta norvegese ha contribuito ad alleviare le preoccupazioni sull’offerta russa dopo la decisione di Gazprom di ridurre a zero le consegne di gas all’Italia.
Continua la discesa del prezzo per il Gas Naturale in Europa
Ci sono ancora una volta alcuni temi specifici che dobbiamo prendere in esame oggi, in merito all’andamento economico europeo in determinati settori. In particolare, oggi ci si concentra sul gas naturale, diventato sempre più importante per tutti. I prezzi del gas naturale in Europa hanno continuato il loro forte calo nei benchmark britannici ed europei poiché il continente ha riempito i suoi depositi di gas prima del previsto.
Come l’UE vuole fronteggiare l’aumento dei prezzi del gas in Europa
In tanti in questo periodo si chiedono come l’UE intenda fronteggiare l’aumento dei prezzi del gas in Europa, alla luce di alcune mosse che potrebbero essere ufficializzate nel corso delle prossime settimane. L’Unione europea sta preparando un piano di emergenza per separare i prezzi dell’energia elettrica dall’impennata del costo del gas, nonché riforme a lungo termine volte a garantire che i prezzi dell’elettricità riflettano le energie rinnovabili più convenienti.
La situazione riguardante il prezzo del gas in Europa ad inizio settembre
Non ci sono segnali incoraggianti per quanto concerne la questione del prezzo del gas in Europa. Poco più di una settimana fa, la russa Gazprom PJSC ha rivelato che il suo sistema di gasdotti Nord Stream 1 (NS1) avrebbe interrotto i flussi occidentali verso l’Europa per tre giorni alla fine del mese per manutenzione. La chiusura anticipata ha alimentato l’ansia che NS1 potesse rimanere definitivamente chiuso dopo il periodo programmato, secondo la società commerciale Energi Danmark.
Gas, troppi contatori non omologati
La bolletta è nuova, tuttavia i contatori per la rilevazione sono ‘vecchi’. Il rischio è che malgrado i richiami delle autorità competenti, gli utenti siano spesso costretti a pagare sulla base dei consumi presunti anziché sulla base dei consumi effettivi.
Sei multinazionali del gas chiedono all’Onu una regolazione più attenta
Sei multinazionali del gas chiedono all’Onu una regolazione più attenta e uniforme circa le emissioni di anidride carbonica, al fine di ridurre l’inquinamento e il riscaldamento climatico e individuare soluzioni realistiche per la sfida energetica del futuro e le generazioni di domani.