Mercati nuovamente in ansia per la Grecia

La Grecia torna nuovamente a preoccupare i mercati internazionali, visto il perdurare dello stallo nelle trattative che si basano sullo scambio tra prestiti internazionali e riforme economiche e checontemporaneamente i soldi nelle casse di Atene sono agli sgoccioli: si rischia il default sui rimborsi che il governo di Alexis Tsipras deve al Fondo monetario internazionale.

Borsa di Atene in calo

La Borsa di Atene e in particolar modo i titoli di Stato greci sono sotto pressione, con listini azionari europei che convergono il massimo degli ultimi sette anni e Wall street debole sui risultati delle società, con forte attesa per la trimestrale di Apple.

Grecia, l’accordo con l’Ue non è ancora pronto

Per quanto riguarda la Grecia non c’è ancora nessuna intesa in vista che potrà essere presa stasera al vertice Ue o lunedì durante l’incontro bilaterale con il premier ellenico, Alexis Tsipras.

Giornata nera per i mercati finanziari

Quella appena conclusasi è stata una giornata infernale per i mercati finanziari europei. La Grecia e tutto il ‘Vecchio Continente’ ne hanno risentito ampiamente. I listini bruciano circa 260 miliardi di euro in termini di capitalizzazione per via del crollo dell’indice Euro stoxx 50.

La Germania non aiuterà la Grecia

Ancora troppo instabile la condizione in Grecia. Una situazione, quella di Atene, che rischia sempre di più di contagiare gli altri Paesi. E molti di questi, probabilmente, non reggerebbero un altro urto. Parliamo di Cipro, Portogallo, Italia ma anche (per la prima volta, se le cose dovessero andare male) della Francia.

Grecia, debito pubblico insostenibile

La Grecia presenta un debito pubblico giudicato insostenibile. Servirebbe una concreta ristrutturazione per ridurlo, e puntare successivamente ad una moderata ripresa della crescita.

Grecia declassata da S&P, rivisto l’outlook positivo di settembre

La settimana entrante si spera sia migliore di quella conclusa il 7 febbraio. La Grecia, infatti, ha dovuto fare i conti anche con Standard&Poor’s che ha deciso di declassare lo Stato perché il rischio di default è sempre più concreto. Ci si aspetta quindi un’inversione di tendenza e sarà cruciale la riunione straordinaria dell’Eurogruppo.