Prima di accendere un mutuo – Calcolare la rata che è possibile pagare

 Il mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione di una abitazione è chiamato anche mutuo ipotecario, perché il finanziamento che l’intermediario – banca o istituto di credito – concede al cliente –mutuatario – è garantito da una ipoteca sull’immobile in questione. Il mutuo viene di norma rimborsato attraverso il pagamento di rate con scadenza mensile o semestrale, il cui importo può essere fisso o variabile.

Come compilare il modulo per la richiesta della portabilità del mutuo

 Come trasferire il mutuo – La portabilità del mutuo

In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che per richiedere la domiciliazione delle rate del proprio mutuo presso un altro conto corrente – diverso da quello aperto in origine per la restituzione del prestito – il cliente deve recarsi presso la nuova banca e compilare un modulo chiamato “Richiesta di trasferibilità delle domiciliazioni RID”, che è valido anche per il trasferimento del pagamento delle rate del mutuo e di eventuali prestiti.

Come trasferire il mutuo – La portabilità del mutuo

 Il mutuo è un prestito ipotecario che può durare anche molti anni. La durata massima di un mutuo può raggiungere infatti anche i 40 anni  e per tutto questo tempo si richiede in genere ai clienti mutuatari, i titolari del prestito, di avere a disposizione un conto corrente presso il quale vengano domiciliate le rate del mutuo stesso. 

Che cosa è un conto corrente a pacchetto

 Nel mondo bancario è diventato oggi sempre più frequente sentir parlare dei conti corrente a pacchetto, una nuova tipologia di conto corrente che si differenzia da quelli ordinari per alcune caratteristiche specifiche.

Conto deposito – Caratteristiche e tassazione

 Che cosa è un conto deposito

Un post pubblicato in precedenza ci ha dato la possibilità di descrivere le caratteristiche di base di un conto deposito, prodotto bancario che non deve essere confuso con il conto corrente e che è finalizzato al solo deposito remunerato di denaro.

Che cosa è un conto deposito

 Che cosa è un conto deposito

In questo post vogliamo fornire a tutti gli interessati alcune informazioni di base in merito al conto deposito, descrivendo quali sono le sue principali caratteristiche.

Come ridurre la multa in caso di polizza auto scaduta

 Al giorno d’oggi è davvero complicato mantenere economicamente un’automobile; tra le spese riguardanti la vettura, senza ombra di dubbio quella dell’assicurazione auto si configura come la spesa che maggiormente incide sul proprietario.

L’articolo 170-bis del Codice della Strada ha eliminato il tacito rinnovo delle polizze di assicurazione auto. L’assicurato, all’atto della stipula del contratto, deve essere cosciente del fatto che la polizza abbia solo durata annuale. Al termine dell’annualità l’assicurazione auto non verrà più rinnovata automaticamente. Ecco, dunque, come procedere passo dopo passo:

Rinnovo Rc auto

Vi sono soltanto quindici giorni di tolleranza per l’automobilista che possiede l’assicurazione auto scaduta. Al termine di questo periodo, se non si è stipulato un nuovo contratto di assicurazione Rc auto, l’auto non può viaggiare su strada

Multe per chi viaggia con la polizza auto scaduta (o per chi abbandona per strada auto prive di polizza)

Le sanzioni, ex articolo 193 del Codice della strada a cui si va incontro, viaggiando senza copertura assicurativa, sono il pagamento di una multa variabile tra 687,75 e 2.754,15 euro. Questa sanzione è pagata dall’automobilista anche nei 15 giorni di tolleranza, pertanto nel caso che l’assicurazione auto con polizza annuale sia scaduta.

Come ridurre la multa

Due sono le possibilità per farsi ridurre la multa quando si è andati incontro ad una sanzione ingente come quella suddetta:

La sanzione può essere abbassata del 30% se il rinnovo dell’assicurazione auto, che è scaduta, viene fatto entro cinque giorni.

La seconda possibilità che si ha è quella di demolire la vettura, sempre entro cinque giorni, per non dover pagare la sanzione.

La riduzione del 30% della multa è avvalorata da una nota della polizia municipale di Torino, che prevede che l’automobilista, che non rinnova la propria assicurazione auto scaduta, sarà soggetto al pagamento della multa.

Come pagare meno la RC Auto

 RC Auto. L’Italia vanta un record negativo: presenta le tariffe più care d’Europa. Gli automobilisti italiani pagano il doppio rispetto a Francia e Portogallo, nonché l’ottanta per cento in più rispetto alla Germania. Un trend destinato al rialzo, malgrado le assicurazioni abbiano fatto sapere che le polizze sono in calo. Al momento, però, la situazione è difficoltosa dal punto di vista economico e non rimane che correre ai ripari in tutti i modi.

D’altro canto, lasciare la propria auto per strada senza che essa sia coperta da assicurazione comporta ingenti multe.

Esistono dei metodi per pagare di meno l’assicurazione auto? La risposta è si. Vi sono diversi metodi per versare meno  quando si trattal’assicurazione della propria autovettura. Metodi che naturalmente non implicano che si debba sfociare nella più totale illegalità. In primo luogo è necessario confrontare periodicamente le diverse offerte delle varie compagnie assicurative, mediante i comparatori per assicurazioni auto che sono presenti online.

Le differenze tra le varie compagnie possono essere ampissime, anche del 20-30% all’interno di una stessa provincia, quindi è bene tenere sempre gli occhi aperti e le orecchie aperte

E’ opportuno, inoltre, fare attenzione anche alle diverse tipologie di assicurazioni auto. Le tipologie sono assicurazione a chilometraggio, temporanea, giornaliera, bonus malus. Si tratta dunque di molte tipologie e tutto sta nello scegliere quella più adeguata per le proprie esigenze e le proprie abitudini. Dunque, è possibile risparmiare una considerevole quantità di denaro.

In conclusione, per pagare meno l’RC Auto è necessario tenersi informati e soprattutto non avere paura di cambiare, nel caso si trovi una compagnia o una polizza che ci permetta di risparmiare e di non dover versare cifre insostenibili per la propria polizza RC Auto.

Le due tipologie di polizze vita

 Stipulare una polizza sulla vita. Conviene? Non conviene? Questa è una di quelle domande che tutti si pongono almeno una volta. I media offrono la loro opinione, gli amici anche. Spesso, però, è difficile trovare la risposta giusta dal momento che l’utilità di una polizza vita è da molti considerata dubbia. Perché? Perché non si sa molto di questi prodotti.

Polizze vita: le due tipologie principali

La polizza sulla vita, in primo luogo, si distingue in due tipologie principali:

Tipologia che si perfeziona in caso di morte dell’assicurato

L’assicurato stipula un contratto con una compagnia. Il contratto contempla che l’assicurato paghi una determinata somma di denaro periodicamente e la compagnia, in caso di morte dell’assicurato, si impegna a restituire, con una parte di interessi, il denaro versato agli eredi indicati dall’asssicurato stesso in fase di contratto o nelle successive modifiche. Tale polizza è particolarmente indicata per quei genitori che vogliono assicurare la sopravvivenza economica delle proprie famiglie in caso di un loro decesso anticipato.

Tipologia che si perfeziona mentre l’assicurato è ancora in vita

L’assicurato versa periodicamente delle somme che la compagnia gli restituirà con gli interessi ad una data prestabilita. Questa seconda tipologia è vista da molti come una formula “salvadanaio” al fine di mettere da parte un quantitativo economico da avere a disposizione nel caso in cui sia necessario fronteggiare spese di rilievo (ad esempio il matrimonio di un figlio) o come integrazione della propria pensione di anzianità. Queste caratteristiche fanno sì che questa modalità di polizza sulla vita sia indicata per colui il quale è interessato ad un investimento sul lungo periodo e non nel breve termine.