Come non pagare le tasse sugli immobili non abitabili – Documentazione necessaria

La categoria catastale degli immobili collabenti

In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che a livello fiscale esistono due modi per non pagare più le tasse sugli immobili che un tempo erano in condizioni di abitabilità e quindi anche soggetti ad una rendita catastale, ma che, con il passare del tempo, in mancanza di lavori  di mantenimento e di ristrutturazione, sono precipitati in condizioni di fatiscenza e comunque di non agibilità. 

Come non pagare le tasse sugli immobili non più abitabili

 Da qualche giorno a questa parte il Governo ha finalmente dato le nuove disposizioni in merito alla tassa sugli immobili. La vecchia IMU, infatti, è stata cancellata, almeno per quanto riguarda la prima casa e nella misura della prima rata, quella già posticipata a giugno. Inoltre sono stati esclusi dal pagamento tutti gli immobili relativi alle attività produttive agricole.

Il 730 per chi ha perso il lavoro

 Licenziamenti e tagli del personale, purtroppo, sono stati all’ordine del giorno nell’ultimo anno e il Fisco si rende conto che adesso la platea di coloro che hanno perso l’occupazione principale o l’unico reddito che avevano, si è allargata parecchio. E’ stato perciò necessario adeguare la normativa e la documentazione alla nuova situazione sociale.

Rimborsi sul 730 anche per chi non ha più un datore di lavoro

Per tutti gli ex dipendenti che adesso, avendo perso il lavoro, non hanno più un sostituto d’imposta, è stato definito il “730 Situazioni particolari”. La compilazione di questa dichiarazione dei redditi e l’invio della stessa, consente di recuperare il credito del 2012. L’invio dei documenti e del modello deve essere effettuato dal 2 al 30 settembre 2013.

Come chiedere il rimborso delle imposte versate in eccesso all’Agenzia delle Entrate

Chi ha perso il lavoro, ha comunque avuto delle trattenute in busta paga e potrebbe vantare dei crediti d’imposta nei riguardi del fisco in virtù di deduzioni e detrazioni da documentare. Per evitare che questi soldi vadano persi, l’Erario ha pubblicato un provvedimento in Gazzetta Ufficiale, oltre alla circolare 28/E così da rendere più veloce il rimborso delle imposte pagate in eccesso.

L’accredito dei soldi, ricorda l’Agenzia delle Entrate, si può avere direttamente sul proprio conto corrente, a patto di comunicare le coordinate bancarie e postali. Chiaramente si ha un rimborso nel momento in cui le dichiarazioni contabili superano i 13 euro.

Evitare le imposte sulle case inabitabili

 L’Imposta municipale sugli immobili riguarda tutte le case. Chi possiede un bene immobile è stato chiamato l’anno scorso a rapporto dal Fisco per pagare l’imposta che sostituisce l’ICI. Per il 2013 la situazione è ancora tutta da chiarire visto che in Parlamento e in seno al Governo non c’è ancora molta chiarezza sull’imposta.

Il legame tra Service Tax e IMU

Alcuni partiti sono intenzionati a sospendere e poi abolire questa tassa ma il governo Letta è cauto per via della mancanza di fondi in grado di sostenere economicamente il buon proposito. Si solleva quindi la protesta delle imprese che non sono state esonerate dal pagamento della rata IMU di giugno come le famiglie.

Imprese e famiglie sul pagamento dell’IMU

Qualora fossimo chiamati alla cassa tra qualche settimana, c’è da chiedersi se c’è un modo per risparmiare qualche euro. Sicuramente sì ma sempre per alcune categorie d’immobili. Chi possiede ad esempio un appartamento fatiscente che non è più abitabile o chi ha ricevuto in eredità o acquistato illo tempore un rudere con l’intenzione di ristrutturarlo, si trova per le mani dei beni immobili non abitabili.

Consegnando una dichiarazione ad hoc al comune di appartenenza è possibile chiedere la riduzione delle imposte. In alternativa si può chiedere di modificare l’accatastamento di questi immobili dai quali comunque non si percepisce un reddito ed evitare di pagare l’imposta.

Guida alla richiesta dei rimborsi all’Agenzia delle Entrate

 Guida alla richiesta dei rimborsi all’Agenzia delle Entrate

A volte ai contribuenti italiani può capitare di pagare, in relazione alle tasse e alle imposte richieste dall’ Agenzia delle Entrate, più di quanto dovuto. In questo caso, tuttavia, è possibile richiedere il rimborso degli importi versati in eccesso, ma è necessario conoscere e applicare la procedura per farne richiesta.