I pensionati che non superano i 18 mila euro di reddito annui possono chiedere il frazionamento dell’abbonamento RAI per l’anno prossimo ma devono inviare la richiesta al loro ente pensionistico entro il 15 novembre. A quel punto, l’ente che riceve la domanda, che deve fare?
Una volta ricevuta la richiesta di frazionamento dell’abbonamento RAI l’ente pensionistico deve valutare che il richiedente abbia effettivamente tutti i requisiti per inoltrare la domanda. Entro il 15 gennaio deve essere comunicata l’accettazione o il rifiuto della domanda.
In caso di accettazione è necessario predisporre la rateizzazione del pagamento dell’abbonamento RAI senza applicare gli interessi, con 11 rate da gennaio fino alla fine del mese di novembre.
Il pagamento del canone, poi, dovrà essere comunicato al pensionato tramite l’invio del CUD. Se la richiesta invece è respinta dall’ente, il pensionato deve pagare l’abbonamento RAI secondo i modi e i tempi previsti per tutti i cittadini.
Un caso particolare enunciato dall’Erario è quello del pensionato che dopo aver richiesto il frazionamento dell’abbonamento RAI, si veda sospeso il pagamento della pensione. In quel caso è l’ente pensionistico che comunica al pensionato oppure ai suoi eredi quali rate sono state già pagate e quante devono ancora essere corrisposte. Se la pensione non basta al pagamento delle rate, allora l’importo deve essere suddiviso ma tutto deve essere pagato entro novembre.