E’ ottimista il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni in merito ad eventuali possibilità di ripresa dell’ economia italiana che sembrano già profilarsi all’ orizzonte in vista del prossimo autunno. Ottimista, del resto, come i vertici del Governo, che hanno riconfermato la solidità del sistema bancario e la fine del ciclo congiunturale negativo.
IMU
Il papa contro i crac finanziari della chiesa
La Chiesa greca a disposizione dello Stato riproponendo una vecchia proposta del 2009, allora ignorata dal governo in carica. In pratica gli ortodossi hanno deciso di entrare in società con lo stato, valorizzando il patrimonio di immobili e terreni che appartengono loro e mettendoli a disposizione delle casse dello stato.
La Chiesa, quindi, ha deciso di scendere in campo in modo deciso, prendendo di petto la crisi, dimostrando una vicinanza sempre maggiore alle sofferenze dei cittadini e dei fedeli. Una tensione analoga è stata espressa di recente dal Papa che nonostante sia in viaggio in Brasile, non dimentica alcune piaghe.
►Il discorso sull’IMU degli immobili della Chiesa
Papa Francesco ha deciso di rimuovere tutti i vertici della chiesa cattolica slovena, accettando le dimissioni dell’arcivescovo Stres e dell’arcivescovo Turnsek. Questa decisione è stata presa sulla base di un principio del diritto canonico: il comma 2 del canone 401 che parla di rinunce “per grave causa”.
La grave causa in questione è il dissesto finanziario della diocesi di Maribor che ha accumulato ben 800 milioni di euro di debiti. Il crac finanziario della chiesa slovena ha coinvolto anche delle banche del Paese. Già durante il pontificato di Benedetto XVI si era dimesso il precedente arcivescovo di Maribor.
I vertici in carica adesso avrebbero esposto la chiesa del paese ad ulteriori e gravi rischi economici.
Anche il diritto di rettifica nel nuovo ddl sulla riforma del catasto
Proprio in questi ultimi giorni il Parlamento ha accelerato il ritmo di lavoro sul disegno di legge che andrà a sostanziare la futura riforma del catasto, che vedrà la luce nel 2014 e sarà uno degli assi portanti della parallela riforma della tassazione sugli immobili, alla quale spetterà il compito di risolvere una volta per tutte la complessa vicenda dell’ IMU – l’ Imposta Municipale Unica.
Nuovo rinvio per le decisioni su Iva e Imu
Mentre dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze si fa il punto della situazione sulla questione dei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione, in favore delle aziende creditrici dello Stato, le nebbie estive ancora non si dissolvono sulle questioni relative alla riforma dell’ IMU, o più in generale alla riforma della tassazione degli immobili, e al rinvio dell’ IVA.
Si discute ancora di modifica dell’IMU
L’imposta municipale sugli immobili, per quanto possa aprire una frattura nella compagine di governo, è finanziariamente necessaria visto che consentirebbe di evitare l’aumento dell’IVA e il conseguente impatto negativo sui consumi degli italiani. Eppure l’IMU, prima di essere di nuovo considerata papabile “tappa buchi”, deve subire una trasformazione.
L’idea generale è quella di trovare delle soluzioni per esentare dal pagamento tutti coloro che hanno un reddito molto basso ed introdurre invece una tassa ad hoc che cumuli sia il possesso della casa, sia l’uso dei servizi comunali. Teoricamente tutto fila liscio come l’olio, peccato che non siano state ancora trovate le coperture necessarie. Riassumendo l’idea in voga in questo momento è quella relativa all‘introduzione dell’esenzione per reddito nel pagamento dell’IMU e quella legata all’accorpamento in una sola imposta dell’IMU e della TARES.
►Imu – Istruzioni per la compilazione del modello per la dichiarazione
Attualmente, tanto per fare il quadro della situazione, esiste uno sconto sull’IMU di 200 euro. Questa franchigia potrebbe essere elevata fino a 600 euro se si trovassero le coperture economiche adeguate. L’escamotage per salvare capra e cavoli sarebbe quindi nell’introduzione di un legame tra imposta municipale sugli immobili e reddito ISEE.
Nella pratica, per finanziare questa riforma, servono ben 3 miliardi di euro. Intanto il governo studia un sistema per rimandare ancora il pagamento dell’IMU fino ad ottobre.
Le scadenze fiscali del prossimo autunno
Imu rinviata. Aumento dell’Iva rinviato. Prorogate le scadenze per il pagamento delle tasse relative ai redditi percepiti nello scorso anno.
Ma si tratta di rinvii, non di cancellazioni e, quindi, il conto prima o poi arriva. Passata l’estate, infatti, come sottolinea la CGIA di Mestre, dovremmo essere pronti a mettere mano al conto in banca per provvedere al pagamento di tutte le tasse e le imposte che fino adesso non abbiamo pagato.
Secondo la CGIA l’autunno 2013 si preannuncia particolarmente ricco di scadenze: 24 in tutto, tutte concentrate tra ottobre e dicembre, senza distinzione tra contribuenti privati ed imprese.
Le scadenze fiscali dell’autunno 2013
Il I ottobre 2013 scatterà l’aumento dell’Iva – inizialmente previsto per il I luglio – che passerà dal 21% al 22% con conseguenti aumenti su molti generi di largo consumo e anche sulle altre imposte.
Il 16 ottobre, invece, chi ha dei capitali investiti dovrà pagare la prima rata della Tobin Tax, pagamento che interessa anche l’acconto del 110% delle ritenute sugli interessi di conti correnti e depositi.
A gravare su questa situazione ci sono anche l’aumento previsto per gli acconti fiscali di Irpef (dal 99 al 100%) e Irap(dal 100 al 101% ma solo per l’anno 2013). Per le persone fisiche e le società di persone l’Irap l’acconto Irap sarà pagato al 100%, mentre chi è soggetto ad Ires il 101%.
► Possibili aumenti per Irpef, Ires e Irap entro fine anno
Poi la CGIA di Mestre evidenzia le difficoltà che potrebbe nascere per l’Imu e la Tares, sulle quali il Governo sta ancora lavorando.
Delrio: “Difficile trovare coperture su Iva e Imu”
Lo aveva già detto Flavio Zanonato. Adesso lo ha ribadito un altro componente del governo Letta, ammettendo che per Iva e Imu sarà molto difficile trovare le adeguate coperture.
Parliamo di Graziano Delrio, ministro per gli Affari Regionali.
Delrio avverte che è impossibile sforare i conti. Ciò equivarrebbe a vanificare un anno di sacrifici. Al contrario, è necessario restare con i ‘piedi per terra’ rispettando i vincoli voluti dall’Europa, anche se possono esserci implicazioni difficili. “Ne va della nostra credibilità” – afferma Delrio.
Parole che arrivano a un giorno di distanza rispetto alla provocazione di Silvo Berlusconi. Il giorno prima, infatti, il leader del Popolo delle Libertà aveva contrariamente esortato a sfiorare i limiti imposti dall’Ue.
Delrio, molto più cauto, ha affermato che è necessario prestare la massima attenzione, tenendo bassi gli interessi sul debito. E a mano a mano bisongerà fare in modo che nel 2014 ci possano essere nuove regole, con una revisione del patto di stabilità. Ma servono carte in regola.
Delrio, durante un’intervista rilasciata al Mattino ha dichiarato che bisogna smetterla coi ‘bluff’. Si è poi soffermato sull’Iva: “Non si può liquidare la questione con degli slogan. La materia è delicata, anche perché un aumento potrebbe portare ad una contrazione dei consumi e dunque ad una riduzione del gettito”.
Delrio, poi, ha elogiato l’ottimo lavoro di Saccomanni che si sta occupando con molta serietà della questione. Bisognerà dunque attendere le prossime settimane al fine di trovare la soluzione adatta.