Le proposte della FIAIP per la riforma dell’IMU

 In vista della riforma e della definizione delle norme relative alla tassazione degli immobili italiani, che dovrebbe prendere corpo entro la fine dell’ estate, il Governo ha aperto una indagine conoscitiva sulla situazione del mercato italiano delle proprietà immobiliari.

Nella giornata di oggi, infatti, sono stati ascoltati dalla commissione Finanze del Senato i rappresentati della Fiaip, la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali, i quali hanno subito messo in luce come le condizioni del settore non siano affatto rosee.

Mercato immobiliare italiano ai minimi storici dal 1985

Negli ultimi quattro anni, infatti, hanno affermato i delegati Fiaip, nel comparto immobiliare italiano sono andati in fumo 500 mila posti di lavoro, una perdita causata in massima parte dalla recente attuazione di politiche depressive – vedi la questione IMU -, che si sono negativamente saldate alle difficoltà esistenti sul fronte dell’ accesso al credito da parte delle famiglie e degli investitori.

Primo trimestre 2013 nero per i mutui

Il suggerimento della Fiaip per la futura riforma dell’ IMU è quindi quello della completa eliminazione di qualsiasi forma di tassazione di tipo patrimoniale, dal momento che la prima casa non produce reddito. Sarebbe necessario, poi, ripristinare una diretta relazione tra reddito prodotto dal bene immobiliare tassato e ammontare del tributo imposto.

Pubblicati il decreto che proroga al 10 giugno il termine di presentazione del modello 730

 Dieci giorni in più per i CAF e per i contribuenti per la presentazione del Modello 730 valido per la dichiarazione dei redditi 2012.

► 100 mila persone dovranno rifare i calcoli IMU

Dopo il decreto che ha stoppato il pagamento della prima rata dell’Imu, infatti, i contribuenti che avevano già presentato il modello in modo da compensare con i crediti IRPEF i debiti IMU. Per tutti loro, i CAF hanno dovuto rifare tutto da capo e questo ha comportato un affollamento di pratiche da gestire non previsto.

Il Governo ha provveduto pubblicando un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri alla firma del Ministero dell’economia e delle finanze, che fa slittare il termine per la presentazione del Modello 730 al 10 giugno 2013.

Un po’ di tempo in più che permetterà di provvedere alla presentazione della documentazione e al calcolo delle imposte da parte dei CAF e dei professionisti abilitati.

Stessa situazione si era creata per chi aveva deciso di presentare il modello 730 tramite sostituto d’imposta o ente previdenziale. Anche per loro 10 giorni in più di tempo, dal 30 aprile al 16 maggio. Per loro, la compensazione crediti Irpef e debiti Imu sarà ottenuta con un minor rimborso nella busta paga di luglio.

► Calendario scadenze dichiarazioni dei redditi

Nel caso in cui il Governo decida di riformare o eliminare l’Imu questi contribuenti dovranno presentare il modello integrativo ad ottobre.

Imu, ancora incertezze

 Quella dell‘Imposta Municipale unica è una storia ricca di contraddizioni che accompagna la tassa sin dalla sua nascita. A distanza di diciotto mesi, le controversie si moltiplicano.

Molti sono i cambiamenti che suscitano perplessità nei contribuenti. E per il futuro, con ogni probabilità, non ci sarà maggiore chiarezza.

I contribuenti vogliono capire quando, quanto e se pagare. Si aspetterà agosto? Dall’estate in poi il tributo verrà considerato nuovamente in base ad una riforma di dimensioni estese inerente l’imposizione fiscale sulla casa.

Resta da capire se la riforma si farà senza analisi sui valori catastali.

Imu a giugno: chi deve pagarla

La prima rata dell’Imu va pagata entro il 17 giugno ma il pagamento non è dovuto per gli appartamenti che hanno le caratteristiche dell’abitazione principale, eccezion fatta per le residenze di lusso, categorizzate al catasto come A1 (case signorili), A8 (ville) e A9 (Castelli e dimore storiche).

Niente Imu neanche per li inquilini delle case popolari e gli assegnatari di abitazioni in cooperativa indivisa e gli immobili rurali.

Eppure, malgrado questa ‘apparente chiarezza’ si sta creando un ingorgo legislativo per i contribuenti che devono comunque pagare e hanno immobili in Comuni che hanno variato le aliquote per il 2013 non è chiaro se si debba calcolare l’acconto con le regole dell’anno scorso o con quelle di quest’anno.

Una risposta è giunta con una circolare del ministero delle Finanze (2/DF del 23 maggio), che dà il via libera alla possibilità di applicare le regole del 2012.

Possibile proroga per la presentazione del 730

 Per chi ha deciso di presentare il modello 730 ai Caf il termine ultimo è fissato al 31 maggio. Ma i Caf in questo periodo si sono trovati a gestire un carico di lavoro maggiore dopo il decreto per il congelamento della prima rata dell’Imu – circa 100 mila dichiarazioni già presentate da rivedere – e hanno così manifestato l’esigenza di avere più tempo a disposizione per poter adempiere a questo compito.

► 100 mila persone dovranno rifare i calcoli IMU

Il Governo ha così accolto la richiesta e ha approntato un Dpcm che proroga questa scadenza al 10 giugno.

La motivazione di questa proroga sta nel fatto che il credito Irpef per i lavoratori dipendenti e per i pensionati che sono proprietari di un immobile potrebbe essere diverso dato il non pagamento della relativa imposta.

Per coloro che hanno scelto di presentare il modello 730 al sostituto d’imposta, la cui scadenza era stata fissata prima al 30 aprile e poi spostata al 16 maggio – la compensazione del credito sarà ammortizzata nella busta paga di luglio.

► Calendario scadenze dichiarazioni dei redditi

I Caf, inoltre, consigliano di non presentare il modello integrativo in quanto se il governo non dovesse riuscire nell’intento di rivedere le modalità di prelievo dell’Imu, la dichiarazione precedentemente fatta sarebbe ancora valida.

 

 

Da oggi in vigore il decreto sull’IMU ma i nodi da sciogliere restano

 E’ stato firmato proprio ieri, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il decreto –  approvato lo scorso venerdì  17 Maggio dal Consiglio dei Ministri – sulla sospensione della rata IMU di giugno per i possessori di prima casa e sul rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga ed è da oggi ufficialmente in vigore, a seguito della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Per Baretta è difficile evitare l’aumento IVA

Nonostante tutto questo, però, i nodi da sciogliere, per il Governo Letta non sono ancora finiti. A partire dal prossimo primo luglio è infatti previsto il passaggio dell’ aliquota dell’ IVA dall’ attuale 21 al 22%, provvedimento che tutta la maggioranza chiede più o meno compatta di scongiurare, data la precaria situazione in cui già versa l’ economia italiana quanto a PIL e mondo dei consumi.

Epifani discute di IMU e di IVA

L’ aumento dell’ IVA, tuttavia, potrebbe fruttare allo Stato 4 miliardi di euro, e qualora si volesse evitarlo, con una Italia ancora non del tutto fuori da problemi di bilancio,  si dovrebbero trovare altrove le risorse necessarie.

E ciò, avverte il sottosegretario all’ Economia, Pierpaolo Baretta, sembra piuttosto difficile, sia per il tempo a disposizione, sia per le coperture concrete.  Senza considerare che sono anche in scadenza i bonus per le ristrutturazioni edilizie e i budget delle missioni di pace. Dove trovare, quindi, tutti i soldi necessari?

Epifani discute di IMU e di IVA

 Il Segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani ha discusso oggi a Siena, in occasione della campagna elettorale del candidato sindaco, di IMU e di IVA, proponendo in sostanza di utilizzare le risorse derivanti dalla rimodulazione dell’ IMU per evitare l’ aumento dell’ IVA che dovrebbe scattare a partire dal prossimo 1 luglio.

Confesercenti lancia l’allarme sull’Iva

Per Epifani, infatti, l’ innalzamento dell’ aliquota IVA previsto dal Governo Monti potrebbe finire per pesare soprattutto sulla parte finale della filiera, ovvero sul mondo del commercio e delle imprese, già provati dalla congiuntura economica particolarmente negativa. Questa conseguenza, quindi, dovrebbe essere evitata, anche se trovare le risorse necessarie in così poco tempo non è impresa da poco.

> Per Baretta è difficile evitare l’aumento IVA

E’ a questo punto, allora, che secondo Epifani potrebbero entrare in campo i meccanismi di rimodulazione dell’ IMU: se da una parte è giusto togliere l’ IMU a chi non può pagarla, dall’ altra si potrebbe pensare di utilizzare le risorse IMU per evitare l’ innalzamento dell’ aliquota dell’ IVA.

Contrario alla revisione dell’ IVA è anche il viceministro all’ Economia Stefano Fassina, che ricorda la drammatica situazione attraversata oggi dal Paese sotto il profilo economico.

Intanto da oggi è ufficialmente in vigore il decreto IMU che vale, in totale, 2,4 miliardi di credito sospeso.

A Torino si rimborsa l’Imu

 La Giunta Fassino in accordo con le sigle sindacali torinesi Cgil Cisl e Uil ha approvato il rimborso dell’Imu per le famiglie del Comune che si trovano in situazioni di disagio economico.

► L’IMU peserà sulle seconde case e sulle aziende?

Saranno ben 15.000 i beneficiari di un assegno da 100 euro che arriverà a giugno. Unici requisiti per rientrare tre i fortunati che si vedranno restituire quanto pagato sulla casa è quello di essere un pensionato o un lavoratore dipendente con reddito Isee inferiore ai 13 mila euro annui (il rimborso è per il 2012, quindi farà fede la dichiarazione dei redditi del 2010) e avere il possesso di una sola casa.

Non c’è neanche necessità di fare domanda: sarà l’amministrazione comunale a inviare ai beneficiari dell’assegno una lettera nella quale saranno indicati l’importo dell’assegno e le modalità di incasso dello stesso.

Una misura, questa, voluta dal sindaco della città Piero Fassino a sostegno delle famiglie con i redditi più bassi che sarà sostenuta tramite un apposito fondo perequativo da un milione di euro, costituito dal Comune di Torino in accordo con le organizzazioni sindacali.

► Difendersi dai cambi in corsa sull’IMU

Una sorta di risposta alla sospensione delle prima rata dell’Imu voluta dal governo Letta che, per come è stata pensata, potrebbe rivelarsi essere a beneficio più della parte ricca del paese che di quella che veramente soffre le conseguenze della crisi, ossia le famiglie che vivono di rendite da lavoro dipendente e da pensione.

L’IMU peserà sulle seconde case e sulle aziende?

 Con il decreto approvato venerdì 17 Maggio il Governo ha sospeso il pagamento della rata IMU di giugno per i possessori di prima casa, che sarà rivisto entro il prossimo 16 settembre. Ma questo provvedimento ha in sostanza rimescolato le carte in tavola per quanto riguarda il futuro gettito dell’ IMU.

Ecco il decreto per la sospensione dell’IMU

Anche se si arriverà all’ annunciato, nuovo decreto legge sulla service tax che l’ esecutivo ha addirittura previsto ieri entro la fine di luglio, c’è la possibilità che l’ onere delle imposte municipali cominci a pesare soprattutto sulle spalle di due soggetti soltanto, che per il momento non sono stati beneficiati dalle misure prese.

Verso un nuovo decreto IMU a luglio

Si tratta dei proprietari delle seconde case e delle aziende, cioè i proprietari degli immobili destinati alle attività produttive. Per costoro, oltre al pagamento tassativo dell’ acconto IMU entro il 16 giugno, c’ è infatti il rischio concreto che gli enti locali, vistisi ridurre il gettito previsto, ritocchino verso l’ alto le aliquote interessate, in modo da recuperare le entrate perdute attraverso il saldo di fine anno.

Sono previsti, inoltre, aumenti delle imposte per i proprietari di immobili dati in affitto e per le strutture commerciali, i negozi, e quelle turistiche. Unico vantaggio l’eventuale esenzione della rendita catastale dal conteggio dell’Irpef.

Verso un nuovo decreto IMU a luglio

 Solo alcuni giorni fa, con l’ approvazione del decreto IMU, venerdì scorso, il Governo aveva annunciato anche la pianificazione di una riforma più profonda del sistema tributario degli immobili, da varare entro il prossimo 31 agosto.

> Ecco il decreto per la sospensione dell’IMU

Ma ora l’ esecutivo sembra intenzionato addirittura a stringere i tempi e a emanare, entro la fine di luglio, un nuovo decreto relativo all’ IMU che riproporrà tutta la questione della tassazione degli immobili in chiave service tax, come era stato già diverse volte anticipato.

100 mila persone dovranno rifare i calcoli IMU

Ci si prepara, quindi a tassare maggiormente i grandi patrimoni e i beni di pregio e a proporre invece sgravi per particolari condizioni familiari o reddituali. Ma non solo. L’ esordio della service tax a luglio dovrebbe essere accompagnato anche da una serie di interventi per il settore dell’ edilizia, pesantemente colpito dal clima di recessione.

Si è parlato, ad esempio, di riqualificazione dell’ edilizia scolastica e di una proroga del bonus energia per gli adeguamenti energetici degli edifici. Nella service tax, invece, andrebbero a confluire l’ IMU, le tasse sui rifiuti, quelle relative agli affitti e alle compravendite immobiliari e quelle per gli altri servizi comunali. Ci saranno poi le deducibilità dall’ Irpef e dall’ Ires per le attività produttive.

Le proposte per evitare l’aumento dell’Iva

 Il Governo con quello che è stato denominato il Decreto emergenze, quello che contiene la sospensione del pagamento dell’Imu, del quale si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni, sta rimettendo mano a quanto fatto da Mario Monti e dai suoi tecnici.

► 100 mila persone dovranno rifare i calcoli IMU

In primo luogo, come detto, la sospensione dell’Imu e la promessa di una nuova legge che ridefinisca l’intero sistema di tassazione sui beni patrimoniali, i che riporta l’attenzione sull’Iva. Sospendere l’Imu comporta un minor gettito per le casse delle amministrazioni che devono, in qualche modo, fare cassa.

L’aumento dell’Iva sarebbe stata una buona soluzione, se non fosse che aumentare l’aliquote sui beni di consumo di un punto percentuale comporterebbe un’ennesimo esborso per le famiglie, come già ha anticipato la Confcommercio. Che fare?

Al tavolo del governo sono state già presentate due istanze. Una è quella del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta che propone un aumento selettivo dell’Imposta sul valore aggiunto sui beni e i servizi ai quali oggi è applicata l’aliquota Iva del 21%, cercando di aumentare l’aliquota solo su alcuni beni, sia in base alle attuali dinamiche dei consumi che dei vincoli imposti dall’Europa.

► L’aumento dell’aliquota IVA potrebbe abbattersi sul fisco

Il viceministro dell’Economia Stefano Fassina propone invece di rimettere subito mano all’Imu, allargando del 15%, il perimetro delle case di pregio e di lusso adibite ad abitazione principale cui il Governo non ha sospeso il pagamento della tassa comunale sugli immobili.