Cancellare la Mini Imu? La storia continua e regna la confusione

 Si apre il 2014 e per il mondo delle tasse sulla casa c’è subito la grana mini Imu. L’anno scorso si è discusso per molto tempo dell’abolizione dell’Imu e si è arrivati alla mini Imu ,che dovranno pagare quei cittadini che fanno parte dei comuni che hanno aumentato l’aliquota.
La Legge di Stabilità non ha specificato alcuni aspetti sulla tassazione della casa ed ha inserito la Iuc che prevede anche la Tasi. Probabile che in questo inizio di gennaio, e prima della scadenza per il pagamento della mini Imu fissato per il 24, arrivino altre sorprese. Nel governo c’è chi vuole sostituire la tassa con un’altra sul gioco d’azzardo, ma non è un’idea condivisa. In effetti, c’è un’altra parte del governo che pensa a un’ulteriore revisione della Tasi. Quella delle tasse sulla casa sembra quindi una storia infinita.
I sindaci dell’Emilia Romagna hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Enrico Letta e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiedendo di rivedere la mini Imu. A rispondere è stato il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio. Il ministro ha espresso la sua posizione favorevole al sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e affermato che si potrebbe far fronte aumentando il carico fiscale sul gioco d’azzardo. Le possibilità che questa manovra riesca non sono però molte. C’è l’opposizione del ministero dell’Economia e Delrio ha detto di avere spiegato al sindaco di Ravenna le difficoltà di riuscita di questa operazione.
Per mercoledì è prevista la votazione in Senato della conversione del decreto Imu e in quella occasione dovrebbero arrivare degli emendamenti.

Prorogata la scadenza della mini IMU al 24 gennaio 2014

 Per il mese di gennaio 2014 era stata prevista, sin dai tempi di redazione della Legge di Stabilità, la scadenza della mini IMU, quella parte di tassazione sulla prima casa che è rimasta a carico dei contribuenti in seguito all’innalzamento delle aliquote da parte di molti comuni italiani. 

Scadenza Imu 24 gennaio, chi deve fare il saldo

  E’ stato stabilito, secondo le ultime notizie, il termine ultimo per eseguire il tanto contestato versamento per saldare la rata mini Imu, tassa imposta da alcuni comuni sulla prima casa che così è stata rimandata in una forchetta di date dal 16 al 24 gennaio. in ogni caso l’emendamento alla Legge di Stabilità ha decretato di fatto quali saranno i contribuenti che dovranno  fare il pagamento e il mini saldo di gennaio 2014.

Come si calcola l’importo dell’IMU con aliquota diversa

 Il 16 dicembre scorso milioni di contribuenti italiani sono stati chiamati al pagamento dell’IMU, nel giorno in cui era stata fissata la scadenza del relativo saldo. I contribuenti italiani in quell’occasioni si sono trovati in situazioni diverse fra loro in merito agli importi dal pagare. 

Dall’Imu alla Tasi con il rischio beffa

 Le novità del 2014 sulle tasse sulla casa si possono sintetizzare nel passaggio dall’Imu sulla prima casa alla Tasi. L’abolizione dell’Imu, salutata con piacere dei contribuenti e proprietari di prima casa, che sono circa l’82% degli italiani, rischia però di essere una beffa. In effetti, l’abolizione dell’Imu porta alla Tasi che potrebbe risultare più costosa della vecchia imposta sulla casa e influire maggiormente sulle abitazioni di minore valore.
Dal 2014 ci sarà quindi una nuova tassa che la Iuc. Questa si divide in Tasi, che è la Tassa sui servizi indivisibili, e la Tari, che è la Tassa sui rifiuti. La Iuc prevede quindi due tasse che hanno aliquote diverse. L’Imu ci sarà ancora per le abitazioni diverse dalla prima casa. La Tasi sembra quindi una nuova versione dell’Imu sulla prima casa che è stata abolita.
La Tasi costerà quanto o addirittura di più dell’Imu? La risposta si potrà conoscere tra qualche tempo visto che nella Legge di Stabilità ha stabilito che i comuni possono applicare un’aliquota massima dello 0,25% calcolata sull’imponibile Imu. I comuni sono in grado di applicare una aliquota nulla o prevedere delle detrazioni, ma in questi casi ne risponderebbero direttamente delle condizioni e conomiche e vista la situazione di molti comuni è una possibilità che sembra difficile.
Il rischio è che la Tasi la debbano pagare anche i proprietari di abitazioni di basso valore che prima erano esentati. Chi invece ha una abitazione di valore più consistente avrebbe tariffe più basse. I comuni affermano che si prevedono per loro minori entrate di un miliardo e mezzo, mentre le associazioni dei costruttori minacciano scioperi in caso di aumento delle aliquote.
La tassa sulla casa è quindi ancora complessa e la prima rata della Iuc che comprende anche la quota della Tasi si pagherà entro il 16 gennaio.

Chi deve pagare la mini Imu a gennaio 2014

 La scadenza per effettuare il versamento per il pagamento della rata mini Imu imposta da alcuni comuni sulla prima casa è stata posticipata dal 16 al 24 gennaio. L’emendamento alla Legge di Stabilità ha stabilito quali contribuenti dovranno pagare il mini saldo di gennaio 2014.

Nuove risorse ai Comuni per le detrazioni Tasi

 L’Aula di Montecitorio ha approvato oggi, esprimendo il suo sì definitivo, il testo della Legge di Stabilità, che nei prossimi giorni passerà quindi al Senato, per ricevere anche da quest’aula la definitiva approvazione. Restano ancora da approvare alla Camera, gli ultimi documenti di bilancio, come la Nota di variazione e il ddl di Bilancio, ma il Governo ha già annunciato alcune ulteriori novità sul piano fiscale. 

Nuova mini stangatina per la casa

 Le aliquote Imu sono state fissate, e gli abitanti di 2.436 comuni dovranno pagare il 40% di differenza tra l’aliquota base del 4 per mille e gli eventuali aumenti sulla prima casa decisi dai sindaci. Più di un terzo dei proprietari.

Per la Cgia di Mestre Imu e Tares sono una stangata per le imprese

 Ieri è  stata la giornata in cui cittadini e imprese si sono trovati con due scadenze fiscali importanti, l’Imu e la Tares. La tassa sull’abitazione per chi possiede la seconda casa e immobili strumentali e quella sui rifiuti scadevano lo stesso giorno portando entrate importanti per lo Stato.  Due tasse da versare e spese che potrebbero avere messo in difficoltà molte imprese.
Per la Cgia di Mestre, la seconda rata dell’Imi e la Tares peseranno maggiormente sulle imprese che pagheranno più della metà dell’importo complessivo. Le Entrate per lo Stato e per i comuni sono di circa 15,8 miliardi di euro e quindi il peso per le imprese è molto alto.
Per l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese, l’importo da pagare preoccupa, considerato anche che la paziale deduzione dell’Imu per gli immobili strumentali dell’azienda probabilmente non basterà a confronto con gli aumenti precedenti. La Cgia di Mestre ha fatto i calcoli e afferma che le detrazioni per il pagamento dell’Imu per questi immobili, dalle tasse sui redditi come l’Ires o Irpef per il 30% nel 2013 e per il 20% nel 2014, non saranno in grado di controbilanciare gli aumenti imposti al valore fiscale di capannoni, alberghi e centri commerciali che sono previsti per quest’anno nel decreto “Salva Italia”.
Il pagamento della Tares è un ulteriore elemento che appesantisce la situazione economica delle imprese. Per la Cgia di Mestre, la Tares influirà parecchio sulla situazione degli esercizi commerciali. Si parla di circa 4 miliardi di euro più 1 miliardo di euro di maggiorazione a carico di proprietari e affittuari di locali commerciali.