Imu, il saldo rimborsato con la Tasi?

 Potrebbe esserci una mini stangata a gennaio 2014 anche per le prime case ora esentate. Il Dl 133 stabilisce che la seconda rata è dovuta se il Comune ha deliberato per il 2013 un’aliquota per l’abitazione principale maggiore di quella base prevista dalla legge.

Imu, ai comuni il verdetto finale

 Ieri il 9 dicembre, ultimo giorno a disposizione dei comuni per stabilire le aliquote per il pagamento dell’Imu. Per calcolare il pagamento della seconda rata a conguaglio le aliquote deliberate dai Comuni sono disponibili nelle schede dei siti istituzionale dei Comuni sotto la dicitura aliquote Imu.

Si avvicina la scadenza della seconda rata dell’Imu, quando e come

 Il 16 dicembre arriva la scadenza per il pagamento della seconda rata dell’Imu. Sull’Imu si è discusso molto in questi giorni per quanto riguarda i proprietari di prima casa e il pagamento delle aliquote aumentate da alcuni comuni. Ora siamo arrivati al punto, ma vediamo chi deve pagare e come.
I proprietari di abitazioni di lusso, della categoria A/1, A/8 e A/9, chi possiede terreni agricoli, gli anziani che possiedono un immobile anche se sono residenti in una casa di cura, i proprietari di uffici, i proprietari di negozi, i proprietari di aree fabbricabili e di seconde case sono chiamati tutti a versare la seconda rata dellìImu.
L’aliquota e l’importo di questa seconda rata si possono conoscere chiedendo direttamente al comune di appartenenza, sia attraverso il sito internet sia attraverso il telefono. I cittadini che fanno parte di quei comuni che non hanno cambiato l’aliquota dovranno replicare il pagamento della prima rata dell’Imu. Con l’Imu alcuni comuni possono decidere su determinate esenzioni, come quella per le case concesse in comodato d’uso a genitori e figli, ed è quindi importante informarsi.
Il pagamento si fa con il modello F24 ordinario o semplificato o con il bollettino postale.
Per le abitazioni di lusso, il codice tributo per il  pagamento dell’Imu è 3912, per i fabbricati è 3918 e per i terreni 3914.
Nel modello F24 ordinario bisogna considerare la dicitura “sezione Imu e altri tributi locali”. Inoltre, le informazioni da considerare sono il codice catastale del comune, il numero degli immobili, l’anno e l’importo. Nel modello F24 semplificato oltre a queste informazioni bisogna considerare il codice “EL” che riguarda Ente Locale nella “sezione”.

Beffa Imu, a gennaio potrebbe raddoppiare

 L’eliminazione della seconda rata Imu rischia di diventare l’ennesima beffa del governo Letta. A dicembre si paga il conguaglio Imu inerente al primo semestre 2013, a gennaio si paga il 40% della differenza fra l’aliquota minima e quella imposta dal Comune di appartenenza quindi gran parte degli italiani invece di non pagare quest’anno la tassa sulla casa, rischiano di doverla pagare due volte, il 16 dicembre e il 16 gennaio.

Per l’Imu da pagare a gennaio si propone la detrazione nella nuova Iuc

 La Commissione Bilancio della Camera sta esaminando gli emendamenti alla Legge di Stabilità che si inizierà a votare la prossima settimana. Si parla di modiche alla Iuc, la tassa che sostituisce l’Imu, e di altri aspetti per trovare le coperture finanziarie. Il Pd ha proposto una tassa per le società che producono utili in Italia attraverso internet, si parla di qualche modifica alla manovra sulle pensioni e c’è poi un’imposta di bollo più alta sui titoli che diventa progressiva anche se ci sono delle battaglie in corso rispetto alla possibile incostituzionalità.
Moltissimi emendamenti, che sono più di 3.000, che ancora non sono stati selezionati, ma su alcune cose c’è un accordo nella maggioranza che appoggia il governo. Maggiori risorse dovrebbero venire dalla Tobin Tax e poi dalla cosiddetta “web tax”, cioè dalla proposta di tassare le multinazionali che lavorano attraverso internet anche in Italia. Per queste società si parla dell’obbligatorietà dell’apertura della partita Iva in Italia. L’obiettivo e trovare fondi per rientrare nei parametri europei.
Il Pd propone anche di modificare la Iuc e una soluzione per l’Imu sulla prima casa che i cittadini devono ancora pagare anche se la tassa è stata abolita. A gennaio si dovrebbe pagare il 40% in quei comuni che hanno aumentato l’aliquota base dello 0,4%. La proposta è che questo pagamento sia detraibile dalla Iuc. La copertura economica si troverebbe con l’aumento della tassazione sulle terze e quarte case. In questo senso ci sarebbero anche le coperture materiali per reintrodurre le detrazioni presenti per la vecchia Imu che corrispondevano a 200 euro per la casa e a 50 euro per ogni figlio.

Imu prima e seconda casa, come e quanto si paga

 A gennaio, in oltre 800 Comuni italiani, proprietari di prime case dovranno pagare il 40% dell’acconto previsto per il mese di dicembre. Questo sta a significare e dimostrare che il governo Letta, che aveva assicurato la cancellazione della rata Imu, esentando completamente i proprietari di prima casa, ha fatto un passo indietro.

Per Confcommercio il governo ha annullato i benefici del cuneo fiscale con l’anticipo degli acconti

 Per Confcommercio, il saldo degli acconti tra Ires e Irap nel 2013 e i benefici del cuneo fiscale è praticamente uguale a zero. Questo significa che il taglio al cuneo fiscale non porta a niente di buono per le aziende. In effetti, gli acconti di importa Ires e Irap utili a coprire la soppressione dell’Imu valgono 1,147 miliardi mentre il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Legge di Stabilità vale 1 miliardo. Per Confcommercio il beneficio del cuneo fiscale è quindi azzerato dalla crescita di 1,5 punti dell’Ires per gli anni 2013 e 2014.

Mini Imu di gennaio 2014, quanto si pagherà?

Confcommercio spiega che la Legge di Stabilità prevede nel 2014 la riduzione del cuneo fiscale attraverso l’abbassamento dei premi Inail. Il governo ha previsto che la riduzione è di 1 miliardo. Per l’Associazione dei commercianti, questa è una misura esigua che è per di più annullata dall’aumento degli acconti sui versamenti decisi dal governo. Il beneficio fiscale per le aziende partirà dal prossimo anno e oggi lo Stato chiede loro di anticipare, in un certo senso, questo beneficio. Questi sono i risultati delle scelte del governo secondo Confcommercio che ha collaborato nello studio con il Cer.

Ripresa difficile se non si concede credito alle Pmi

L’organizzazione dei commercianti, nella sua analisi, afferma: “Alcune delle coperture previste per l’abolizione della prima rata dell’Imu non sono state conseguite. Si tratta, in particolare, dei 600 milioni di gettito atteso dalla cosiddetta ‘sanatoria giochi’ e di parte dei maggiori introiti Iva associati allo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione pari a 925 milioni. Sono, queste ultime, due forme di prelievo aggiuntive, ma allo stesso tempo a impatto nullo per il sistema economico: la prima perché confinata a una sola categoria di operatori, a cui viene, peraltro, offerto un forte sconto per la chiusura di precedenti pendenze fiscali; la seconda perché compensata da pagamenti di ammontare molto maggiore e da lungo tempo attesi dalle imprese”.

Calcolo Imu, mini stangata a gennaio sulle case

 Il pagamento della rata Imu per le prime abitazioni è stato eliminato, anche se ancora non è chiaro in che modo saranno trovate le misure necessarie. Le risorse per andare a coprire il mancato gettito proveniente dal pagamento della tassa sugli immobili andrà a incidere sui cittadini e intanto si delinea un nuovo caos per il pagamento della tassa sulle seconde abitazioni.

Imu prima casa, le acrobazie del Governo. Ultime novità

 In seguito alla decisione della cancellazione della seconda rata Imu su prime case e terreni agricoli, rimane il problema dei Comuni che hanno fissato l’ aumento delle aliquote oltre quella ordinaria del 4 per mille per cui la metà dell’extragettito sarà ancora a carico dei contribuenti. Quindi per chi risiede nei Comuni che nel 2013 hanno aumentato le aliquote Imu è prevista una mini-stangata da 42 euro.

La seconda rata dell’IMU resta in vigore per alcuni terreni agricoli

 La seconda rata dell’IMU è stata, come è noto, abolita sulla prima casa in seguito all’emanazione del Decreto Legge 133,  ma resta ancora in vigore per alcuni terreni agricoli. I proprietari di terreni agricoli che non risultano essere né coltivatori diretti né imprenditori agricoli saranno infatti tenuti al pagamento della seconda rata della tassa entro il 17 Dicembre 2013.