Giungono buone notizie per coloro che monitorano costantemente l’inflazione italiana. L’inflazione complessiva in Italia è stata del 7,7% a marzo, in calo rispetto al 9,1% di febbraio. Il processo disinflazionistico è ancora in atto ed è trainato principalmente dalla componente energetica.
Inflazione
Disastro Brexit: inflazione nel Regno Unito in doppia cifra per la prima volta in 40 anni
Pessimi riscontri dal Regno Unito, per quanto concerne la questione Brexit ed inflazione. I prezzi al consumo sono aumentati del 10,1% rispetto a un anno fa, più del previsto. La pressione inflazionistica va al di là dell’energia e arriva ai costi del cibo. Dunque, l’inflazione nel Regno Unito è aumentata più del previsto il mese scorso, raggiungendo il livello più alto degli ultimi 40 anni, intensificando la pressione sui consumatori e aumentando la pressione per un’azione da parte del governo e della Banca d’Inghilterra.
Focus sull’inflazione all’8,9%: gli ultimi aggiornamenti
Arrivano indicazioni importanti su un tema delicato come quello dell’inflazione. I gestori di fondi avvertono che il mercato si sta compiacendo delle prospettive per l’inflazione in Europa, dove la prospettiva di una recessione ha alimentato il fascino di rifugiarsi nelle obbligazioni.
Italia, le buone notizie sull’aumento dei prezzi non eliminano la deflazione
Il rialzo dell’inflazione è ancora “poca roba”. I prezzi sono aumentati su base mensile ma sono ancora in calo in confronto al 2015.
In Italia i consumi sono fermi al palo
La ripresa italiana durante la seconda parte dello scorso anno ha puntato moltissimo sui consumi interni, non potendo più sfruttare l’export verso Paesi emergenti ormai in difficoltà. Eppure il primo scorcio dell’anno nuovo conferma la debolezza della ripresa dei consumi: secondo i dati Istat, il valore delle vendite al dettaglio è fermo a gennaio 2016 rispetto a dicembre 2015 e in calo dello 0,8% rispetto a gennaio 2015.
Prestiti incentivati, dalla Bce 300 miliardi alle banche
La Bce ha stupito tutti tagliando i tassi d’interesse, ampliando il piano d’acquisti di titoli sia in quantità (da 60 a 80 miliardi al mese) che in qualità (estensione ai bond delle aziende più solide). Tuttavia ha soprattutto attivato un meccanismo senza precedenti che di fatto remunera le banche mentre le finanzia, a patto che queste facciano circolare i denari nell’economia reale.
Interventi Bce, l’euforia dei mercati dura poco
L’euforia sui mercati, stimolata nel primo pomeriggio di ieri dal comunicato della BCE con il quale veniva annunciato il taglio di tutti e 3 i tassi dell’istituto per l’Eurozona e il varo di misure di potenziamento degli stimoli monetari, è durata poco.
Confesercenti sui dati ISTAT legati all’inflazione
Dopo la diffusione dei dati sull’inflazione da parte dell’ISTAT, Confesercenti ha pubblicato un suo commento al futuro del Paese.
Aumenta l’inflazione ma gli italiani spendono meno
Se il carrello della spesa degli italiani scende vuol dire che l’aumento dell’inflazione è vanificato. La variazione acquisita per il 2015 dell’inflazione è dello 0,1%. Resta poi la spinta deflattiva per beni acquistati con maggiore frequenza.
Inflazione, lieve ripresa a ottobre
Leggera accelerazione della dinamica dei prezzi a ottobre: stando alle stime preliminari, l’indice istat dei prezzi al consumo cresce dello 0,2% in confronto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti dell’ottobre 2014, per via di un’accelerazione di un decimo di punto percentuale in confronto al valore tendenziale fatto registrare a settembre (+0,2%).