Il nuovo commissario dell’Inps è Vittorio Conti. Lo ha comunicato lo stesso ministro del Lavoro, Enrico Giovannini che ha detto: “Abbiamo firmato il decreto di nomina del professor Vittorio Conti all’Inps. Ci resterà fino al prossimo 30 settembre”.
INPS
Immobili enti previdenziali: la situazione a 18 anni dall’avvio della dismissione
Quella degli immobili degli enti previdenziali è una storia infinita che Governo e Inps hanno ignorato. Una storia fatta di numerose tappe. Una storia che occorre conoscere da cima a fondo. In primo luogo è necessario conoscere come funziona la vendita e da quanto tempo dura l’iter dell’alienazione. In secondo luogo sarebbe necessario conoscere gli errori dell’Inps.
Immobili enti previdenziali: gli errori dell’Inps
Sono numerose le complicazioni nell’iter per la dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali Pubblici. Un iter che si trascina da quasi vent’anni e che sembra non avere fine. L’ultimo atto, quello che sarebbe dovuto essere soddisfacente, è stato invece nocivo per l’intero sistema e ha penalizzato di fatto l’Inps che ha scelto di contravvenire alle indicazioni fornite da Governo e Parlamento. Le ultime normative avevano messo dei limiti alla determinazione dell’Inps di creare un proprio “Fondo immobiliare chiuso di tipo privato”.
Immobili enti previdenziali: come funziona la vendita?
Sarebbe dovuto durare cinque anni l’iter per la dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali Pubblici. Tutto iniziò con il Decreto Legislativo n.104 nell’ormai lontano 1996.
Il Decreto contemplata specifiche tutele per gli inquilini, così da agevolarli nell’acquisto della prima casa.
L’Inps lancia l’allarme sulle pensioni
Il presidente dell’ Inps, Antonio Mastrapasqua, in un’audizione nella commissione di controllo degli enti previdenziali, ha chiarito che il disavanzo dell’Inps potrebbe dare “segnali di non totale tranquillità”. Ha inoltre fatto presente di aver riferito e scritto al ministro dell’Economia Saccomanni, e al ministro del Lavoro Giovannini, per renderli reattivi sul problema.
L’anno che sta finendo è molto negativo per il mercato del lavoro
L’anno che sta per finire potrebbe essere ricordato come un anno nero per il lavoro. In Italia, in questo 2013 la problematica occupazionale si è acuita e i dati mostrano come quella del lavoro è una vera emergenza economica e sociale. La disoccupazione è elevata, sia quella generale sia quella giovanile. Quest’ultima ha raggiunto livelli preoccupanti.
► Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni
La crisi economica continua a stringere l’Italia e il tessuto socio-economico ne risente. In questi giorni le proteste stanno aumentando un po’ in tutta Italia anche perché il mercato del lavoro è in una situazione sempre più peggiore. L’Inps ha mostrato i dati sulle richieste di disoccupazione in crescita, così come quelle di mobilità e di cassa integrazione, mentre i fondi a disposizione sono quasi finiti. A novembre si è certificata la crisi del mercato del lavoro in Italia. L’Osservatorio dell’Inps ha parlato di situazione praticamente ferma, impantanata e che al momento non trova vie di uscita.
► La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE
Vediamo alcuni dati sul mercato del lavoro con i quali chiuderà il 2013. Iniziamo dalla disoccupazione. Il tasso di disoccupazione generale è al 12,5%. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 41,2%, e questo significa che quasi un giovane su due tra i 15 e i 24 anni non ha un posto di lavoro.
Le domande di disoccupazione nei primi dieci mesi del 2013 sono cresciute del 31% rispettto allo stesso periodo del 2012. Le richieste di disoccupazione presentante a novembre sono 1.726.898 mentre 1.316.515 son o quelle presentate l’anno precedente. La disoccupazione è arrivata a un nuovo record con circa 3 milioni di persone senza un lavoro.
La cassa integrazione nei primi dieci mesi di quest’anno è sempre molto elevata.