Immobili enti previdenziali: gli errori dell’Inps

 Sono numerose le complicazioni nell’iter per la dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali Pubblici. Un iter che si trascina da quasi vent’anni e che sembra non avere fine. L’ultimo atto, quello che sarebbe dovuto essere soddisfacente, è stato invece nocivo per l’intero sistema e ha penalizzato di fatto l’Inps che ha scelto di contravvenire alle indicazioni fornite da Governo e Parlamento. Le ultime normative avevano messo dei limiti alla determinazione dell’Inps di creare un proprio “Fondo immobiliare chiuso di tipo privato”. 

Immobili enti previdenziali: come funziona la vendita?

 Sarebbe dovuto durare cinque anni l’iter per la dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali Pubblici. Tutto iniziò con il Decreto Legislativo n.104 nell’ormai lontano 1996.

Il Decreto contemplata specifiche tutele per gli inquilini, così da agevolarli nell’acquisto della prima casa.

Inps, in forte crescita le domande per la disoccupazione

 È stato divulgato dall’Inps il dato che riporta che nei primi undici mesi del 2013 (tra gennaio e novembre) sono state presentate 1.949.570 domande di disoccupazione, con un aumento pari al 32,5% rispetto ai primi 11 mesi del 2012, quando le domande erano state 1.471.681.

L’Inps lancia l’allarme sulle pensioni

 Il presidente dell’ Inps, Antonio Mastrapasqua, in un’audizione nella commissione di controllo degli enti previdenziali, ha chiarito che il disavanzo dell’Inps potrebbe dare “segnali di non totale tranquillità”. Ha inoltre fatto presente di aver riferito e scritto al ministro dell’Economia Saccomanni, e al ministro del Lavoro Giovannini, per renderli reattivi sul problema.

L’anno che sta finendo è molto negativo per il mercato del lavoro

 L’anno che sta per finire potrebbe essere ricordato come un anno nero per il lavoro. In Italia, in questo 2013 la problematica occupazionale si è acuita e i dati mostrano come quella del lavoro è una vera emergenza economica e sociale. La disoccupazione è elevata, sia quella generale sia quella giovanile. Quest’ultima ha raggiunto livelli preoccupanti.

► Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni

La crisi economica continua a stringere l’Italia e il tessuto socio-economico ne risente. In questi giorni le proteste stanno aumentando un po’ in tutta Italia anche perché il mercato del lavoro è in una situazione sempre più peggiore. L’Inps ha mostrato i dati sulle richieste di disoccupazione in crescita, così come quelle di mobilità e di cassa integrazione, mentre i fondi a disposizione sono quasi finiti. A novembre si è certificata la crisi del mercato del lavoro in Italia. L’Osservatorio dell’Inps ha parlato di situazione praticamente ferma, impantanata e che al momento non trova vie di uscita.

► La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE

Vediamo alcuni dati sul mercato del lavoro con i quali chiuderà il 2013. Iniziamo dalla disoccupazione. Il tasso di disoccupazione generale è al 12,5%. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 41,2%, e questo significa che quasi un giovane su due tra i 15 e i 24 anni non ha un posto di lavoro.

Le domande di disoccupazione nei primi dieci mesi del 2013 sono cresciute del 31% rispettto allo stesso periodo del 2012. Le richieste di disoccupazione presentante a novembre sono 1.726.898 mentre 1.316.515 son o quelle presentate l’anno precedente. La disoccupazione è arrivata a un nuovo record con circa 3 milioni di persone senza un lavoro.

La cassa integrazione nei primi dieci mesi di quest’anno è sempre molto elevata.

 

 

L’Inps mostra l’aumento delle richieste di disoccupazione

 Gli effetti della crisi economica in Italia si mostrano su diversi indici. Il tasso di disoccupazione è in crescita in Italia e lo dimostrano i dati e gli indicatori specifici che fanno vedere una situazione difficile per quella giovanile. Ora i dati dell’Inps mostrano la crescita delle domande di disoccupazione che nei primi dieci mesi di quest’anno sono aumentate del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le richieste totali ricevute dall’Inps nel 2013 dono di 1,7 milioni. A ottobre le richieste di disoccupazione ricevute sono state 168 mila, ma le risorse a disposizione sono quasi finite.
C’è quindi il rischio che alcune richieste non possano essere soddisfatte. In effetti, i 20 milioni di euro a disposizione per il 2013 sono quasi finiti, con circa un mese di anticipo visto l’aumento del tasso di disoccupazione e l’insistere della questione lavoro e della crisi economica nel nostro Paese. L’Inps può garantire i fondi che sono stabiliti dalla norma e fino ad esaurimento e quindi il rischio di non garantire tutti è presente.
In crescita ci sono anche le ore di cassa integrazione. A novembre la crescita è dell’1,7% con 110 milioni di ore. Una crescita lieve, ma il dato era già alto e quindi l’aumento ha una certa importanza. L’Inps ha rilevato come nei primi 11 mesi del 2013 le ore di cassa integrazione sono state 989,9, in calo rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Le ore per la cassa ordinaria sono in calo del 19,1% a novembre con 26,7 milioni, mentre le ore per la cassa straordinaria sono in aumento nello stesso mese del 14,8% con 53 milioni di ore.

Troppi squilibri nel sistema pensionistico

 La Commissione Europea ha stabilito di aprire un procedimento di infrazione verso l’Italia rea di non aver modificato correttamente il sistema contributivo a danno quindi degli aventi diritto alla pensione. 

L’Inps mostra la riduzione del potere di acquisto delle famiglie

 I dati dell’Inps, nel bilancio sociale del 2012, mostrano una riduzione del 10% del potere di acquisto delle famiglie nel periodo della crisi economica. C’è meno capacità di acquisto e meno reddito per le famiglie, visto che i dati registrano una riduzione complessiva di 18 miliardi.