Il Decreto IMU salva altri 9mila esodati

 Nella giornata di oggi il Senato ha trasformato in legge in Decreto IMU, che solo la settimana scorsa era stato varato dall’Aula della Camera dopo aver subito alcune modifiche attraverso degli emendamenti. Il Senato, tuttavia, non ha apportato nessuna modifica al testo del decreto, che è così diventato legge con tutti i provvedimenti in esso inseriti. 

Diventa più facile accedere ad un prestito per i pensionati INPS

 Anche se stiamo attraversando un periodo di profonda crisi economica e diventa sempre più difficile nel nostro paese accedere ad un prestito o ad un finanziamento a causa della conseguente crisi di liquidità del settore bancario, per i pensionati titolari di pensione INPS arriva una  buona possibilità per accedere a credito extra per far fronte a tutte le necessità economiche quotidiane. 

Nessuna rivalutazione per le pensioni più alte nel 2014

 Il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini, dopo gli interventi dei giorni scorsi in merito alla futura legge di Stabilità, torna a parlare di pensioni. E lo fa annunciando modifiche sostanziali, a partire dal 2014, ai sistemi di rivalutazione delle pensioni stesse.

I conti dell’INPS in rosso per quasi 10 miliardi di euro

 L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale – INPS – si è trovato in questi giorni ad approvare il bilancio consuntivo, il primo in seguito all’accorpamento di altri due enti previdenziali, l’Inpdap e l’Enpals, cosa che ha portato l’Istituto ad avere un peggioramento in merito ai suoi conti.

Guida all’incentivo per l’assunzione di disoccupati under 30 senza diploma

 Con la circolare n.131 l’Inps ha chiarito alcune questioni riguardo al bonus da 650 euro spettante alle aziende che assumo giovani sotto ai trent’anni senza un diploma, come previsto dal decreto occupazione entrato in vigore  giugno 2013.

La circolare dell’Inps chiarisce la tipologia del bonus, gli aventi diritto e la durata dell’incentivo.

Quasi 800 milioni di incentivi alle imprese per le nuove assunzioni fino al 2015

Cos’è il bonus per assunzione di disoccupati under 30 

Aziende e titolari di impresa che assumono giovani disoccupati con età compresa tra i 18 e i 29 anni di età che non abbiano conseguito il diploma licenza superiore con un contratto a tempo indeterminato hanno diritto ad un bonus pari ad un terzo della retribuzione lorda mensile fino ad un massimo di 650 euro per ogni lavoratore assunto.

Per quanto si ha diritto al bonus?

L’incentivo per l’assunzione di giovani disoccupati senza diploma dura 18 mesi dalla data di assunzione del lavoratore. Nel caso di trasformazione di contratto atipico in contratto a tempo determinato, il datore di lavoro ha diritto al bonus per soli 12 mesi.

Sono sempre meno gli under 35 che hanno un lavoro nel 2013

Chi può usufruire del bonus occupazione?

La circolare n.131 del 17 settembre 2013 dell’INPS spiega si ha diritto all’incentivo in caso di:

– assunzioni a tempo indeterminato, anche se part time,

– assunzioni con rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro,

– assunzione di apprendisti,

– assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, sia essa a tempo indeterminato che determinato,

– trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine.

Non hanno diritto al bonus assunzione per i giovani disoccupati chi assume:

– lavoratori domestici,

– con contratti di lavoro intermittente o ripartito.

 

30 settembre 2013, il giorno dell’ingorgo fiscale

 30 settembre 2013. Data infausta per tutti coloro che sono alle prese con le scadenze fiscali, in quanto si tratta dell’ ultimo giorno del mese e del terzo trimestre dell’anno, una giornata da dedicare al fisco e alla presentazione dei documenti che certifichino l’avvenuto pagamento di tasse e tributi.

E’ stato calcolato che oggi sono in media 49 le scadenze fiscali alle quali adempiere, ma ci sono alcuni comuni italiani nei quali la cifra è anche più alta.

In pratica, oggi 30 settembre 2013, gli italiani si trovano a dover fare i conti con la dichiarazione Irap annuale, che deve essere presentata solo per via telematica con un apposito modello distinto dall’Unico in via telematica. C’è poi presentazione dell’Unico 2013, anche questa da effettuarsi esclusivamente in via telematica da parte di persone fisiche, società di persone, enti e società di capitali.

Oggi 30 settembre 2013 scadono anche i termini per la dichiarazione dell’Iva e per la dichiarazione Imu, che spetta a quei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione per gli immobili per i quali c’era l’obbligo nel 2012.

>  Calendario fiscale – Gli appuntamenti di ottobre e dicembre 2013

C’è anche chi oggi si confronterà con il pagamento in una unica rata della Tares sui rifiuti urbani. Tra le città coinvolte c’è anche Milano.

Ultima delle scadenze fiscali più importanti previste per oggi 30 settembre è il versamento dei contributi volontari Inps relativi al secondo trimestre 2013. Inps anche per i datori di lavoro che devono denunciare i pagamenti effettuati nel mese precedente a dipendenti e collaboratori.

Se in tutto questo vi siete accorti di essere in ritardo con il pagamento di uno dei tanti tributi da pagare, oggi è anche l’ultimo giorno utile per avvalersi del ravvedimento operoso.

Trovate le coperture per altri 6.500 esodati: chi e come può fare richiesta

 Il Decreto 101 del 2013 sulla razionalizzazione delle spese della Pubblica Amministrazione e con il Decreto 103, quello che ha eliminato la rata dell’Imu, entrambi già pubblicati in Gazzetta Ufficiale (31 agosto 2013) sono entrate in vigore delle interessanti novità per i lavoratori esodati e per i dipendenti del settore pubblico.

 Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novità di settembre 2013

I Decreti sono serviti, infatti, a trovare le coperture per altri 6.500 esodati, ossia i lavoratori che hanno lasciato il lavoro ma che sono stati privati della possibilità di andare in pensione con l’entrata in vigore della Riforma Fornero, cha ha innalzato i requisiti per l’accesso alla previdenza.

I requisiti per gli esodati

I lavoratori che sono usciti dal mondo del lavoro entro la fine del 2011 e che da allora non percepiscono né stipendio né pensione, potranno accedere al trattamento pensionistico dell’Inps, secondo i requisiti previsti prima della Riforma Fornero solo se:

1. in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi vigenti prima della riforma, avrebbero maturato il diritto ad avere la pensione entro il 2014;

2. l’uscita dal lavoro non è precedente al 1° gennaio 2009 e successiva al 31 dicembre 2011;

3. non sia stato percepito dopo il licenziamento un reddito annuo lordo complessivo per qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente, superiore a 7.500 euro.

► Risorse in arrivo per gli esodati e per la CIG

Tempistiche e modalità di presentazione della domanda per gli esodati

Il termine ultimo fissato dal Governo per presentare la domanda di accesso al trattamento pensionistico per chi rientra nei requisiti sopra esposti è il 25 settembre 2013. Le informazioni necessarie, i documenti da presentare e anche maggiori dettagli sui requisiti sono reperibili sul sito del Ministero del Lavoro.

 

Boom di richieste di prepensionamento all’Enel, ora tocca alle centrali

 L’ex detentore del monopoli dell’energia elettrica in Italia, l’Enel, non sta certo vivendo un periodo sereno. La grande azienda ha dovuto rimettere mano a tutto l’impianto aziendale per cercare di ridurre il debito monster che l’attanaglia: un buco di 43 miliardi, che può essere coperto solo con un deciso taglio delle spese.

► Conviene di più il mercato libero o il servizio di maggior tutela per la fornitura di energia?

Come solitamente accade, il primo settore al quale si mette mano è quello dei dipendenti: Enel ha proposto un piano di prepensionamenti, che è poi stato accettato, con i dovuti aggiustamenti, anche dai sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. Il risultato sono state oltre 5.328 domande di prepensionamento.

Le domande, che sono state effettuate come previsto dall’accordo dai dipendenti Enel ai quali mancano meno di quattro anni per il raggiungimento dei requisiti pensionistici, sono al momento al vaglio dell’Inps, che al momento pare ne abbia accolte solo 4.300.

Per sopperire alla mancanza di personale dopo questa ondata di prepensionamenti, l’Enel ha già previsto un piano per l’assunzione di 1.500 giovani (che potrebbero diventare 2.000), i quali saranno inseriti in azienda, anche se con tempistiche e modalità ancora in via di definizione, attraverso specifici percorsi formativi.

► I costi nascosti della bolletta della luce

Sulle restanti è ancora in corsa la verifica dei requisiti e delle coperture, ma Enel può iniziare a cantare vittoria: adesso il passo successivo sarà quello della dismissione delle centrali elettriche più obsolete, meno efficienti e più inquinanti, partendo dalle centrali ancora alimentate ad olio combustibile.

 

Cosa sono gli assegni famigliari

 Assegni familiari – Cosa sono e chi ne ha diritto

Per chi ha figli  coniuge a carico che non svolgono attività lavorativa, l’Inps contribuisce al sostentamento della famiglia con appositi assegni. Ecco chi può richiederli e come.

L’INPS ha previsto diverse forme di sostegno per le famiglie italiane. Tra queste prestazioni ci sono due tipi di assegni, che spesso sono confusi per la somiglianza del loro nome: gli assegni al nucleo famigliare e gli assegni familiari.

Le due prestazioni sono molto diverse tra di loro e riguardano diverse categorie di lavoratori. Dopo esserci occupati degli Assegni al nucleo famigliaredi chi ne ha diritto e delle procedure per ottenerli, vediamo di cosa si parliamo quando parliamo di assegni famigliari.

► Come richiedere il sussidio di disoccupazione INPS

Gli assegni familiari sono una tipologia di contributo previdenziale che l’Inps eroga a favore dei contribuenti che hanno il coniuge e i figli (o il figlio) a carico, ossia che non percepiscono reddito. Per ognuno dei componenti della famiglia che non svolge attività lavorativa, l’Inps erogherà il contributo previsto.

Chi ha diritto agli assegni familiari?

Possono fare richiesta per gli assegni familiari le seguenti categorie di contribuenti:

– coltivatori diretti, coloni e mezzadri;

– piccoli coltivatori diretti;

– titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).

Per quali familiari si può richiedere l’assegno familiare?

L’assegno familiare può essere richiesto per le seguenti tipologie di familiari, purché siano a carico:

– coniuge, anche se separato,

– figli ed equiparati;

– fratelli, sorelle, nipoti, conviventi;

– ascendenti (genitori, nonni, ecc..) ed equiparati, (a condizione che il richiedente sia un piccolo coltivatore diretto.)

– familiari di cittadini stranieri residenti in Paesi con i quali esista una convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia.

► Assegno al nucleo familiare – Cos’è e chi ne ha diritto

Come si fa la richiesta per l’assegno familiare?

La domanda per l’erogazione del contributo deve essere fatta all’Inps tramite:

1. Sito Web dell’Inps se in possesso di un codice PIN

2. Contact Center al numero verde 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento

3. Patronati.