Internet lento: per il reclamo basterà un clic

 Basta carta, raccomandate, ricevute e lunghe attese: a partire da lunedì 7 aprile 2014 i reclami per i servizi internet che non raggiungono la velocità promessa dal gestore potranno essere fatti attraverso una semplice procedura on line.

A darne notizia è l’AgCom, vediamo allora in cosa consiste questa procedura.

I BitCoin vengono ora accettati anche da Zynga

 La nuova moneta virtuale che sta spopolando su internet, non è ancora molto ben conosciuta e compresa a livello mondiale. Tuttavia, i Bitcoin iniziano ad essere accettati anche da alcune società di vendita.

Web tax contro le libertà fondamentali

 Emer Traynor, portavoce del commissario europeo per la Fiscalità e l’unione doganale Algirdas Semeta non è convinto sulla normativa della Web Tax che pare “contraria alle libertà fondamentali e i principi di non-discriminazione dei trattati”.

Ecommerce, ancora poco diffuso in Italia

 Cresce l’e-commerce in Italia: il successo delle imprese che lo praticano. Da alcuni anni l’E-commerce ha preso piede anche in Italia. Gli acquisti online nel 2013 hanno avuto una crescita del 17%, per 11,2 miliardi di euro di fatturato stimato.

Bitcoin Boom, la nuova moneta di internet

 Il “Bitcoin” viene accettato come denaro corrente per i pagamenti da 470 società in Americane e più di 600 nel resto del mondo. I grandi network dell’acquisto digitale come Amazon o la Apple per il momento si tengono a distanza. La nuova “moneta digitale” nata nel 2009 nel mese di novembre ha visto il suo valore passare da 213 a 1211 dollari.

In aumento il volume del commercio online

 Di anno in anno continua sempre ad aumentare, in volume ed in valore, il commercio online, quello che si può effettuare in rete, che oggi coinvolge sempre più consumatori del passato e sempre più settori economici. Basta pensare, infatti, che nel 2012 l’e-commerce ha raggiunto in Italia un valore pari a 10 miliardi di euro, accrescendo del 10 per cento i risultati dell’anno precedente. 

Pacchetto fiscale: ecco le misure principali

Ecco alcune delle misure più importanti contemplate dal cosiddetto Pacchetto Crescita.

In primo luogo ci sono numerose limitazioni ai poteri di Equitalia.

– Le bollette riceveranno sconti pari a 550 milioni. Per il wi-fi è in atto il processo di liberalizzazione.

– Le Piccole e Medie imprese riceveranno un credito maggiore che arriverà a 5 miliardi, in virtù della riproposizione della Legge Sabatini riguardante l’acquisto dei macchinari e il rinvigorimento del Fondo di Garanzia.

– Per quanto riguarda, invece, i processi di autorizzazione per le infrastrutture è previsto uno sblocco.

– Ritorna inoltre in auge la prassi di mediazione civile obbligatoria al fine tagliare oltre un milione di processi in cinque anni.

Il pacchetto prevede inoltre numerose semplificazioni burocratiche. Tra queste menzioniamo l’indennizzo che cittadini e imprese potranno chiedere alle amministrazioni inadempienti. Un indennizzo che sarà pari a 2mila euro. Viene inoltre estesa a 180 giorni la durata del Durc. Estensione a tutto il territorio italiano anche per il piano riguardante le zone a burocrazia zero.

Per quanto concerne le semplificazioni il Governo comunque presenterà in un Ddl, rinviato a mercoledì prossimo, nuove proposte quali ad esempio lo snellimento delle procedure per la cittadinanza agli stranieri diciottenni nati in Italia.

Il Governo ha approvato a tarda sera il testo, al termine di una riunione durata sei ore.

Pacchetto fiscale e imprese: riduzione della soglia per l’accesso al credito d’imposta

Pacchetto fiscale e imprese: gli aiuti ai cantieri senza fondi

Pacchetto fiscale e imprese: accesso al credito agevolato per le Pmi

Pacchetto fiscale e imprese: finanziamenti e contributi agevolati alle imprese

Pacchetto fiscale: la stretta ad Equitalia e la liberalizzazione del wi-fi

 

Pacchetto fiscale: la stretta ad Equitalia e la liberalizzazione del wi-fi

Due sono le misure principali del pacchetto fiscale. La prima concerne la liberalizzazione del wi-fi. La legge dell’esecutivo prevede che la registrazione della traccia delle sessioni, qualora non venga associata all’identità dell’utilizzatore, non rientra tra i dati personali e non richiederà più alcun adempimento giuridico.

In ambito sanitario arriva l’anticipazione entro fine 2014 dell’applicazione in tutta Italia del fascicolo sanitario elettronico.

Al fine di rilanciare la nautica da diporto spunta anche un taglio all’imposta sul lusso inserita dal precedente esecutivo di governo guidato da Mario Monti. Non pagheranno più la tassa di stazionamento le imbarcazioni che arrivano a 14 metri, mentre si riduce a 870 euro quella pagata per imbarcazioni da 14 a 17 metri e a 1.300 euro quella dovuta su unità che vanno da 14,01 a 20 metri. Tra le novità fiscali contempliamo anche l’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti e del 770 mensile.

Il piatto forte del menu – pacchetto fiscale riguarda comunque la limitazione dei poteri in mano ad Equitalia. Ecco quali sono:

– il debito iscritto a ruolo in caso di difficoltà del contribuente potrà essere rateizzato fino a 10 anni (le rate passano da 72 a 120);

– dal 30 settembre sparirà l’aggio. Esso oggi può arrivare fino all’8% della cartella. Dal 30 settembre, dunque, saranno dovuti soltanto i costi fissi con i relativi interessi;

– Se la prima casa non è di lusso non sarà più soggetta a espropriazione.

Istruzione

Buone notizie arrivano anche dal Ministero dell’Istruzione. Sono pronti 300 milioni in tre anni per completare gli interventi di edilizia scolastica sottoscritti con gli enti locali. Nel frattempo giungono anche le borse di mobilità per gli studenti universitari capaci e meritevoli che intendano iscriversi a corsi di laurea in regioni diverse da quella di residenza. Lo sblocco del turn over per università ed enti di ricerca sale dal 20 al 50% nel 2014, per immettere risorse umane e ricercatori negli atenei.

Pacchetto fiscale: ecco le misure principali

Pacchetto fiscale e imprese: gli aiuti ai cantieri senza fondi

Pacchetto fiscale e imprese: accesso al credito agevolato per le Pmi

Pacchetto fiscale e imprese: finanziamenti e contributi agevolati alle imprese

Pacchetto fiscale e imprese: riduzione della soglia per l’accesso al credito d’imposta

Le nuove professioni Web

 Il mercato del lavoro, si sa, è in continuo movimento. Attualmente il web si configura come una grande ricchezza per le imprese.

Per capirlo è sufficiente pensare a coloro i quali attraverso internet hanno potuto crescere e rinnovarsi creando nuove opportunità di business oppure a chi dal web è nato e sta sviluppando la propria azienda. Oppure ancora chi adotta la rete per supportare le proprie azioni di marketing o per farsi conoscere in mercati prima difficilmente raggiungibili; le porte che è in grado di aprire questo strumento sono infinite. Ma come diventare un esperto del campo? E per le aziende, come identificare le risorse più adatte ai propri obiettivi?

Tralasciando i sempre più numerosi addetti al settore web – esperti di digital coordinato in tutte le multiformi declinazioni, agenzie web e di comunicazione – che si muovono in modo agile tra le mansioni e i processi e quindi tra le professioni ad esse connesse, dagli annunci di lavoro che si possono trovare sparsi un po’ ovunque sul web pare ci sia parecchia confusione da parte delle aziende/agenzie che ricercano personale adatto a svolgere determinate azioni di marketing o di comunicazione sul web.

Il mercato in effetti è ricco e molto complicato, in più i confini tra una professione e l’altra sono molto labili, difficile quindi orientarsi e destreggiarsi. Risulta però sempre più importante spiegare determinate “etichette” come ad esempio il web analyst oppure l’e-reputation manager in profili precisi, sia perché le aziende possano identificare al meglio le risorse da inserire nel proprio organico sia perché i giovani – ma non solo – alla ricerca di lavoro possano destreggiarsi al meglio, considerando quanto il web sia un mercato dalle enormi opportunità di sviluppo.

Nuove professioni web

– content curator
– search engine optimizer
– community manager
– transmedia web editor
– digital pr
– all-line advertiser
– e-reputation manager
– web analyst

Nuove tasse in Usa per le vendite on line

 Al momento è solo una proposta di legge, ma sembra che la Marketplace Fairness Act non avrà problemi a divenire effettiva.

► Social shopping

Dopo che il Senato degli Stati Uniti ha votato a favore dell’introduzione della Marketplace Fairness Act con 69 voti – i contrari sono stati solo 27 – ora la proposta di legge è in attesa di passare al setaccio della Camera. Non dovrebbero esserci grandi problemi anche in questa sede, dove le grandi lobbies dell’e-commerce non dovrebbero disdegnare la possibilità di guadagnare di più.

La Marketplace Fairness Act, infatti, è una tassa che si dovrebbe applicare sulle compravendite online, ma non si tratta di una nuova tassa, bensì di un cambiamento nell’applicazione della tassazione stessa.

Negli Stati Uniti le tasse sulle transazioni on line, infatti, dovrebbero essere pagate dagli compratori finali che, però, spesso non pagano quanto dovuto e il gettito potenziale – circa 23 miliardi di dollari – che dovrebbe arrivare allo Stato è solitamente molto inferiore alle attese.

Per ovviare a questo problema il Governo degli stati Uniti ha proposto che la tassa sia pagata dai commercianti e non più dai compratori finali, accollandosi l’onere di far pagare la tassa direttamente sul prezzo del prodotto.

► Google Italia deve pagare 96 milioni di euro di tasse

Ma, se da un lato questo nuovo metodo di tassazione porterebbe a delle entrate certe, dall’altro, come prevedono Ebay ed Amazon che sono già sul piede di guerra, potrebbe anche essere un deterrente alle vendite e un rallentamento delle attività produttive di tutti coloro che vendono solo su Internet.