Un modo per pensare al proprio futuro, anche quando si smette di lavorare e ci si ritira in pensione, è quello di costruire nel tempo una pensione integrativa, soluzione oggi di particolare importanza soprattutto per i lavoratori più giovani che avranno un trattamento pensionistico ridotto rispetto a quelli versati dallo stato in passato.
Investimenti
Investimenti in istruzione a -1,2% in Italia
I Paesi in Europa che nel 2013 hanno abbassato la quota di investimenti in istruzione sono pochi. Lo dimostra l’agenzia Eurydice che ha pubblicato un dossier sugli investimenti nell’istruzione dei Paesi europei.
Il rapporto considera il confronto tra il 2012 e il 2013. Il dato medio è di un aumento dell’1% degli investimenti in istruzione in Europa.
Quali sono i Paesi dove si sono avuti tagli all’istruzione?
L’Italia è tra questi Paesi e quindi in controtendenza rispetto al dato medio di crescita di fondi messi a disposizione dell’istruzione. Oltre all’Italia, i tagli ci sono stati in Irlanda, in Croazia, a Cipro, del 15,8%, a Malta, nel Regno Unito e in Finlandia. In Italia i tagli sono stati dell’1,2%.
► Nessun taglio a scuola, istruzione e ricerca
I minori investimenti in Italia hanno riguardato soprattutto il numero di insegnanti, le infrastrutture e le attrezzature e software. Tre ambiti che sono un po’ l’emergenza del sistema di istruzione italiano. Gli insegnanti precari sono in numero tra i più alti d’Europa. Le infrastrutture sono vecchie e non sicure. L’innovazione è fondamentale ma ancora non molto presente.
► Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro al mese
Tra gli altri Paesi europei, significative contrazioni del budget per l’istruzione in Croazia e nel Regno Unito con il -4%. A Malta e in Finlandia il taglio è stato di quasi il 3%.
Nel confronto tra il 2012 e il 2013, il Paese in Europa che ha mostrato dati di maggiore crescita in termini di investimenti in istruzione è il Belgio. Un aumento di circa il 27% che arriva dagli investimenti in edilizia scolastica e nell’apertura di nuovi istituti con progetti che vedono la collaborazione tra pubblico e privato.
Quando conviene il risparmio e quando gli investimenti?
Quando si hanno dei risparmi, il dubbio se metterli da parte o investirli per un futuro più sicuro è quasi sempre presente. La decisione, in termini di scelta migliore da compiere, dipende da questioni soggettive legate soprattutto agli obiettivi dei singoli. La questione è però sempre in testa ai risparmiatori.
Ad esempio, se l’obiettivo e permettere ai figli di studiare in futuro, mettere i soldi da parte o investirli si presenta come scelta iniziale e di base.
► Piani di accumulo, nuova forma di risparmio
Vediamo quali sono le migliori strategie da seguire sia per il risparmio sia per l’investimento efficace.
Risparmio
Si può risparmiare in diversi modi. Il risparmio può essere basato su specifiche considerazioni o dipendere dalle necessità di un determinato periodo. La cosa importante è avere una strategia che si riferisca a un obiettivo specifico. che si vuole raggiungere.In questo senso, si può fare un programma e decidere come risparmiare e quanto tempo è necessario per raggiungere l’obiettivo.
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Investimento efficace
I modi per investire sono veramente tanti. Le cose da considerare sono però a priori, con se stessi. Ad esempio, è necessario capire quanto si può tollerare il rischio e qual è l’orizzonte temporale. Quindi, se non si vuole rischiare si possono scegliere alcune tipologie di obbligazioni abbastanza sicure invece che le azioni. Per evitare i rischi e bene poi diversificare gli investimenti. L’orizzonte temporale deve essere anch’esso chiaro, perché gli investimenti a breve e a lungo termine considerano condizioni differenti. Un investimento a breve termine dà poi la possibilità di recuperare le eventuali perdite, cambiare strategia o provare nuovi ambiti.
La filosofia come strumento per gli investimenti finanziari
Le caratteristiche del conto deposito Time Deposit di Unipol Banca
Un modo per far rendere i propri risparmi è quello di investirli in un conto deposito, che permette di avere interessi di remunerazione più alti di quelli di un conto corrente alla scadenza del contratto o . Esistono conti deposito con vincolo o senza vincolo e i primi offrono rendimenti più alti dei secondi.
Diminuisce la ricchezza delle famiglie italiane per la Banca d’Italia
La Banca d’Italia ha recente pubblicato il suo ultimo bollettino statistico in relazione alla ricchezza acquisita dalle famiglie italiane. Il quadro della situazione, però, mostra un decisivo calo dei patrimoni nel corso degli ultimi cinque anni, gli anni che vanno dal 2007 al 2012 e sono stati contraddistinti dalla crisi economica.