Quando si decide di aderire ad un programma di investimento o di sottoscrivere dei piani di accumulo del capitale o dei fondi comuni di investimento, può capitare di sentire parlare anche dei cosiddetti OICR, che, fuori dalla sinteticità dell’acronimo, devono essere considerati degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio.
Investimenti
In arrivo il Piano “Destinazione Italia” per attrarre gli investimenti esteri
Solo nelle ultime ore sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni sul contenuto del Def, il Documento di Economia e Finanza all’interno del quale saranno comprese tutte le misure che caratterizzeranno le scelte economiche del Paese per il prossimo periodo, decidendo, di conseguenza, anche l’operato politico.
Gli Usa scommettono sull’Europa: mai così tanti capitali dal 1977
Nei primi sei mesi del 2013 in Europa sono arrivati ben 65 miliardi di dollari dagli Stati Uniti, sotto forma di investimenti da parte dei principali fondi pensione americani e da varie istituzioni.
Una cifra del genere non si registrava dal 1977 e questo trend ha una sola spiegazione: gli Stati Uniti credono nelle capacità dell’Europa, e delle sue aziende, di uscire dalla crisi e di tornare competitive sui mercati e, a giudicare dal flusso costante di denaro affluito sui mercati europei, gli States credono in una ripresa molto veloce, che dovrebbe arrivare entro la fine di quest’anno.
► Cambio Euro/Dollaro – Le previsioni per settembre 2013
I primi segnali della ripresa, che purtroppo non interessano l’Italia, è stata già tracciata dll’Eurostat, così come anche la rinnovata fiducia dei consumatori. Fattori che piacciono ai grandi investitori americani che, con le loro immissioni di denari, stanno ulteriormente rafforzando i titoli azionari delle imprese del vecchio continente.
Le prospettive, quindi, sembrano essere ottime per l’Europa, grazie anche all’azione diretta ed incisiva di Mario Draghi: dal giugno 2012 le azioni europee sono risalite del 27 per cento; da inizio 2013 il Ftse Mib è salito del 7,4%, il Dax dell’8,5%, il Cac 40 di oltre 13 punti percentuali.
Secondo Hsbc, inoltre, in futuro la situazione potrebbe volgere ulteriormente al meglio, dato che al momento le azioni della zona euro sono ancora sottovalutate del 15% rispetto al loro reale valore nel lungo periodo, discrepanza che si risolverà presto grazie alla ritrovata fiducia degli investitori.
► La Siria fa crescere il prezzo del petrolio
L’Europa, però, se vuole davvero tornare ad essere un attore economico e finanziario importante deve fare attenzione ad alcune variabili fondamentali: la direzione degli investimenti americani e le sue conseguenze e, soprattutto ora, la possibilità di un attacco Usa in Siria.
Come funziona il valore temporale del premio delle opzioni
Al giorni d’ oggi il mercato finanziario delle opzioni è diventato un mercato molto sofisticato, con tanti, diversi tipi di prodotto che è possibile acquistare. Tutte le opzioni, però, comprese quelle binarie, possiedono delle caratteristiche comuni, di cui stiamo cercando di fornire un utile approfondimento.
Una di queste è il premio e in un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che il premio di una opzione, cioè il suo costo, è basato su due elementi:
Che cos’è il premio di un’opzione
Che cosa sia un’ opzione binaria è un concetto abbastanza noto in ambito finanziario. Le opzioni binarie sono le ultime nate all’ interno del grande panorama delle opzioni, di cui condividono, come è immaginabile le principali caratteristiche di base.
Ed è per questo motivo che ci dedicheremo alla scoperta di alcune di queste caratteristiche fondamentali.
In questo post vedremo infatti più da vicino che cosa si intende per premio di un’ opzione.
Che cosa sono i derivati
In questo post cercheremo di conoscere meglio un tipo di strumento finanziario che nelle ultime ore ha conquistato le prime pagine dei quotidiani italiani e non solo, a motivo di un potenziale buco da 8 miliardi di euro che sembra essersi aperto nel panorama dei conti pubblici italiani a causa della ristrutturazione di prodotti derivati stipulati dal Tesoro verso la fine degli anni ’90.
Fondi pensione sospesi per 1,2 mln di persone
La crisi economica colpisce un po’ tutti i settori: anche quello della previdenza integrativa, che quest’ anno ha fatto registrare delle importanti novità. La Covip ha infatti rilevato, nella sua relazione annuale, che nel corso del 2013 circa 1,2 milioni di persone hanno sospeso i versamenti dei loro fondi pensione complementari.
Le 5 proposte di Confindustria per uscire dalla crisi
Di questa mattina le notizie sugli effetti disastrosi che la crisi ha avuto sul settore manifatturiero italiano e di quanto il credit crunch abbia peggiorato una situazione già al limite del collasso per le imprese.
L’Italia è ancora lontana dall’uscita dalla crisi, nonostante i proclami sempre più ravvicinati su un possibile miglioramento della situazione economico-occupazionale del paese, perché ancora mancano quegli incentivi e quelle facilitazioni che permetterebbero alle imprese di ricominciare a produrre, vendere e creare nuovo lavoro.
Ma non tutto è perduto. Lo dice Confindustria che questa mattina ha presentato il Progetto per l’Italia: cinque proposte, cinque misure urgenti da mettere in atto per non far perdere all’Italia l’ultima occasione per tornare ad essere un paese sano.
La prima cosa da fare è “avviare una capillare opera di semplificazione normativa e di ‘sburocratizzazione’ del Paese” che deve essere affiancata da un quadro normativo semplice e chiaro.
Altro importante passo da fare è tagliare i costi delle imprese di almeno l’11%, a partire dalla detassazione dei salari di produttività.
Le imprese italiane, poi, hanno necessità di liquidi per poter continuare a produrre, per questo è necessario che le pubbliche amministrazioni paghino i loro debiti pregressi e si impegnino a rispettare i termini di pagamento per quelli futuri.
Quarto punto è quello del lavoro, o della creazione di questo: per Confindustria è necessario agevolare l’uscita dei lavoratori anziani e la contemporanea entrata nel mondo del lavoro dei giovani, con incentivi in entrambi in casi.
L’ultimo punto di Progetto per l’Italia è la necessità di provvedere alla detassazione degli investimenti e “ favorire gli investimenti pubblico-privati in infrastrutture materiali e non”.