L’Italia vede il ritorno degli investitori?

 Gli investitori internazionali hanno dato all’Italia tre mesi di tempo per eseguire le riforme e rinnovare l’economia. La domanda è se in Italia ci sarà una ripresa o un nuovo declino che possa mettere in discussione il futuro non solo del nostro Paese ma anche dei paesi della zona euro.

La sfida del Presidente del Consiglio Matteo Renzi è quella di alleggerire la pressione fiscale, abbassare la burocrazia e mantenersi entro i parametri Ue. Una sfida difficile che punta alla crescita.

 

Le aziende italiane all’estero stanno tornando in Italia

 

In alcune importanti conferenze sugli investimenti in Italia sono state messe in mostra la bassa valutazione delle imprese italiane e la scarsa competitività unite all’alto debito pubblico. Renzi ha pochi mesi per dimostrare che l’Italia si sta impegnando a riformare l’economia e convincere gli investitori.

I grandi investitori stanno tornando dopo la crisi economica del 2010 e del 2011. Nel mese di marzo, Rosneft è diventato il più grande azionista di Pirelli e nello stesso mese, Blackstone ha acquistato il 20 per cento di Versace e Fintech e Btg Pactual hanno comprato quasi il 7 per cento della più antica banca d’Italia che è la Monte dei Paschi di Siena. Il fondo di private equity Charterhouse ha comprato laNuova Castelli, il più grande esportatore d’Italia di parmigiano. Gli investitori statali cinesi sono nuovi proprietari del 2 per cento di Eni ed Enel. Inoltre, fondo americano BlackRock quest’anno ha comprato quote significative di circa il 5 per cento ciascuno in quattro delle maggiori banche italiane: UniCredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Banco Popolare.

Nel frattempo, i primi segnali di miglioramento della domanda dei consumatori italiani significa che alcuni investitori stanno vedendo delle opportunità nelle aziende. Un fondo d’investimento gestito da George Soros ha recentemente acquistato una partecipazione nel più grande gruppo dei centri commerciali in Italia.

Marco Gubitosi, partner di Legance, ha affermato che le misure di riforma ndegli ultimi due anni, che rientrano nel “Salva Italia”, stanno finalmente avendo il loro impatto sull’ambiente aziendale italiano.

Gli imminenti stress test bancari e un riesame della qualità dell’attivo stanno guidando inoltre la ricapitalizzazione del settore bancario.

La recente riforma proposta da Renzi sul mercato del lavoro prevede di portare da 12 a 36 mesi la possibilità di fare contratti per i lavoratori temporanei. Un elemento che è stato accolto bene dagli investitori e dalle aziende per fornire maggiore flessibilità.

Alle conferenze di Londra, gli investitori hanno suggerito altri due catalizzatori per gli investimenti: le privatizzazioni di società controllate dallo Stato e puntare sull’Expo 2015 a Milano.

Tuttavia, in Italia l’opposizione alle riforme non manca e c’è la necessità di trovare un accordo.

In Europa gli investitori sono cauti per la questione in Ucraina

 Il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi cercherà indizi questa settimana nelle aziende della zona euro per vedere se c’è bisogno di ulteriori stimoli all’economia per contrastare i rischi della bassa inflazione e delle tensioni geopolitiche. Gli indici mostrano che la crescita dell’attività manifatturiera tiene al ritmo più debole di quest’anno.

La disputa territoriale tra Russia e Ucraina, da dove arriva gran parte dell’energia per l’Europa, sta minando la fiducia in una ripresa già minacciata dal rafforzamento dell’euro. Ciò porta alla prospettiva che i funzionari della Bce saranno chiamati ad allentare la politica monetaria, se necessario, anche con strumenti non convenzionali come il quantitative easing.

 

Draghi, Bce, potrebbe spingere i tassi in negativo

 

Per gli economisti, la tensione in Europa orientale potrebbe facilmente innescare turbolenze abbastanza grandi da fermare il temporaneo recupero dell’Eurozona. Questo è il più grande rischio per le previsioni di crescita ottimistiche per la zona euro in questo momento.

Gli Stati Uniti stanno pensando a ulteriori sanzioni economiche contro la Russia visto che l’accordo diplomatico non ha mostrato di essere in grado di disinnescare la crisi. In tale contesto, gli indicatori di questa settimana del sentimento nella zona euro mostrano segni di cautela.

L’impatto significativo della moneta non è quindi l’unico visti i venti contrari del mercato che concernono la Cina e la Russia. Il 2014 sarà un anno impegnativo, ma la Bce è fiduciosa di potere raggiungere gli obiettivi finanziari.
L’indice Ifo della Germania sulla fiducia delle imprese si prevede che scenderà a 110,4 ad aprile da 110,7 del mese precedente. La lettura è diminuita a marzo per la prima volta in cinque mesi . Il Zew, il Centro per la ricerca economica europea a Mannheim, ha detto la scorsa settimana che l’indice di fiducia degli investitori tedeschi è sceso per il quarto mese, in parte a causa del conflitto Ucraina.

Il ruolo delle agenzie di rating internazionali – Moody’s Corporation

 Una delle agenzie di rating più note ed importanti a livello globale è Moody’s Corporation, che insieme a Fitch Ratings e Standard & Poor’s costituisce la triade dei punti di riferimento mondiali dell’affidabilità creditizia di imprese e nazioni. Detiene infatti una quota di mercato pari al 40 per cento, mentre S & P ha una quota leggermente inferiore, pari al 39 per cento, con Fitch Ratings che  conclude la terna con la sua quota pari al 16 per cento.

Le caratteristiche del conto deposito Cash Park di Fineco

 Per chi vuole far rendere la liquidità depositata sul proprio conto corrente, la soluzione ideale è quella di aprire un conto deposito o attivare una partita vincolata in conto corrente, a seconda delle proprie esigenze e della convenienza nello scegliere l’una o l’altra opzione. Entrambe queste opzioni, infatti, hanno bassissimi costi di gestione, per lo più quasi nulli e possono essere attivati direttamente dal conto corrente che già si possiede il più delle volte. 

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei Buoni Fruttiferi Postali?

 Uno dei prodotti di investimento più amati dagli italiani sono i Buoni Fruttiferi Postali, i Buoni emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti collocati in via esclusiva da Poste Italiane. Questi prodotti possono infatti essere considerati delle forme di investimento a basso rischio, perché godono di una particolare garanzia offerta dallo stato, in quando vengono emessi da una società bancario che in parte è ancora controllata dall’amministrazione centrale. Per certi versi, quindi, sono sottoposti a regole simili a quelle dei titoli di stato.

Gli elementi finanziari da considerare per gli investimenti

 Quali sono gli elementi più importanti di questo periodo per quanto riguarda il mercato finanziario italiano? I seguenti fattori potrebbero influenzare i mercati nel breve periodo.

  • Il Fondo Monetario Internazionale potrebbe confermare che l’economia in Italia crescerà intorno allo 0,6% quest’anno e all’1,1% nel 2015 .
  • Il Tesoro annuncia la vendita di Btp, con relativi importi da mettere all’asta il 28 marzo.
  • Luxottica, Google. Il creatore degli occhiali da sole Ray Ban Luxottica ha affermato di aver siglato una partnership strategica con Google sul suo eyewear di vetro che potrebbe aprire la strada ad un nuovo mercato.

 

I pregi di Luxottica

 

  • Unicredit. Standard and Poor ha confermato per la banca il rating BBB- a lungo termine. Unicredit ha detto che l’agenzia di rating ha visto l’impatto della perdita di 14 miliardi di euro sulla posizione di capitale gestibile e ha detto che l’aumento di capitale aveva rafforzato il bilancio.
  • Eni. La Libia ha chiuso il giacimento El Feel, perché il gasdotto di Mellitah è stato chiuso. L’Unione europea si trova ad affrontare una potenziale minaccia per il suo approvvigionamento energetico con paesi come l’Austria, la Polonia e la Bulgaria che sono fortemente dipendenti dal gas russo.
  • Banca Monte dei Paschi. La società americana di fondi comuni Vanguard ha acquistato parte di una quota del 12% venduta la scorsa settimana dal principale azionista di Monte dei Paschi.
  • Finmeccanica. La polizia ha arrestato due ex dirigenti della controllata dallo Stato in un’indagine relativa a un progetto di tracciamento dei rifiuti.
  • Ansaldo e Impregilo. Le due aziende sono in pole position nella corsa per costruire la metropolitana di Lima con il contratto che vale 5 miliardi di dollari.
  • Terna. Il gestore della rete elettrica italiana presenta il suo nuovo piano industriale i risultati dell’anno precedente.

L’Europa è in ripresa e tornano gli investimenti

 La produzione industriale e le attività di servizi in Europa sono vicini al livello più alto da quasi tre anni, secondo i dati rilasciari ieri. I dati mostrano la crescita anche in un contesto di sconvolgimento geopolitico con la crisi politica in Ucraina e il rallentamento economico in Cina, suggerendo che le politiche del presidente della Banca centrale europea (Bce) sono state utili contro la crisi finanziaria della zona euro.

I tagli dei tassi di interesse di Draghi, le iniezioni di liquidità e l’impegno controverso per comprare i titoli dei Paesi in crisi hanno rafforzato la fiducia delle imprese e hanno spinto verso un’economia migliore. Draghi a mantenuto i tassi fermi in questo mese e a parte la ripresa ha avvertito che restano i rischi dei prezzi tenui, cioè l’inflazione bassa, e una valuta in rafforzamento, cioè l’euro.

 

L’Europa tra crescita e rischio deflazione

 

Il segnale che arriva dai dati economici è che c’è una migliorata fiducia e una modesta ripresa nell’Eurozona. A condizione però che l’inflazione non scenda ulteriormente.

L’indice sul settore manifatturiero e dei servizi nell’area dell’euro a febbraio, come ha comunicato Markit Economics Londra, è a 53,3 che è il più alto da giugno 2011. L’indicatore è stato superiore a 50, la linea di demarcazione tra espansione e contrazione, da luglio.

I dati dei primi tre mesi di quest’anno sono stati i migliori dal secondo trimestre del 2011 con la produzione in Francia, la seconda più grande economia della zona euro, che è aumentata per la prima volta da luglio 2011.

Gli investitori internazionali stanno tornando in Europa anche verso nazioni che hanno ricevuto salvataggi nelle profondità della crisi. Il Portogallo ha attirato più di 14,5 milioni di euro con un aumento di nove volte quest’anno. Il denaro è anche defluito in Grecia e Irlanda, che hanno visto gli investimenti aumentare rispettivamente del 75% e del 25%.