La Borsa del Giappone chiude al rialzo

 Nikkei in moderato rialzo al termine della seduta di questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazio ni a quota 14411,27 con un progresso dello 0,94% che non modifica il quadro grafico di fondo, estremamente indebolito nelle ultime settimane: i prezzi non riescono a superare i massimi di venerdì a 14540 circa, lasciando aperto uno spazio fino a 14790 punti.

Investire in azioni, quali i settori più promettenti

 Vola nuovamente la Borsa Usa, bene i titoli dell’Eurozona ed anche Piazza Affari: il rialzo dei listini e la discesa dello spread fra Btp italiani e Bund tedeschi sono dovuti al nuovo governo Renzi, che rappresenta un’ultima chance di salvataggio e ripresa per l’Italia.

Forex, l’Euro mostra un trend ancora in crescita

 Il dato molto atteso di ieri era quello sull’Inflazione europea, rappresentativo dell’unica variabile macroeconomica sul forex su cui di fatto agisce (anche se non lo sta facendo) la Banca Centrale Europea.

Titoli tecnologici americani, un settore molto promettente

 Ad essere in corsa per il Morningstar Awards 2014 è’ Ucits Powershares EQQQ Nasdaq 100 l’Etf di Invesco. Infatti secondo quanto riportato da CorrierEconomia, il titolo è di fatto entrato nelle nomination nella categoria Azionario Nord America.

Investimenti, scendono le spese di commissione

 Anche chi ha poche possibilità economiche oggi può investire meglio rispetto ad un anno fa. Stando a CorrierEconomia dal primo gennaio 2014, il micro risparmio non soffre più per l’eccessivo carico dell’imposta di bollo, applicata dal 2012 a tutti gli investimenti. Anche se l’aliquota è salita al 2 per mille, l’abolizione della soglia minima di 34,2 euro tocca i mini patrimoni e nei prossimi mesi anche la tassazione sui rendimenti e sui capital gain potrebbe essere ridefinita.

In Europa bisogna monitorare l’inflazione

 Con tutti i discorsi che si stanno affrontando, per l’ennesima volta, sull’eccessiva forza della moneta unica europea e su quanto dovrebbe fare la BCE per combattere, in maniera indiretta, questo fenomeno, oggi cominceremo la settimana con la pubblicazione dei dati sull’ inflazione europea, sperando di non dover assistere inermi ad un ulteriore peggioramento.

Crisi, il mercato immobiliare arretra ai livelli del 1985

 Il mercato immobiliare residenziale italiano ha continuato a scendere andando al di sotto dei livelli che si sono registrati nel 1985 con un numero di 403.000 compravendite nel 2013, pari al 9,2% in meno rispetto al precedente anno 2012.