Dollaro Usa in salita dopo i dati macroeconomici

 Ci si poteva aspettare un fragore assordante da parte dei mercati finanziari nella giornata che ieri non esitavamo a definire storica per via della concomitanza dei due più importanti market mover: le comunicazioni della Banca Centrale Europea e la pubblicazione sui dati del lavoro negli Stati Uniti d’America. L’occasione era di quelle speciali in quanto la coincidenza non ha precedenti per quello che riguarda almeno gli ultimi 7 ed 8 anni. La volatilità invece è stata appena discreta, con dollari generalmente acquistati e Borse ancora ai massimi.

Gli investitori attendono un aumento della volatilità

 Cosa potrebbe succedere in caso di dati positivi per gli Usa? Qui, le dinamiche dominanti debbono essere tracciate a partire dalle borse, su nuovi massimi ed in consolidamento a causa esclusivamente del livello di liquidità ancora superiore a 30 miliardi.

Perchè l’Euro è l’unica moneta che non si può ne si vuole svalutare

  Durante l’ultima riunione del 5 giugno Mario Draghi ha deciso di tagliare i tassi di riferimento di 10 punti base, portandoli ad un livello che probabilmente non verrà più rivisitato a ribasso, portare i tassi di remunerazione sui depositi delle banche che possono accedere al circuito della BCE in territorio negativo ed implementare delle misure straordinarie di fornitura di liquidità al sistema bancario europeo.

Poche le novità nella riunione odierna della Bce

 L’ultima release relativa al mercato del lavoro americano ha rispettato pienamente le aspettative degli analisti e degli investitori, con 217 mila posti di lavoro creati ed un tasso di disoccupazione pari a 6.3%, sotto il livello di attenzione della Federal Reserve, threshold che è stato però abbandonato (quello del 6.5%) dopo l’abbandono da parte di Bernanke del timone dell’istituto centrale americano.

Il prezzo del Platino potrebbe salire nei prossimi giorni

 I nuovi segnali incoraggianti sulla salute della più grande economia del mondo, ha portato la Federal Reserve (Fed) alla fine di aprile ad annunciare la quarta riduzione consecutiva mensile di 10 miliardi dollari degli acquisti di asset previsti dal quantitative easing.