In programma c’è una nuova ed importante quotazione a Piazza Affari. La speranza è che, come è accaduto spesso in precedenza, non ci siano ripensamenti o dietrofront di sorta. Si tratta dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna.
IPO
Le ragioni del dietrofront in Borsa di Intercos e ItaliaOnline
Il 2014 era iniziato molto bene in confronto all’anno precedente, in termini di nuove quotazioni in Borsa. L’anno in corso ha fatto registrare più di un record, con 851 Ipo già archiviate nei primi nove mesi: parliamo del 49% in più in confronto al 2013 per un totale di 190 miliardi di dollari raccolti (+94%).
Ipo da record per Moncler con domande che superano di molto l’offerta
Twitter in borsa, comprare o non comprare?
Come abbiamo visto anche in un post pubblicato prima di questo, proprio nella giornata di oggi il popolare sito di microblogging, Twitter, più noto al mondo come il social network dal caratteristico cinguettio, è stato quotato oggi in borsa a Wall Street attraverso un’IPO – initial public offering – da 18 miliardi di dollari.
IPO e il mercato in crisi
Il mercato azionario è in difficoltà e il fatto che stia perdendo vitalità emerge anche dalla numerosità delle IPO dell’ultimo periodo di rilevazioni: il terzo trimestre dell’anno. Ecco una panoramica sui nuovi ingressi nel mercato azionario: chapeau all’Asia.
Il mercato azionario e gli scambi in generali, sono stati fortemente depressi dalla crisi economica globale e la possibilità che si perseveri nella recessione per i prossimi anni, indebolisce la volontà delle aziende di quotarsi in vorsa.
Il mercato, insomma, condiziona le Ipo. Nel terzo trimestre del 2012, per esempio, la banca dati di S&P Capital Iq, prende atto soltanto di 211 nuove operazioni sul mercato globale. Si tratta di un volume di “new entry” in calo rispetto al mese precedente quando le Ipo sono state 292 e in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando le Ipo del terzo trimestre erano addirittura 316.
L’ammontare collocato è stato di 28 miliardi di dollari e anche questo dato risulta naturalmente in calo rispetto all’anno scorso, quando si parla di 31 miliardi di dollari e rispetto al trimestre precedente con i suoi 42 miliardi di dollari.
S&P Capital Iq rileva anche una scarsa partecipazione dell’Europa che ha contribuito soltanto con 672 milioni di dollari di azioni collocate a sostenere i debutti in borsa. Oltre la metà delle quotazioni, invece, è stata fatta nell’area Asia-Pacifico con un ammontare totale di 17,9 miliardi di dollari. Importante il contributo di Japan Airlines.
Il Made in Italy non conosce crisi
Le aziende del lusso e della moda italiano continuano ad avanzare e non risentono della crisi che ha colpito tutti gli altri settori.