Annuario del contribuente sottoposto a revisione

 L’Annuario del contribuente è una guida alla dichiarazione dei redditi utilissima per chi la compila autonomamente senza servirsi dei sostituti d’imposta ma è anche una guida fondamentale alla gestione dei buoni rapporti con il Fisco.

Quest’anno, anche per le novità legate al fisco sulla casa, sono stati rivisti diversi capitoli, quattro su cinque per essere precisi e sull’Annuario si scopre che il la parte II dedicata al Fisco sulla casa è nuova nella maggior parte dei dettagli.

 Per la Corte dei Conti ci sono troppe tasse

Tra le imposte che maggiormente sono state interessate dalle modifiche fiscali, rientra sicuramente l’IVIE che è cambiata a partire dalla firma della Legge di Stabilità 2013, ma non sono mancate novità in relazione all’IMU e all’IRPEF sugli immobili.

► Scaduta la dichiarazione IMU scattano le multe

L’imposta dovuta dalle persone fisiche sul possesso di immobili all’estero era stata prevista nel 2011 ma diventa operativa a partire da quest’anno. Il versamento, che in origine doveva essere fatto in un’unica soluzione, insieme alla dichiarazione dei redditi, è stato adesso rivisto con l’introduzione delle due tappe solite: acconto e saldo.

► Cosa dobbiamo sapere sull’IVIE

L’IMU, invece, è l’imposta municipale e la grande novità riguarda la “dichiarazione” che è obbligatoria soltanto in alcuni casi specifici.

Si arriva così all’IRPEF sugli immobili, al rendimento dei fabbricati concessi in locazione o d’interesse storico ed artistico, all’imposta sui terreni.

Monti su Irpef Imu e Irap

Il cambiamento di Mario Monti in trenta giorni: un mese aveva posto il veto su una riduzione dell’Imu. Oggi, invece, il Premier uscente promette tagli di trenta miliardi sulle tasse nell’arco dei prossimi 5 anni.

In altri  termini, Monti vuole garantire una sfilza di sgravi proprio su Imu, Irpef e Irap. Tuttavia, il ‘Professore’ al momento può garantire solo una copertura di 2,5 miliardi di taglio alla spesa corrente primaria. Soldi che servono almeno per alleggerire l’imposta sulla casa.

Futuro

Come andrà in futuro? Difficile da prevedere in una fase di piena emergenza e coi conti pubblici sotto stretta osservazione in Parlamento europeo. Per creare le risorse necessarie e propedeutiche al taglio della spesa, Monti può affidarsi su due elementi: potenziamento della lotta all’evasione e diminuzione degli oneri della spesa per interessi.

Evasione

La lotta all’evasione fiscale ha fatto enormi passi in avanti (12,7 miliardi nel 2012 ). Nella legge di Stabilità, però, quei soldi sono stati utilizzati per ridurre il deficit. E anche per il 2013, gran parte dei proventi è  ipotecata  nell’ottica del controllo dei conti pubblici.

Occorre rammentare che quest’anno il Prodotto interno lordo diminuirà dell’1%, contro lo 0,2% previsto dal governo nella nota di aggiornamento al Def di settembre. E l’Italia deve rispettare l’impegno al pareggio di bilancio mantenendo al tempo stesso un avanzo primario nei dintorni del 5% del Pil, condizione indispensabile per avviare la riduzione del debito pubblico.

Nuovi sgravi Irpef

 Ecco cosa cambia con le modifiche inserite nella Legge di Stabilità per le famiglie, a partire da fine gennaio.

Detrazioni figli

Lo schema odierno non risente di alcuna modifica. Continua, dunque, a prevedere un vantaggio che scende in base all’aumento del reddito, e che si annulla raggiunto il top salary di 95.000 euro.

Gli importi di base della detrazione, tuttavia, aumentano.

Anche se in maniera differenziata, dunque, lo sgravio aumenta, per tutte le categorie di contribuenti.

Nello specifico, la detrazione standard aumenta da 800 a 950 euro per ciascun figlio e da 900 a 1220 nel caso dei figli che hanno meno di tre anni di età.

Oltre a questa somma, vanno poi calcolati 400 euro nel caso in cui il figlio sia portatore di handicap.

Vi è una maggiorazione anche per quest’ultima tipologia.

Le cifre sono da ripartire su base annua.

Tali numeri diminuiscono a mano a mano che il reddito del lavoratore e del pensionato cresce.

Per queste ragioni, nel caso in cui il figlio sia uno soltanto, il vantaggio mensile rispetto allo scorso anno è di 10 euro, che calano a 8 nel caso di un contribuente con imponibile Irpef mensile di 3.000 euro, e poi ulteriormente se il reddito è ancora più elevato.

Ma l’importo arriva all’incirca al doppio se si ha un figlio minore di tre anni e con un portatore di handicap.

In proporzione, dunque, il vantaggio è maggiore per chi guadagna di meno.

L’aumento degli sgravi si ha in caso di famiglia numerosa:

3 figli: da 34 euro mensili con un reddito di 1.000 a 25 con 3.000.

4 figli: da 46 euro a 36 euro mensili.

Queste somme aumentano ancora se qualcuno degli interessati ha meno di tre anni oppure ha problemi di disabilità, oppure se il nucleo sia di dimensioni maggiori.

Le scadenze fiscali mettono a repentaglio le vacanze degli italiani

 Il 2013 è l’anno in cui gradualmente stanno entrando in vigore tutte le nuove imposte pensate dal governo tecnico per rimpolpare le casse dello Stato. Il caso, o chi per lui, ha voluto che la maggior parte delle scadenze si concentrassero vicino al periodo estivo.

► 2013 anno di pressione fiscale record

Un fatto che sta mettendo seriamente a rischio la possibilità di molte famiglie di concedersi la tanto desiderata vacanza al mare. Sono giugno e luglio i mesi in cui i contribuenti si troveranno a dover sborsare, nel complesso, qualcosa come 3,7 miliardi di euro: 2 di questi andranno a coprire la prima rata dell’Imu (prevista verso la metà di giugno) e 1,7 miliardi, invece, saranno destinati al versamento della prima maxi rata della Tares, la nuova tassa sui rifiuti.

Proprio su quest’ultima si concentra la critica del Centro Studi degli Artigiani di Mestre, per la prima rata dovrà essere versata non prima di luglio.

► Prima rata Tares posticipata a luglio

Come se non bastassero Tares e Imu, a mettere in forse le vacanze degli italiani ci sono altri due salassi: da un lato l’autoliquidazione Irpef, che costerà agli italiani circa 8,5 miliardi di euro in totale (anche questa a luglio) e, ancora, l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%.

Quindi, dove andremo quest’anno? Al mare o ai Monti?

Le buste paga gonfiate sono fraudolente

 L’articolo 2 del Decreto legislativo 74/2000 ha spiegato qual è il reato di dichiarazione fraudolenta e nella casistica nel mirino dell’Erario e della Guardia di Finanza, c’è anche la pratica di alcuni amministratori di società che gonfiano le buste paga dei dipendenti in modo da avere un escamotage per non pagare IRPEF ed IVA.

 Con i registri introvabili è bancarotta fraudolenta

La Guardia di Finanza, allora, ha deciso di affidarsi alle dichiarazioni dei lavoratori mettendo nel sacco gli amministratori scorretti. Tutto è ben definito nella sentenza numero 3071 della Corte di Cassazione, del 23 gennaio 2013. Il fatto è ricostruito in questo modo.

 La Cassazione sulla simulazione del credito IVA

Il tribunale ha condannato gli amministratori di una società Srl, per dichiarazione fraudolenta, prendendo in esame le fatture e i documenti che si riferivano ad operazioni in realtà inesistenti. Con l’obiettivo di evadere le tasse, questi amministratori avevano ritoccato le dichiarazioni del 2005 e del 2006, elencando una serie di elementi passivi fittizi.

In pratica avevano elencato dei costi sostenuti, soprattutto legati al pagamento del personale. In tutto avevano provato a far passare sotto la lente d’ingrandimento del Fisco e della Finanza, elementi passivi fittizie per un valore di circa 116 mila euro. Le buste paga dei dipendenti riportavano importi superiori a quelli effettivamente versati. Alla fine le Fiamme Gialle, con una serie di questionari rivolti ai dipendenti della società, sono riusciti a smascherare la frode.

Monti promette di abbassare le tasse

 La campagna elettorale per le elezioni politiche si fa sempre più intensa e il tema delle tasse è sempre uno di quelli più importanti. Mario Monti ha affermato di volerle diminuire, lui che le ha aumentate per salvare l’Italia dal rischio del fallimento.

2013 anno di pressione fiscale record

Il leader del centro parla di Imu con detrazioni sulla prima casa e anche di detrazioni sui figli. Mario Monti ha parlato a Omnibus, la trasmissione su La 7. Uno degli argomenti sul quale maggiormente si sta concentrando la campagna elettorale è l’Imu e Monti ha affermato:

Presenteremo presto un piano per ridurre il gettito di Imu, Irap e Irpef. Proponiamo misure per bloccare la spesa pubblica corrente al netto degli interessi, con una riduzione spesa pubblica-Pil del 4,5 per cento al termine dei cinque anni. Non vogliamo fare promesse, ma prendere impegni seri.

Monti ha fiducia nell’economia

Per l’Imu Monti ha spiegato che si lavora ad una detrazione da 200 a 400 Euro, mentre con i figli a carico la detrazione arriverebbe a 800 Euro. Alla base della riforma dell’Imu c’è l’equità.

Monti ha anche parlato della riduzione dell’Irap e dell’Irpef per i redditi medio bassi. Monti ha detto: “Il Paese reale fa una denuncia reale, ha ragione. Abbiamo dovuto evitare il dissesto dello Stato che si profilava ad un orizzonte che sembrava sempre più vicino e abbiamo dovuto farlo non con una prospettiva di cinque anni, ma di mese in mese. Ogni mese, ora possiamo dirlo, era un incubo vedere quanti miliardi di euro dovevano essere emessi in titoli italiani entro la fine del mese”.

L’illecito nella cessione dei beni donati

 Una sentenza della Corte di Cassazione, la numero 449 del 10 gennaio, è intervenuta sulla cessione a terzi dei terreni stabilendo che può essere considerata elusiva la cessione a terzi di un terreno che è stato ceduto poco prima da un famigliare ad un altro famigliare. L’illecito si può provare portando indizia e presunzioni che dimostrino la simulazione del contratto.

Siccome la materia in termini di cessioni e compravendite di terreni è molto complessa e siccome anche l’Erario affronta adesso la materia con maggiore dettaglio, dopo l’inglobamento dell’Agenzia del Territorio, entriamo nel merito del fatto che ha portato al pronunciamento.

Un accertamento IRPEF è stato inviato dall’ente tributario ad un cittadino, che si era trovato coinvolto in un circuito di donazioni e compravendite sospette. In pratica un terreno era stato ceduto a terzi, dopo che lo stesso terreno era stato oggetto di una donazione di un contribuente ai propri figli.

Il bonus IRPEF sulle ristrutturazioni “solari”

La donazione del terreno era avvenuta il 29 dicembre del 1999, poi il terreno era stato venduto il 12 maggio del 2000. Siccome non c’era stata la restituzione della caparra al promissario venditore-donante, e poiché gli attori dell’operazione erano imparentati, il Fisco ha presunto che ci fosse stata un interposizione fittizia, finalizzata all’evasione fiscale.

Il ricorso del contribuente è stato rigettato dalla Commissione tributaria provinciale.

173 milioni di euro dalle liti fiscali pendenti

Diritto annuale camerale 2013: sempre uguale

 Ogni anno, le aziende, devono pagare una quota per l’iscrizione alla Camera di Commercio, la cui localizzazione varia in base alla residenza dell’impresa stessa. L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che anche per il 2013 l’importo da pagare resterà invariato.

E’ tutto scritto nella nota del 21 dicembre 2012, redatta dal ministero dello Sviluppo Economico che ha spiegato come la taglia del diritto annuale camerale è immutata e dovrà essere corrisposta all’Erario in occasione della scadenza del pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi. Insomma, tutto dovrà essere versato entro il 17 giugno 2013.

L’importo è lo stesso da due anni, da quando ne è stata definita l’entità attraverso il decreto interministeriale del 21 aprile. A pagare sono chiamate tutte le imprese iscritte o annotate nell’apposito registro che è conservato in una delle sedi della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura).

Tecnicamente, infatti, il contributo deve essere versato nella circoscrizione territoriale in cui ha sede l’azienda al primo gennaio dell’anno d’imposta. Si deve pagare entro la scadenza della dichiarazione dei redditi, ma il versamento può essere fatto anche entro i 30 giorni successivi, fino al 17 luglio, ma pagando una maggiorazione dello 0,40 per cento.

Per il pagamento occorre usare il modello F24 ed esplicitare il codice tributo “3580“. Il diritto annuale camerale ha una quota fissa che dipende dal tipo d’impresa registrata e una quota variabile calcolata sul fatturato. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono riportate le tabelle di pagamento.

In aumento le detrazioni per i figli a carico

 Il 2013 porta ad un incremento delle detrazioni per i figli a carico. La mossa è da vedere come una conseguenza dell’entrata in vigore della nuova legge di Stabilità.

In cosa consiste l’aumento?

– Da 800 a 950 euro nel caso in cui si abbiano figli con età pari o superiore a tre anni;

– Da 900 a 1.220 euro nel caso si abbiano figli con età inferiore a tre anni.

– Da 220 a 400 euro nel caso si abbiano figli portatori di Handicap.

L’altra novità è che la detrazione Irpef è aumentata di 200 euro per ciascun figlio (a partire dal primo) per quanto concerne le famiglie che hanno più di tre figli a carico.

Tali detrazioni andranno sempre ripartite in una maniera ben precisa, ovvero nella misura del 50% tra i genitori.

CASI PARTICOLARI

– La detrazione, però, sarà attribuita al genitore avente un reddito complessivo più alto soltanto nel caso in cui costoro avessero preso accordi preventivi;

– La detrazione spetterà al genitore affidatario nei casi di separazione legale/affettiva, nonché nei casi di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

VANTAGGI

Le prime stime provenienti dagli Uffici delle sedi Caf parlano di vantaggi importanti per le famiglie numerose. Vediamoli nel dettaglio:

– 1.693 euro di detrazione per le famiglie con redditi fino a 15.000 euro con due figli (+ 311 euro rispetto all’attuale normativa);

– 3.500 euro per le famiglie con redditi fino a 15.000 euro con quattro figli (+ 643 euro rispetto all’attuale normativa).

– + 123 euro per le famiglie con redditi fino a 30.000 euro con un figlio.

– + 566 euro per le famiglie con redditi fino a 30.000 euro con quattro figli.

– Sconto di 825 euro per i nuclei familiari con redditi fino a 15.000 euro e con un solo figlio.

Sconto di 155 euro per le famiglie con redditi pari a 80.000 euro.

Non sono previsti sconti per le famiglie con reddito pari a 95.000 euro.

IVA, IRPEF E Tobin Tax: cosa cambia per l’Italia

 È stata firmata la legge di stabilità che regala agli italiani un bel pacchetto di aumenti, attivi già dal primo mese del 2013 con un alleggerimento delle buste paga dovuto agli incrementi degli addizionali locali. Ma qual è nel dettaglio la novità in materia di IVA, di IRPEF e tassa sulle rendite finanziarie?

Le prime due aliquote IRPEF, quelle associate ai redditi più bassi, non saranno tagliate come precedentemente promesso. Il fatto è che non ci sono i fondi per sostenere questo tipo d’intervento. Il Parlamento, in più, ha disposto l’aumento dell’IVA di un punto percentuale a partire dal primo luglio 2013.

Il Parlamento aveva intenzione di finanziare gli sconti IRPEF ma l’aumento dell’IVA non sarà sufficiente in tal senso e quindi sono stati approvati soltanto i bonus per le famiglie numerose. Cosa vuol dire? Che a partire dal primo gennaio 2013 per i figli ac carico, siano essi la prole naturale, i figli adottati, affiliati o affidati, ci saranno sconti di 950 euro, dagli 800 previsti l’anno scorso.

Sconti che salgono fino a 1350 euro in caso di portatori di handicap. Per quanto riguarda le regioni, non potranno rimodulare gli addizionali con sconti e detrazioni per il 2013, ma le manovre locali dovranno essere rinviate al 2014.

Per quanto riguarda la Tobin tax si apprende che sarà applicata un’aliquota dello 0,1 per cento per le operazioni sui mercati regolamentati e un’aliquota dello 0,2 per cento per le operazioni sui mercati Otc.